51 Pegasi b detto Bellerofonte, all'anagrafe Dimidium

Il “giovane” Didier Quéloz – che nel 1995, durante il dottorato con Michel Mayor, aveva scoperto il primo esopianeta con uno spettrografo dal romantico nome di Elodie – ha ricevuto il Nobel per la fisica insieme a Michel Mayor (77 anni) e al cosmologo Jim Peebles (84 anni) che negli anni Sessanta aveva teorizzato l’esistenza della radiazione cosmica di fondo lasciata dal Big Bang.
Non capisco perché gli astronomi hanno deciso di chiamare 51 Pegasi b “Dimidium”. Bellerofonte sembra perfetto per un pianeta nella costellazione che di nome fa Pegaso.

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Il Patto trasversale per la scienza demolisce la rassegna che tre promotori dell’omeopatia – l’anti-vax alternativo in generale e in pensione Paolo Bellavite – insieme alla fedele co-autrice Marta Marzottopost-doc all’università di Verona, e alla nuova co-autrice nonché nutrizionista alternativa Beatrice Andreoli – s’è comprato in maggio sul Journal of Alternative, Complementary & Integrative Medicine, una rivista-pattumiera di Herald Open Access, lo spennapolli deriso in tutto il mondo da quando s’è saputo che aveva incluso la cagnolina Olivia Doll ak.a. Ollie nel comitato editoriale del Journal of Community Medicine and Public Health Care.

Olivia Bull fa/faceva anche parte del comitato editoriale di

“Premessa” del Patto:

  • Qualcuno, visto che è iniziato il processo penale al dott. Mecozzi, accusato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona di aver cagionato  la morte di un bambino di 7 anni affetto di otite per aver sconsigliato gli antibiotici ed aver prescritto cure omeopatiche, crede che l’utilizzo di una pubblicazione su una rivista definita “predatoria” possa servire a convincere i giudici che l’omeopatia sia indicata per l’otite e sia migliore degli antibiotici.

I tre autori hanno selezionato 41 studi, comprati da spennapolli o usciti sulla rivista di un’associazione di categoria negli ultimi trent’anni, riciclando i due terzi della rassegna che si erano comprati nel 2011 dallo spennapolli Frontiers in Bioscience (che non è l’editore Frontiers).

“Qualcuno” mi sembra aver ragione. Come ha dimostrato la truffa Stamina, certi giudici sono convinti che una richiesta di brevetto notoriamente falsificata sia una pubblicazione scientifica.

6 commenti

  1. Bellavite e la post doc Marzotto, dopo essersi gasati del lavoro accettato da PlOs One e avere presentato la notizia sulla rassegna stampa dell’Università di Verona, hanno avuto la sonora trombata di una Retraction e si sono dovuti consolare con una rispostina fatta in casa, sulla rivista dell’acqua diluita Homeopathy. al posto loro io mi sarei nascosto tra i ghiacci della Groenlandia, non so con quale faccia di cartone ancora frequentino i luoghi dell’Università. Avranno diluito la batosta…chissà…forse con Gelsemium 30CH, contro l’ansia…

    1. Alberto Manzini,
      Bellavite non ha motivo di nascondersi, la Società italiana di epidemiologia lo considera un esperto di immunologia e vaccinazioni.
      E anche il co-autore Donzelli secondo il quale i vaccini sono pericolosi e inutili: bastano i prodotti omeopatici e naturali a far scappare i virus…

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