"Pienisti", "vuotisti" e "picchisti"

A proposito della COP24, Radio pop intervista Antonello Pasini che sorride, si sente dalla voce, perché la prima domanda è se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Il suo post di oggi s’intitola proprio

I risultati di Katowice tra “pienisti” e “vuotisti”

Per il suo resoconto, Climalteranti ha scelto un titolo “pienista”: “I progressi del Katowice Climate Package”.

Sono le reazioni di rito dopo ogni vertice sul clima, come se non fosse il momento della politica e quindi dei compromessi tra i governi e dei rinvii all’anno prossimo.
Mentre stanno saltando accordi internazionali sulle armi chimiche e nucleari, sul commercio mondiale ecc. la cosa importante – trovo – è che le regole siano state approvate all’unanimità. Meno male, o non avrebbe alcun senso continuare le trattative per realizzare quello di Parigi, insufficiente com’è.
Sia Antonello che i Climalteranti raccomandano l’analisi di Carbon Brief, aggiornata con le reazioni.

Di mio rimando al commento su Nature di Yangyang Xu, Veerabhadran Ramanathan e David Victor due settimane fa. Facevano presente che l’anomalia media annua della temperatura globale sta aumentando; diminuiscono gli aerosol micidiali che però abbassano la temp. media globale di circa 0,7 °C; l’oscillazione multi-decennale del Pacifico sembra entrata nella sua fase calda, mentre il rallentamento dell’AMOC dal 2004 significa che l’Atlantico assorbe meno calore dall’atmosfera. Morale:

These three forces reinforce each other. We estimate that rising greenhouse-gas emissions, along with declines in air pollution, bring forward the estimated date of 1.5 °C of warming to around 2030, with the 2 °C boundary reached by 2045. These could happen sooner with quicker shedding of air pollutants. Adding in natural decadal fluctuations raises the odds of blasting through 1.5 °C by 2025 to at least 10%. By comparison, the IPCC assigned probabilities of 17% and 83% for crossing the 1.5 °C mark by 2030 and 2052, respectively.

Il rapporto IPCC riassumeva le ricerche pubblicate entro il 2012.

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Ogni tanto dico che le proiezioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia vanno prese con le pinze. Tramite Glen Peters, ho letto un paper che invita a non leggerle. Io invito i “picchisti” del petrolio a leggerlo, o almeno a guardare il “graphical abstract”:


Qui si vede meglio. La produzione – curva nera – è azzeccata, ma oggi il barile di Brent costa 60 dollari.

Da quanto ricordo le proiezioni IEA per il carbone sono ancora meno affidabili. Trump nonostante, in USA aumenta il numero/anno di centrali a carbone che vengono chiuse e in Cina le proteste contro l’inquinamento atmosferico stanno ottenendo risultati.

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Rutherford avrebbe detto “all science is either physics or stamp collecting”, e ogni tanto capita un fisico, Zichichi per citarne uno, che la pensa allo stesso modo. Di questi tempi, è probabile che si senta chiedere: “Ah sì? E cosa ha fatto per noi il bosone di Higgs, di preciso?”

Sabine Hossenfelder è una fisica teorica (gravità quantistica) e una grande divulgatrice, una delle poche che parla del FCC, il collisorone che dovrebbe essere il successore del LHC.

Il 6 dicembre criticava il video promozionale fatto dal gruppo FCC al CERN perché è “full of lies”. (Ogni tanto, le promozioni di un gruppo ospitato dal CERN sono ingannevoli, basti pensare ai comunicati stampa sui risultati di CLOUD). Dopo l’elenco delle bugie, Sabine H. conclude:

I am not opposed to building a larger collider. Particle colliders that reach higher energies than we probed before are the cleanest and most reliable way to search for new physics. But I am strongly opposed to misleading the public about the prospects of such costly experiments. We presently have no reliable prediction for new physics at any energy below the Planck energy. A next larger collider may find nothing new. That may be depressing, but it’s true.

Ieri ha raccontato che un uomo – quante donne ci saranno nel gruppo FCC al CERN? – ha chiamato un suo “superiore” all’Istituto di studi avanzati di Francoforte per lamentarsi del post. E il “superiore” ha avvisato suo marito “(!)”. Commenta

Appropriate reaction: Remove video, produce one that accurately reflects promise of planned new collider. The only thing we know for sure it’ll do is produce better measurements of constants in the standard model.

Inappropriate reaction: Call someone you think I’m subordinate to at my institution – which has nothing to do with my blog – and complain about me with the intention to intimidate me.

Sabine H. aveva criticato anche alcuni grafici di Alessandro Strumia.

(h/t radioprozac).

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Nature ha pubblicato “le migliori immagini scientifiche dell’anno“. Metà non riguardano la scienza, ma disastri. “That may be depressing, but it’s true.”

3 commenti

    1. Quante metafore, Steph! Il “quarto d’ora” di Ramanathan et al. è più breve del tuo e di quello dello SP15 – non è molto rassicurante…

  1. “Ogni tanto” si fa per dire.
    La IEA effettua appunto proiezioni e non previsioni scientifiche;
    le prime assomigliano alle seconde solo come suono e vanno considerate “sempre” per quello che sono. Ossia tentativi emipirico-statistici di anticipare a breve termine l’ andamento di alcuni significativi aggregati produttivo-economici (come il PIL il cui andamento gli economisti, pur parlando in maniera scorretta di “previsioni” non avendo sfere di cristallo possono solo ipotizzare nel breve periodo in base soprattutto alle rilevazioni dell’ andamento dei mesi precedenti).
    Lasciamo perdere poi i “picchisti” con le loro previsioni stile “profezie”, dato che nel grafico della produzione globale di petrolio aggiungendo la curva quasi simmetrica di Hubbert si apprezza la differenza qualitativa con la realtà dopo il “picchetto” di fine anni ’70. Il fatto è che le considerazioni di Hubbert andavano e vanno bene per il petrolio convenzionale ma sono state estrapolate da egli stesso in maniera scorretta alla produzione complessiva del greggio come pure a quella del carbone (il cui picco molto arrotondato sia statunitense che globale secondo Hubbert arriverà ben oltre il 2100) e del gas.
    Riguardo all’ andamento dei prezzi di mercato del bene x o y (petrolio o iridio o qualunque altra cosa), è inutile farsi illusioni : non è prevedibile (vedere l’ ottimo “Il disordine dei mercati” di B.B.Mandelbrot per spiegazioni non banali).

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