Strani odori

R sente puzza di bruciato nel congegno a “combustibile alternativo”, inventato da studenti del politecnico di Eindhoven, e nel com. stampa riprodotto su Physorg:

Funzionerebbe così:
1: si brucia Ferro (X);
1,1/2: il calore della combustione aziona un Motore Stirling*, che a sua volta aziona un generatore di corrente;
1,3/4: nel frattempo in qualche modo si produce dell’ Idrogeno;
2: ora viene il bello:
2,1/2: grazie all’Idrogeno si ottiene di nuovo Ferro metallico;
2,3/4: si torna alla casella di partenza.

(foto: politecnico di Eindhoven, il congegno si vede meglio in questo video.

Non sembra granché ma i giovani vanno incoraggiati. Sarei per aspettarne la pubblicazione su una rivista decente.

*

Mentre scrivevo un pezzo sul processo di Santilli contro Pepijn van Erp concluso con la richiesta, accolta, del querelante di venir chiamato “Genio della Florida” per realizzare così il sogno di una vita, ho trovato documenti esilaranti.

Dal 1995 Santilli cercava di querelare il falso “prof.” Cardone e il vero prof. Mignani per plagio scientifico. Gli avevano rubato la teoria che Cardone avrebbe usato per sviluppare il reattore piezonuke alla Startec di Brugherio e in una casella postale del clan Fucilla.
(Casella nella quale il ricco Andrea Rampado a.k.a. Carneade diceva di aver investito parte della propria eredità pur essendo un ammiratore di Santilli e un instancabile promotore delle sue stangate invenzioni, reattore adronico, magnecole, motori ad HHO…)

Tra le istituzioni che il genio di Capracotta accusava di complicità con il tecnico del CNR – oggi è ancora un tecnico ma con telefono proprio, folgorante carriera! – e il suo amico di Roma Tre, c’erano il CNR, l’INFN e perfino l’università Cornell perché un gestore di arXiv rifiutava le sue ciofeche e ci metteva quelle dei copioni.

Santilli si difendeva da solo, sicuro di vincere il processo come si evince da questo duetto con il suo alter ego Luca Petronio.

Nel 2008 lo perdeva in Florida e in Italia l’aveva già perso a Roma. A Sulmona dov’era stato denunciato a sua volta da Cardone (e Mignani a traino) patteggiava. Dal silenzio che ne è conseguito per entrambe le parti, presumo che abbia concordato di finirla con gli insulti – e nel caso fosse costretto a citare il falso prof, di chiamarlo “genio di Chieti”.

4 commenti

  1. Non c’è nessuna puzza di bruciato, E’ un processo chiaro di immagazzinamento e recupero di energia. L’idrogeno non c’entra nulla, è citato per un impianto che produce ferro in Svezia.
    Non è chiaro come il sole riduca la ruggine a ferro puro, forse un chimico aiuterebbe. Il resto è plausibile. Quindi si immagazzina energia solare o eolica tramire riduzione dell’ossido di ferro e la si riottiene bruciando il ferro puro che si ritrasforma in ruggine quando il sole manca.

    1. Ciao Giancarlo,
      da quello che ho capito, il lavoro degli studenti fa parte del progetto Metalot che riduce la ruggine in ferro con l’idrogeno.
      “Puzza” si riferisce anche all’osservazione di R. sui prodotti della combustione:
      bruciare Ferro è ganzissimo, provi anche Lei! Per esempio, quando si trova in compagnia, se la conversazione langue, dia fuoco a della paglietta d’acciaio, e vedrà come cambia l’atmosfera.
      Senza il carbonio magari il ferro profuma, ma ne dubito.

    1. Nice, tks Smut C., I suppose that according to the authors’ “preliminary results” those hadrons are Santilli’s magnecules…

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