Da domani, era glaciale

Un po’ in ritardo rispetto al giorno in cui la NASA conferma l’estensione minima della banchisa artica, il comitato scientifico di Climalteranti ha assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2018. All’unanimità, sebbene all’inizio alcuni giurati fossero per premiare le 23 castronerie di Franco Battaglia a “Otto e mezzo”.

  • Il minimo del 18 settembre è  pari a 4,15 milioni di chilometri quadrati,  il secondo valore più basso [dopo quello del 2012] mai registrato nei 40 anni di osservazioni

scrive Stefano C. dopo la motivazione (“per l’abuso di mucca tonda” non era abbastanza serio).
Nel caso un/a globalcoolista usi la nevicata record nel Montana per dimostrarvi che il riscaldamento globale è una bufala, suggerisco di contrapporgli l’ondata di caldo che persiste in Alaska. Deve aver contribuito a fare del mese scorso il terzo settembre più caldo registrato negli ultimi 150 anni.
Siete scettici perché non è possibile che Nick Stokes abbia completato la sua analisi il 1 ottobre?
Bravi, è la previsione del modello di Karsten Haustein, ricercatore all’università di Oxford: per ora risulta un’anomalia globale di +0,7 °C rispetto al settembre medio 1981-2010 e di 1,2 °C nell’emisfero nord. Salvo era glaciale quest’autunno, il’aumento nel decennio 2000-2019 è attorno a 0,35 °C rispetto a o,20 in quello precedente, o,18 in quello…

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Altri temi dei Friday for Future

Sui PNAS, l’ornitologo Peter Ryan dell’università di Città del Capo et al. scrivono di aver identificato la provenienza e la data di produzione di 11.600 bottiglie e contenitori di plastica approdate dal 1980 sull’isola Inaccessibile. Nell’arcipelago Tristan da Cunha a metà tra Sudafrica e Argentina, è una riserva naturale britannica, “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco. Il 75% della plastica viene dall’Asia, nel senso di Cina, ed è in PET (polietilene tereftalato) recente. Di quella recuperata nel sopralluogo del 2018, il 90% era stato prodotto due anni prima di invadere le spiagge dove i pinguini nidificano, un tasso di aumento del 14-15% anno.

Ne concludono che il pattume è stato scaricato in mare dalle navi

  • in contravention of International Convention for the Prevention of Pollution from Ships regulations.

Multe, please. (h/t BBC)
Come si traduce “blue carbon”?
“Carbonio azzurro” mi rimprovera un’insegnante della scuola vicino a casa mia, che ha saputo della cacca di balene e del Fondo Monetario Internazionale. Vorrebbe saperne di più. Le mando il link all’articolo di Graham Readfern per il Guardian: intervista Oscar Serrano, uno degli autori del paper di Nature Communications sulla CO2 e il carbonio celeste sequestrato dagli ecosistemi marini e costieri.
Mancano le balene, e in Italia non ci sono le mangrovie!  (Il loro degrado in Australia preoccupa Serrano.) Ha ragione, però nel Mediterraneo ci sono praterie di poseidonie, le alghe disinquinanti di cui parla il paper verso la fine. E il delta del Po da Codigoro all’Adriatico – altro patrimonio mondiale dell’Unesco – mi sembra un pozzo di carbonio turchino adatto a una gita scolastica.
Se avete altri suggerimenti, trasmetto.

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Nel mio sondaggio casalingo (n= 16…), la maggioranza dei dentisti è certa che aumentino gli italiani ai quali non crescono i denti del giudizio non crescono. Beati loro. L’ultimo intervistato conferma, e dice che l’anestesia della gengiva non mi rincitrullirà.
Citation please.

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Le panzane del paleodietologo, cont.
Mentre ero distratta, son piovute altre multe per pubblicità menzognera sul perito elettronico Adriano Panzironi, spacciatore di pillole inutili e/o dannose che farebbero vivere 120 anni e della paleodieta dell’Homo sapiens “comparso 3 milioni di anni fa”. Così i procuratori cestineranno le sue 4000 mila querele.

Per consolarlo e/o risarcirlo – la merce è venduta anche su un sito Mediaset – un’intrattenitrice di Canale 5 lo ha invitato una seconda volta a farsi la réclame, scriveva ieri Giovanni Drogo di Next:

  • siccome di Panzironi non si butta via nulla ecco che ieri a Live – Non è la D’Urso il giornalista (sospeso) nonché “dietologo” (ma non è né un medico, né un farmacista, né un biologo) e guru del metodo “Life 120” è tornato nel salotto televisivo della D’Urso.

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