Cari orecchietti di radiopop,
domani inizia la vostra festa nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini con una Street Food così varia e abbondante da provocare più richieste di informazioni degli incontri, dibattiti, concerti, spettacoli e altri intrattenimenti messi insieme.
La puntata è pertanto dedicata alle ricerche in tema, dal cervello in giù.
Un anno fa, avevamo intervistato Raffaella Rumiati che dirige il laboratorio di Neuroscienze e società alla Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati (detta SISSA, per fortuna). Con il suo gruppo aveva pubblicato esperimenti sulla memoria semantica e a volte nostalgica, evocata da immagini di cibo nei centenari che a Trieste abbondano e non ancora centenari.
Aveva promesso di avvisarci quando pubblicava il seguito. E’ uscito il mese scorso su Scientific Reports, e riguarda le aree del cervello che si attivano in pazienti con malattie neuro-degenerative, e in volontari sani davanti a immagini di oggetti inanimati, cibo al naturale e cibo elaborato.
La prima autrice è Miriam Vignando, che chiamiamo al King’s College di Londra dove adesso fa ricerca al Dipartimento di neuro-imaging per sapere quali differenze ha trovato e come le interpreta. E visto che sta in un campus dove si mangia bene, dicono, qual è il cibo cucinato più gettonato in quelli che frequenta e qual è il cibo italiano al naturale che le attiva la memoria più nostalgica. O vice versa.
Intervallo musicale scelto da Elena Mordiglia
Escono decine di studi sulla nutrizione ogni settimana, e hanno gravi problemi di replicabilità e di credibilità. Sono spesso inficiati da conflitti di interesse perché li finanziano i produttori di cibi crudi e cotti, di integratori alimentari per supplire a presunte carenze, o di farmaci per prevenire o curare presunte patologie causate dalla dieta anche se sana e equilibrata.
Questa settimana è stata particolarmente ricca di bufale scientifiche. Guarda caso,
- 200 grammi di mirtilli freschi al giorno (in realtà erano scongelati) proteggono dalle malattie cardiovascolari? Forse, ma nella ricerca pagata dall’associazione americana dei coltivatori di mirtilli, le statistiche non mostrano alcun beneficio;
- 25 tazze di caffè al giorno non danneggiano il cuore e sarebbe una “ricerca” della British Heart Association su 8 mila volontari? Ma siamo matti!
- checché ne dica la Società italiana di tossicologia, il cibo bio non inquina più degli altri, e quello vegetariano e vegano fa bene al clima
- altre se ci stanno….
Buon appetito, orecchietti, e vi aspettiamo alla festa.
In onda ogni giovedì dalle 11.30 alle 12 sui 107,6 FM o in streaming durante o in podcast dopo.