Scienziati in politica: Franco Ortolani

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Ancora stupiti dalle perle elargite da Franco Battaglia, Uberto Crescenti e Nicola Scafetta durante il convegno tenutosi alla Sapienza per promuovere un libro di disinformazione sul clima, alcuni amici si/mi chiedevano “ma al Senato?”

Buona domanda.

Il comunicato stampa emesso l’8 novembre dall’ufficio comunicazione del M5* al Senato era (ed è) tuttora sul sito dell’Agenzia parlamentare senza alcuna modifica. Il 10 novembre però, gli iscritti a una mailing list del M5* apprendevano che le perle ai politici erano “rinviate”. Lo confermava un secondo comunicato stampa sullo stesso sito:

  • Roma, 11 nov – Si comunica che il convegno ?IMPATTI AMBIENTALI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO: EVIDENZE STORICHE E ATTUALI?, previsto per marted 13 novembre, alle 10, presso la Sala Isma del Senato, rinviato a data da destinarsi per esigenze organizzative. (sic)

Malgrado i punti interrogativi, se ne fidavano l’oca s., Climalteranti, probabilmente molti altri tra cui Angelo Bonelli – coordinatore dei Verdi – che il 13 novembre scriveva una “nota” pubblicata dalla Federazione nazionale

  • “Mentre gli scienziati di tutto il mondo certificano che il riscaldamento globale non solo e’ in atto, ma galoppa, il Movimento 5 Stelle oggi ha organizzato un convegno in una sala del Senato che avrebbe avuto come ospiti quattro negazionisti DOC.” […]

e dall’ANSA alle ore 15.29. Ieri alle 16.25, l’ufficio comunicazione M5*del Senato inviava questa “nota stampa”:

  •  Angelo Bonelli inventa cose di un convegno che non si è tenuto. Complimenti, vedo che è aggiornato sui fatti, inoltre mettendo su un processo alle intenzioni senza senso. La mia storia e quella del Movimento la conosce?»  A dichiararlo è il senatore del M5s Franco Ortolani. […]

Peccato che Angelo Bonelli abbia scritto “avrebbe dovuto tenersi“, con lo stesso condizionale passato che il sen. Ortolani usa nel seguito della nota per confermare le intenzioni” alle quali, secondo lui, Bonelli intenterebbe un processo.

  • Il sottoscritto, che avrebbe introdotto e condotto il dibattito, è dall’inizio degli anni ’90 che pubblica le evidenze dei cambiamenti climatici nel periodo storico, evidenziando che le emissioni antropogeniche climalteranti si sommano agli effetti del ciclo climatico ambientale naturale.[…]

Problemi di memoria? O esistono due senatori Ortolani, entrambi professori di geologia all’università Federico II?

Come tutti possono vedere, nel 2007 il geologo Franco Ortolani sosteneva che il riscaldamento globale fosse dovuto principalmente alla maggior attività solare (nota) e travisava le ricerche di Ilya Usoskin per annunciare che un raffreddamento globale sarebbe iniziato “intorno al 2020-2030” e durato per “decenni”.

Nel 2016 condivideva la tesi climastrologica di Nicola Scafetta, suo collega all’università Federico II, secondo la quale le variazioni del clima sono dovute a decine di epicicli – dalle periodicità comprese tra 7 e 2100-2300 anni – e principalmente dalle congiunzioni e opposizioni dei quattro pianeti gioviani che più son distanti più fanno oscillare il Sole attorno al baricentro del sistema solare.

  • «Credo però che almeno bisogna dire che il dibattito per essere tale ha bisogno di controparti, e Bonelli essendo un politico di lungo corso dovrebbe saperlo che il pluralismo di voci è la base del confronto sano e noi non ci vogliamo sottrarre, pur avendo salde le nostre opinioni al riguardo».

A parte che aveva invitato solo esponenti della propria parte, almeno gli habitués dell’oca s. avranno riconosciuto l’argomento dei “mercanti di dubbio”. Ortolani crede o vuol far credere all’esistenza di un “dibattito” sull’effetto serra dei gas serra perché lo contesta e lo sminuisce insieme a Battaglia, Crescenti, Scafetta e altri profeti di un raffreddamento globale in corso dal 1999  2000  2001 (omissis), rinviato al 2020, 2030 o “data da destinarsi”.

Il15 ottobre scorso su FaceBook, il geologo e senatore Franco Ortolani scriveva (pdf a richiesta)

  • Pensare che gli ultimi 150 anni di storia del clima, dell’ambiente e delle attività umane contengano tutti i dati per capire perché stia avvenendo l’attuale variazione climatico-ambientale è semplicemente folle! Significa credere fermamente che gli ultimi 150 anni circa non hanno un passato ed essere malati di onnipotenza pensando che solo le attività umane siano le responsabili dei cambiamenti globali che stiamo vivendo. L’inquinamento ambientale è una cosa ed è dovuta alle attività antropiche. Il cambiamento climatico-ambientale attuale (degli ultimi 150 anni) è tutt’altra cosa e deve essere correttamente inquadrato nella storia millenaria precedente. Però mancano i dati strumentali, come si fa? Allora? Casca l’asino? No!

C’è un complotto mondiale per imbavagliare i fautori di scienze alternative:

  • Si deve dire che prima degli ultimi 150 anni nessuna modificazione naturale significativa è avvenuta e che solo nell’ultimo secolo e mezzo quando l’uomo ha cominciato ad inquinare è iniziato come effetto il cambiamento climatico attuale.

Digiuno di paleontologia e paleoclimatologia, non  accetta di dirlo.

  • Ai freddi calcolatori [Nicola Scafetta?] non passa nemmeno per la testa che le attività umane possano essersi intensificate, casualmente, proprio in una fase in cui il clima stava iniziando a cambiare naturalmente e in relazione a modificazioni plurisecolari. E che, quindi, l’inquinamento antropogenico si sta aggiungendo alla variazione naturale. 

Digiuno di climatologia tout court, non sa che l’inquinamento antropogenico  (e non) accresce e insieme contrasta la variazione naturale.

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Fa anche un po’ colare il rimmel che nel 2018 un professore universitario di geologia scriva che

  1. la sua materia è “priva di dati quantitativi”;
  2. i dati sul clima sono unicamente quelli strumentali
  3. e la fisica è un’opinione.

Per l’Italia i dati storici sul clima risalgono ai Romani e sono “strumentali” in senso stretto dai termometri di Galileo e da quando Niccolò Stenone scopriva con una lente d’ingrandimento che le schegge bianche, scintillanti e triangolari trovate nelle rocce delle terre emerse erano denti di squalo…

Nota
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Gli habitués saltino, lo ripeto per i passanti molto occasionali.
Non solo l’attività della corona solare sta calando dagli anni ’60, ma rappresenta poco più dello 0,1% dell’energia in arrivo dal Sole (1000 Watt/m2 in media/annua sulla superficie terrestre): circa 0,17 W/m2, rispetto ai 2 W/m2 trattenuti alla superficie dall’attuale concentrazione di CO2 atmosferica.
A spanne, il nuovo minimo di Maunder profetizzato da Ortolani, Scafetta & Co. ridurrebbe il riscaldamento globale di circa 0,03 °C.

p.s. Battaglia & Co si autodefiniscono “scettici” e chiamano “catastrofisti” chiunque non abbocchi alle loro bufale. Nel caso vi servisse un esempio di scettici veri e di come i climatologi veri rispondono a chi segnala un loro errore, rif. Resplandy et al. da Real Climate.