Bava di lumaca italiana

Fra altre pubblicazioni con immagini problematiche, firmate dal rettore Giorgio Zauli dell’università di Ferrara, su PubPeer è apparso quella uscita in dicembre su Scientific Reports. Descrive l’HelixComplex, la bava di lumache Helix aspersa muller pura al 100% prodotta dalla Helix Pharma S.r.l., e la sua straordinaria capacità di proteggere e rigenerare i fibroblasti (le cellule che formano la matrice intracellulare dei tessuti) tratte dal derma di mammiferi umani e da embrioni di topi:

  • we found that HelixComplex lacked of cytotoxicity, protected cells from apoptosis (p<0.05) and, importantly, was able to significantly induce cell proliferation and migration through direct and indirect mechanisms. These effects were associated to morphological changes, cytoskeleton re-organization and release of cytokines. In conclusion, our findings suggest that snail mucus biological effects are attributable to cell proliferation and migration, and pave the way for further investigating snail mucus potential as therapeutic agent.

(Centinaia di sostanze sintetiche, vegetali e animali sono già usate come agenti terapeutici perché è stato dimostrato in vivo che hanno gli stessi effetti, ça va sans dire…)

Dal sito della Helix Pharma, che appartiene all’università, si apprende che l’HelixComplex è secreto unicamente da “lumache italiane” d’allevamento, ed è destinato ad aziende partner o clienti, quale ingrediente di integratori alimentari, farmaci e/o cosmetici. Non c’è alcun rimando alla letteratura per le proprietà terapeutiche elencate sul sito, forse perché una maggior efficacia rispetto ad altri ingredienti resta tuttora da dimostrare in vivo.

Smut Clyde segnala il paper su For Better Science, sdegnato da un lato per un’immagine problematica e dall’altro per l’assenza di novità: nel 2013 aveva già vantato miracoli della bava e stava per aprire una clinica gastropodologica.

Se lo lasci dire Dr. Clyde, lei dovrebbe scendere più spesso dall’albero. Non solo da millenni la bava dell’H. asperga muller si usa come farmaco  e come crema di bellezza, ma si compra in profumeria da vent’anni, in farmacia e nei negozi bio da quasi un decennio. Su un punto però, lei potrebbe aver ragione: restauri e terapie cutanee sembrano più efficaci e durature quando il muco fresco e naturale al 100% viene applicato direttamente dalle lumache sulla pelle dei mammiferi, in centri di bellezza e benessere i cui addetti sono specializzati nello stressare le lumache nel momento giusto.

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Il medico in pensione e anti-vax a tempo pieno Fabio Franchi è diventato famoso grazie al blog della credula Gioia Locati, a un libro con Luigi De Marchi in cui nega l’esistenza di HIV e AIDS, alle diffide contro medici e ricercatori pro-vax, alle diffamazioni ed esternazioni sulla propria pagina FB. Dove l’ha fatta più grossa del solito, rivelava ieri un comunicato ANSA, ripreso dal CorriereLettera43, Next, Repubblica et al.:

  • Sto cercando un bambino/a – rigorosamente volontario/a – che abbia la parotite IN ATTO e sia residente nelle Marche (o zone limitrofe). Si tratta di esperimento che rispetta la convenzione di Oviedo e non infrange le regole del Codice di Norimberga.

Infrange le convenzioni di Oviedo e di Helsinki, il Codice di Norimberga, la Direttiva UE del 2010 che li incorpora nonché il successivo il Decreto del Ministero della Salute del 10 maggio 2010 secondo il quale

  • Nessuna sperimentazione può essere iniziata in un minore prima che sia stato espresso il parere di un Comitato Etico nazionale o territoriale che abbia documentata esperienza pediatrica…

Dopo le proteste riportate ampiamente da Lettera43, Fabio Franchi ha scritto:

  • Viene sospesa la ricerca del bimbo parottitico poiché sono state sospettate chissà quali nefandezze da parte mia; la riprenderò tra poco spero, non appena potrò spiegare nel dettaglio di cosa si tratta… esperimento è inteso nell’accezione estesa del termine, non si deve pensare ad alcun trattamento di qualsiasi tipo. 

I medici e i ricercatori che hanno protestato l’hanno frainteso, dice oggi: “esperimento” era una “battuta“. Lui è solo un signore di una certa età che per togliersi uno sfizio vuol tampinare un bimbo malato.

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Sleep & snooze science 
Quentin Geissmann, Esteban Beckwith e Giorgio Gilestro che dirige un lab di ricerca in materia all’Imperial College di Londra, si sono posti “domanda fondamentale”

 “Un animale può sopravvivere senza dormire?”

Hanno risposto “come no!” su Science Advances – in open access ed è scritto bene -con uno studio sulla moscerina della frutta.

  • Using a machine learning–based video-tracking technology, we conducted a detailed high-throughput analysis of sleep in the fruit fly Drosophila melanogaster, coupled with a lifelong chronic and specific sleep restriction. Our results show that some wild-type flies are virtually sleepless in baseline conditions and that complete, forced sleep restriction is not necessarily a lethal treatment in wild-type D. melanogaster. We also show that circadian drive, and not homeostatic regulation, is the main contributor to sleep pressure in flies.

In media tutti dormono dalle cinque alle dieci ore al dì, ma certe femmine solo una manciata di minuti. Alcune dormono meno dopo l’accoppiamento. In termini di longevità e di tempo di recupero dopo una deprivazione intensa, a volte ne risentono un filino di più dei maschi, ma non c’è differenza tra la longevità dei dormiglioni e degli insonni.
Gli autori ne deducono che il sonno non è una funzione vitale per i moscerini, e forse per altri animali. Potrebbero soffrire un “declino cognitivo” in un ambiente meno protetto dei tubi di laboratorio, con il cibo sempre disponibile,

  • in which flies experience predation and competition, sleep deprivation could end up being a lethal treatment in the same way sleep deprivation may become a lethal treatment to a human conducting a motor vehicle.

Rif. anche Michael Price su Science.

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Stratocumuli nella Earth Machine

E se la concentrazione atmosferica di CO2 superasse i 1200 ppm, cosa succederebbe a parte che dormiremmo tutti 23 ore al giorno? Per ora siamo nello scenario “va tutto bene, Madama la Marchesa” detto anche business as usual (fig. 1, curva rossa), il RCP8.5 pessimistico usato nei modelli.
Anche senza ridurre le emissioni, stando alle proiezioni degli economisti a fine secolo non dovremmo superare i 900-1000 ppm. Ma se i governi preferiscono far contente le Big Oil & Coal e continuano a sovvenzionarle a tutto gas?

Risposta su Nature Geoscience (lettura gratis per ora) di Tapio Schneider et al. del Caltech/JPL e dell’intelligenza artificiale nella loro “Earth Machine“:  si arriva a un punto di svolta, le nubi basse – stratocumuli sotto i 2000 m che rinfrescano soprattutto fra i Tropici – si disperdono in nuvolette ininfluenti e la temperatura globale aumenta di 8 °C in più dei 5 °C previsti dal RCP8.5.

Un modello non fa primavera, tanto più un neonato doppiamente sperimentale, ma il comportamento delle nubi è un problema irrisolto di tutti quanti. La scomparsa di quelle basse fra i Tropici potrebbe spiegare come mai il riscaldamento dell’Eocene è sottostimato dai modelli che simulano il paleo-clima, dice Kate Marvel a Zeke Hausfather che spiega tutto bene su Carbon Brief.

7 commenti

  1. A me non dispiacerebbe fare a meno del sonno, anche perché spesso i rumori dei vicini e quelli dalla strada già lo rendono disturbato. Ma dovrebbero trovare un modo per far svolgere al sistema glinfatico il suo compito da svegli:
    http://www.lescienze.it/news/2013/10/18/news/sonno_cervello_scorie_tossice_sistema_glinfatico-1852993/
    >>Lui è solo un signore di una certa età che per togliersi uno sfizio vuol tampinare un bimbo
    Non c’entra, ma questa frase mi ha fatto pensare allo scandalo della pedofilia in Vaticano, di cui ormai sono piene le cronache. Mi trattengo a stento dal dire quello che penso..

    1. Andrea,
      da quello che ho capito, usano “evoluzione della multicellularità” nel senso della capacità ereditaria di aggregarsi in colonie, non che è evoluto un organismo multicellulare che si riproduce in un organismo multicellulare.

      Hydra viridis,
      è in concorrenza con il pruricandidato al Nobel per il titolo di “più grande virologo del mondo”.

      Paolo C.
      già, non è venuto in mente a F. Franchi e seguaci.

  2. Interessante come il Franchi cerchi di buttare fumo negli occhi, parlando di come no, ecco, non è proprio un esperimento dai, è una cosa molto più banale …. Quali sarebbero le cose molto più banali dunque, che non richiederebbero il rispetto delle leggi e delle regole sulla sperimentazione umana ma che hanno suggerito al dott. Franchi di premurarsi di citarle nella sua richiesta di un bambino ?
    L’articolo su NextQuotidiano contiene anche qualche perla, apparentemente rimossa dalla pagina fb del dott. Franchi a proposito di parotite ed orecchioni.
    https://www.nextquotidiano.it/fabio-franchi-medico-esperimento-bambino/

  3. @Oca sapiens:
    no no, direi che la distinzione fatta da Franchi tra Orecchioni & Parotite lo mette più in competizione per una menzione di merito con Montanari per aver trovato nelle sue analisi i due elementi Wolframio & Tungsteno
    Se uno ha tentato la scusa del cut & paste ancorché duplicato, all’altro non rimangono che i fraintendimenti della lingua, perché “-anche- un bambino affetto da parotite andrebbe bene” ha più interpretazioni. A seconda di cosa si cerca di parare. :))

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