Mercanti di dubbi II

Avevo quasi pronta la recensione del saggio di Naomi Oreskes ed Erik Conway, ma mentre ero a Roma per la riunione di Action Aid, Enrico Bucci su Cattivi scienziati, Antonio Scalari detto Tony su Valigia blu – potete donare qui per retribuire i suoi collaboratori – e Massimo Sandal su Esquire hanno ridotto a polpette la credibilità dell’Istituto Bruno Leoni. E la credulità di chi si unisce ai suoi lobbisti nella lotta selettiva contro “l’antiscienza”.

Accid… proprio l’esempio che usavo per sottolineare l’attualità della lezione di storia impartita dal libro. I tre articoli sono complementari. Quello di Enrico evidenzia

  • lo schieramento di cui questa organizzazione, che riceve finanziamenti dai colossi petroliferi, è portabandiera. […] a questo punto non sarebbe necessario sconfessare le posizioni di coloro che ancora oggi sostengono che non sia necessaria NESSUNA politica di riduzione delle emissioni?

(Good luck with that…) Quello di Tony, l’armamentario “razionale”:

  • per l’IBL razionalità e mercato coincidono,

dispiegato dall’organizzazione per difendere interessi colossali. Era quella usata per il DDT, le sigarette, le piogge acide, il buco nell’ozono e ha le stesse conseguenze letali, eppure ancora oggi

  • L’impressione è che tra una parte consistente del fronte pro-scienza, questo intreccio tra scienza, politica ed economia spesso sfugga. […] Al punto in cui siamo arrivati, la crisi climatica è una questione anche e soprattutto politica ed economica. E dovrebbe interrogare gli stessi esperti riguardo al proprio ruolo pubblico.

Certo, ma l’intreccio parte dalla negazione dei diritti umani, solo implicita in “Mercanti di dubbi”.

Giorni fa, me la prendevo con un articolo di Bloomberg che attribuisce a 11 mila ricercatori* la richiesta di un immediato “controllo della popolazione” per risolvere la crisi climatica e ambientale d’un colpo solo. Tanto il controllo – chissà con quali mezzi – andrebbe applicato – chissà da chi – nei cinque paesi più miseri del pianeta, gli unici dove il tasso di natalità è ancora superiore a quello che renderebbe stabile la popolazione mondiale.

Massimo Sandal ricorda che l’IBL è

  • un think tank ultraliberista, che tra gli altri venera le idee di Murray N. Rothbard, teorico dell’anarco-capitalismo secondo cui far morire di fame bambini è del tutto legittimo (no, non scherzo: qui, a pagina 100). E fin qui, questione di gusti.

L’IBL è solo la “punta dell’iceberg”,

  • oggi in Italia è normale che istituti, media e accademici che seminano falsità, dubbi e torbido sul clima, riescano ciò nonostante a potersi definire “pro-scienza” senza che vi sia quasi opposizione al riguardo. […] Perché i no vax sono trattati come appestati, e costoro invece no?

Perché “il clima è diverso”:

  • La cosa peculiare è che in questo caso la scienza è in conflitto non con una minoranza, ma con l’ideologia dominante della nostra civiltà.

Certo, ma la “cosa peculiare” del capitalismo randiano è la sua disumanità, e quella degli scienziati “compagni di strada”. Si ritrova negli altri casi storici scelti da Oreskes & Conway. Il DDT danneggiava i braccianti neri che senza alcuna protezione lo spruzzavano nelle piantagioni di cotone; le sigarette il vulgum pecus ingannato dalla pubblicità; le piogge acide gli agricoltori che non si potevano permettere un’assicurazione; il buco nell’ozono i meridionali dell’emisfero Sud ai quali vendere più creme solari…

I governi degli Stati Uniti hanno sempre usato i diritti umani come un’arma contro la potenza che ne minacciava l’egemonia economica – URSS, Giappone del “pericolo giallo”, Cina – e hanno impedito all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) di tenerne conto. Tentano tuttora di usare il WTO per impedire ai paesi UE di tutelare la salute dei cittadini.

In casa propria li applicano molto selettivamente. Sì ai matrimoni gay, ma a Flint, Michigan, le donne partoriscano pure neonati prematuri o feti deformi e negli stati più poveri cali pure l’aspettativa di vita. E’ la razionalità del libero mercato, baby.
Servirebbe un “Mercanti di dubbi II” per raccontare le vittime dell’intreccio, del “modello di sviluppo” che mette lo stato al servizio dell’inquinamento dell’aria, del piombo nelle vernici e nell’acqua potabile, dei terremoti causati dal fracking o dell‘epidemia di oppioidi.

E nel caso del clima, per ricostruire la rete dei seguaci di Ayn Rand che vogliono il “controllo della popolazione”, e non l’accesso delle ragazze all’educazione e alla pianificazione familiare. Forse servirebbero storici della sanità pubblica, come quelli che documentano le conseguenze delle campagne anti-vax e pro-ciarlatanerie?

* 11.092, per l’esattezza, Franco Battaglia mente – come al solito.

A proposito…
Ho ricevuto per recensione, presumo, “Come ringiovanire invecchiando” a cura di Enzo Soresi, pneumologo caro ai siti di bufale quale autore di “Guarire con la medicina integrata” e “Il cervello anarchico” con Paolo Galimberti. Questa volta è aiutato da Pierangelo Garzia, l’addetto stampa dell’Istituto Auxologico Italiano.

In questa raccolta di propaganda e aneddoti personali, ci sono pratiche “non convenzionali” per tutti i gusti:  PsicoNeuro-EndocrinoImmunologia (!), energie bio-quantistiche (!!), metformina (!!!), antiossidanti, integratori alimentari (vantati dal produttore), flebo di vitamina C, massaggi, meditazione, rimedi e diete che in sinergie variabili salvano regolarmente la vita di pazienti affetti da tumore appena prima che la chemioterapia li uccida.

A parte un paziente con la “cera” migliorata che ha smesso di fumare e fa esercizio fisico, ringiovaniscono solo i topi nei paper di Piergiuseppe Pelicci segnalati su PubPeer.

4 commenti

  1. Ho una domanda riguarda la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia.
    Nei giorni più infuocati del dibattito sull’obbligatorietà dei vaccini, un paio di anni fa, molti antivaccinisti citavano come parere medico-scientifico non ortodosso quella della SIPNEI, la Società Italiana di Psico Neuro Endocrino Immunologia.
    Io non sono medico né laureato in materie scientifiche, quindi chiedo da ignorante, ma questa specialità è vera? Mi sembra un po’ fumosa, tendente alle pseudoscienze più che una vera specializzazione medica. Posso anche sbagliarmi ovviamente, ma la citazione della PNEI in questo articolo me l’ha fatta riaffiorare.
    P.S. Nell’elenco delle vicende da “mercanti di dubbi” io aggiungerei anche l’amianto che incredibilmente (per me almeno) è ancora commercializzato negli USA, e non solo negli USA.

    1. Marco Balzarini,
      dipende un po’ da cosa si intende, secondo me. In neuroscienza si studiano gli effetti degli ormoni da stress – prodotti in reazione a una serie infinita di fattori stressanti: depressione, perdita del lavoro, separazione, povertà, malattia cronica ecc. – sul sistema immunitario da più di 50 anni. I risultati ci sono, ma sono difficili da tradurre in terapie – nemmeno un bravo psichiatra riesce a curare la disoccupazione con un anti-depressivo…
      Poi ci sono medici e psicoterapeuti che li interpretano in modo redditizio sotto il nome di terapia o “medicina relazionale”: prescrivono molte visite private e qualunque intervento o rimedio potenzialmente rilassante.
      Anche l’amianto, certo.

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