Primum, nocere et ditescere

E.K. Hornbeck segnala l’articolo di Marina Verdenelli sul Resto del Carlino, “Bimbo morto per otite, condannati i genitori. L’omeopata a processo“. La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pesaro ha condannato a tre mesi di reclusione,

  • pena sospesa, i genitori del piccolo Francesco Bonifazi, il bambino di Cagli morto a 7 anni per una otite curata con rimedi omeopatici, secondo i consigli di un medico. L’otite era degenerata in encefalite, e bambino era spirato al Salesi il 27 maggio 2017, dove era arrivato in gravi condizioni ed era stato subito operato.

Dopo “risultati altalenanti”, i genitori finalmente un po’ inquieti avevano portato due volte il bambino in visita dall’omeopata Massimiliano Mecozzi (rinviato a giudizio) al quale era sembrato tutto normale. Secondo la ministra Grillo

  • non si può morire per un’otite. I genitori vanno guidati verso scelte consapevoli e basate sull’evidenza. Essere medico vuol dire seguire scienza e coscienza e tutti noi abbiamo giurato di salvare la vita ai nostri pazienti.

Dichiarazione preoccupante, trovo. Il bambino è morto come altri prima di lui e altri moriranno dopo di lui, perché i ministri della salute lasciano gli omeopati – e tipologie varie di ciarlatani – liberi di nuocere ai propri pazienti senza seguire né scienza né coscienza.

Anni prima dell’omicidio colposo per il quale è stata condannata anche in appello, Germana Durando era stata prosciolta per decorrenza dei termini dell’accusa di aver fatto morire, prescrivendole un “antipiretico omeopatico” una bambina di 17 mesi affetta da meningite batterica… E in assenza di denuncia da parte di medici ospedalieri o di parenti, nessuno sa se sono sopravvissuti i pazienti che si sono affidati alle sue costose cure “hameriane”…

Di esempi così, potrei farne tanti. I processi sono l’eccezione, ma ogni volta l’imputato/a di turno obietta che muoiono anche i pazienti curati con la medicina tout court; non è possibile provare “oltre ogni ragionevole dubbio” che quel particolare paziente non sarebbe morto.

Vero. E altrettanto vero che fra i pazienti ricoverati che hanno dichiarato di curarsi soltanto con pratiche alternative, è stato provato “oltre ogni ragionevole dubbio” che esse moltiplicano la loro probabilità di morire dopo sofferenze maggiori in un lasso di tempo minore.

OracMedbunker hanno appena dedicato un post alla “scelta” di Katie. Aveva

  • un tumore che oggi, seguendo le cure previste, ha un alto tasso di sopravvivenza e di guarigione (la possibilità di essere vive dopo cinque anni dalla diagnosi è oltre il 70%). Si è affidata a sciocchezze. La dieta vegana (molto in voga in ambienti alternativi), la curcuma (ultima moda dei ciarlatani), il pepe nero, le vitamine e altro. 

Ne è morta dopo sofferenze terribili che la medicina “innaturale” le avrebbe risparmiato, ma ha danneggiato solo se stessa e la propria famiglia.

Per gli omeopati anti-vax che dicono di curare qualunque cosa, il motto è “prima, nuocere e arricchirsi”. Sanno come tutti che acqua distillata e zuccheri di sintesi non prevengono né curano le malattie infettive, i tumori o l’autismo. C’è scritto sulla confezione che il contenuto è privo di efficacia. Ma aggirano l’ostacolo moltiplicando i rimedi “complementari” e i profitti.

Sul Guardian di oggi, Ed Pilkinton racconta il successo negli Stati Uniti della terapia “Cease” (per Complete Elimination of Autistic Spectrum Expression) e della presunta “omeoprofilassi”.  Grazie alla campagna dell’omeopata Kate Birch, fondatrice dell’Ong esentasse “Free and Healthy Children” e del sito “vaccine free”, oggi 250 omeopati “trattano” circa 2000 bambini con “nosodi”, grumi di tessuti infetti a diluizioni omeopatiche. (L’infezione “naturale” è l’unica che conferisce una “vera” immunità”, ma conviene evitarla bevendo acqua distillata, da qui l’aumento dei focolai di morbillo, dei ricoveri, e dei danni)

Sotto il nome “Cease” o uno diverso, dopo un breve corso a pagamento in Italia gli omeopati somministrano prodotti analoghi durante visite frequenti, altrimenti come campano, poverini? E siccome alcune espressioni dello spettro autistico sono incostanti o scompaiono con gli anni, possono attribuire ogni miglioramento ai propri interventi.

I ciarlatani ci saranno sempre, ma perché devono essere incoraggiati a nuocere ed arricchirsi da un’impunità garantita fino a un tot di condanne definitive per omicidi colposi?

Qui gli Ordini dei medici, l’ISS, l’AIFA, il Garante per la concorrenza e il Ministero per la salute rispondono esattamente come la Food & Drug Administration a Ed Pilkinton: “Sono pratiche prive di evidenza scientifica e a volte pericolose, certo.” Lo abbiamo pure scritto sul nostro sito, ma non possiamo far altro.

Non è vero e lo sanno. Devono far rispettare il diritto alla salute dei cittadini, in Italia è addirittura garantito dalla Costituzione, e il codice deontologico sottoscritto – per libera scelta – dagli omeopati. Sembra che a nessuno di loro importi “salvare la vita ai pazienti”.