Devo ringraziare Elio Marin per un articolo che la “Redazione Online” del Corriere della Sera ha copiato da siti americani aggiungendoci un paio di fantasie, poi copiate dal Messaggero, Il Gazzettino, Leggo e decine di altre testate.
- Il professor William Rosomer, uno dei più stimati entomologi americani, ha studiato per anni le fotografie scattate dai rover della Nasa su Marte. Oggi si dice certo dell’esistenza di diverse specie di insetti – sia vivi che fossili – sul pianeta rosso. Lo ha annunciato martedì a St. Louis, in Missouri, in occasione del congresso annuale dell’Entomological Society of America.
Durante il congresso di una società scientifica, c’è sempre uno spazio nel quale chiunque può appendere un poster, di solito lo fanno studenti e dottorandi.
L’emerito William Rosomer – per 45 anni professore di entomologia medica all’università dell’Ohio – è rimasto accanto al proprio per rispondere alla domande dei curiosi. Saranno stati parecchi perché su alcune immagini della superficie di Marte trasmesse dal rover Curiosity, aveva disegnato i contorni di api, bombi, artropodi di vario tipo e perfino di un serpente – tutti vivi e vegeti.
E’ probabile che l’emerito soffra di pareidolia “insect related”, scrive Michele Mann per Science Alert.
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O’s digest – Nature
- Il primo editoriale incita gli scienziati a protestare di più contro lo smantellamento, organizzato dal governo Trump, delle regole dell’EPA che tutelano la salute – non solo degli americani;
- il secondo incita l’OMS, le accademie nazionali di medicina e i governi a darsi lo stesso codice etico per le applicazioni della genetica, come la tecnica CRISPR-Cas, che possono modificare il genoma ereditato dai discendenti;
- il terzo incita i ricercatori delle università californiane a usare i propri risultati per risolvere i problemi per la rete elettrica causati dalla crisi climatica.
Nelle news, Marta Paterlini scrive che “gli scienziati” non sono soddisfatti della nuova Agenzia Nazionale per la Ricerca, descritta nella proposta di legge di bilancio e che dovrebbe finanziare “progetti altamente strategici”. Può darsi, ma ha intervistato soltanto ricercatori biomed che sono già i più finanziati. Oggi il ministro Fieramonti ha spiegato il suo progetto, ma resta valida l’analisi di Luca Carra su Scienza in rete.
Cont.
Anche questa ha provocato un effetto pareidolico su media e social… 😀
https://digitalcollections.lib.washington.edu/digital/collection/hegg/id/601