I ciarlatani uccidono e le istituzioni che li coprono sono complici, ennesima puntata.
Marco Ruggiero è l’ex professore di oncologia tanto caro all’università di Firenze nonostante insegnasse che l’HIV non esiste e lo pubblicasse insieme a colleghi su una rivista “scientifica” dell’università. E nonostante il Rettore fosse stato informato nel 2012 da Dora di Hiv-Forum che l’illustre professore cercava in rete clienti sieropositivi ai quali spacciava uno yogurt al GcMAF, una proteina, che doveva curare l’AIDS in cambio di 60-100 euro al giorno.
(I giovani sieropositivi che su FaceBook, qui e da Oggi Scienza inneggiavano a Ruggiero e diffamavano Dora e chiunque lo criticasse, sono morti tutti – ovviamente.)
Sospeso per sei mesi dall’Ordine dei medici di Firenze e sanzionato dal Rettore con il ritiro di due corsi su sei soltanto dopo la sfuriata in Senato accademico di Marcello Buiatti, l’unico a essersi indignato, nel 2015 Ruggiero si era dimesso. Mesi dopo si era dimessa anche la moglie Stefania Pacini, docente di psicologia. Entrambi preferivano dedicarsi d’amore e d’accordo ad attività più lucrose: il lancio di Bravo, Goleic, Rerum al GcMaF, una gamma sempre più diversificata dalle supposte agli spray nasali passando dagli integratori alimentari, sul mercato mondiale – americano innanzitutto – e comprarsi articoli pseudo-scientifici da Frontiers e da spennapolli meno costosi.
Mentre a Firenze i loro collaboratori facevano carriera, in false cliniche svizzere il professore ancora “dell’università di Firenze” uccideva pazienti affetti da qualunque patologia grave (se morivano lo stesso, le “cure” venivano rimborsate) con il GcMAF in ogni forma, diete deliranti e ogni ciarlataneria gli venisse in mente.
E due suoi complici iniettavano il Rerum, venduto anche come antirughe, a 300 bambini autistici: Dario Siniscalco, tuttora tecnico al Dipartimento di farmacologia dell’università della Campania nonché direttore di una rivista nauseane di OMICS, e Nicola Antonucci, lo psichiatra di Bari tuttora dell’Ordine dei medici locale, nonostante le segnalazioni di Dora, mie e di altri. Per non farsi mancare nulla, lo psichiatra organizza pure il “turismo delle staminali“, con tanto di Onlus e pseudo-centro di ricerca che recluta clienti su FaceBook.
Dopo i problemi legali del produttore David Noakes, residente nel paradiso fiscale di Guernsey, e il sequestro della merce da parte dell’Agenzia britannica per il farmaco, l’inchiesta belga sui morti in Svizzera e quella dell’Europol che avrebbe portato a sequestri e arresti in Francia, la produzione e la distribuzione europea del Rerum e derivati proseguiva come se niente fosse in Germania. Provvedeva al business laureato in economia Heinz Reinwald, aiutato da ciarlatani-membri delle sue associazioni che promuovono medicine estremamente alternative. In fiale da 1 ml, riuscivano a vendere il Rerum a 176 mila euro/kg a pazienti malati di tumore.
L’anno scorso, Reinwald veniva arrestato insieme ad alcuni complici a seguito dell’inchiesta Europol.
Mic fa sapere che Reinwald è appena stato condannato dal tribunale di Norimberga a 4 anni di carcere e le sue aziende a una multa di 4,5 milioni di euro, equivalente ai proventi del Rerum. I suoi avvocati avevano sostenuto che somministrasse il Rerum come “medicina complementare”, ma non ha funzionato.
Quiz
Quanti Ruggieri, Siniscalchi e Antonucci si aggirano nelle università e nei centri di ricerca, sono raccomandati da colleghi a pazienti, risultano regolarmente iscritti all’Ordine dei medici perfino dopo una condanna per omicidio colposo?
1
10
100
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