"Vaccinazismo"

In un manifesto che viaggia nel nord-est, il Movimento SìAmo – motto “Libertà di cura, Comunità, Coscienza” – paragona l’esclusione dalle scuole dei bambini non vaccinati allo sterminio dei bambini ebrei e usa l’hashtag “vaccinazismo“, con scarso successo.


Negli ambienti anti-scienza, le vaccinazioni, le scie chimiche e perfino la riduzione delle emissioni di gas serra sono spesso descritte come gli strumenti di un olocausto perpetrato rispettivamente da BigPharma e sodali, dai Rothschild e/o dalla CIA, da climatologi e ambientalisti. Ma l’analogia è usata, meno rozzamente va detto, anche negli ambienti pro-scienza.
In una sua testimonianza, Jim Hansen aveva detto

  • Se non riusciamo a fermare la costruzione di nuove centrali a carbone, quei treni di carbone saranno treni della morte, non meno macabri dei vagoni destinati ai forni crematori, carichi di innumerevoli specie insostituibili.  

(Se ne era scusato). In un’opinione per il New York Times lo storico di Yale Timothy Snyder scriveva

L’Olocausto può sembrare un orrore distante le cui lezioni sono state imparate. Purtroppo le ansie della nostra epoca potrebbero far emergere di nuovo capri espiatori e nuovi nemici, mentre l’attuale degrado ambientale potrebbe incoraggiare nuove varianti delle idee di Hitler.

Forse converrebbe imporre una moratoria?

Nonostante certe notizie apparse in rete, nella sua campagna elettorale Alexandria Ocasio-Cortez non aveva parlato del nazismo. Aveva detto che i cambiamenti climatici erano una “minaccia esistenziale” simile a quella affrontata dagli Stati Uniti durante la II guerra mondiale e che richiedevano una trasformazione del sistema produttivo. Era una variante meno minacciosa del “Progetto Manhattan” per il clima e le energie rinnovabili che climatologi, economisti e politici chiedono da decenni.

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Nei tweet di Leonid Schneider ci sono un sacco di notizie deprimenti. Questa sua segnalazione per conto di un’ex collega è finita bene, ma ha attirato l’attenzione sulle immagini problematiche in altre pubblicazioni di ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia, alcune delle quali già ritrattate. Qualcuno degli autori potrebbe rispondere alle domande poste su PubPeer?

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Paul Knoepfler, lo staminalista di The Niche, ha trovato sul web di Nature un articolo – assente dal sommario, e dai contenuti simili a questi – di ricercatori giapponesi che descrivevano la scoperta di staminali in grado di differenziarsi per rigenerare vari tessuti tra i quali il muscolo dopo un infarto del miocardio. Nonostante fosse impaginato come un paper, era una pubblicità “non peer-reviewed” com’era indicato sotto il titolo. Ha contattato la redazione della rivista, e l’articolo è stato cancellato.

Avevo raccontato delle staminali cardiache indotte che probabilmente non esistono. Sono un affare lo stesso, soprattutto in Giappone dove una normativa recente, criticata da Nature, lascia i “clienti” di enti di ricerca e cliniche liberi di farsele iniettare in via sperimentale. Secondo Knoepfler, la ritrattazione dell’articolo non migliora la fiducia nella loro esistenza. Secondo me, non migliora la fiducia in una rivista che le promuove a pagamento – magari anche nella sua edizione giapponese.

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STAT pubblica tre nuove puntate dell’inchiesta di David Armstrong, Gideon Gil e Molly Ferguson su come i proprietari di Purdue Pharma hanno ingannato i medici e le autorità sull’assuefazione causata dall’OxyContin.