Il mio era un bug

Per una settimana o quasi il blog Oca sapiens si sottraeva alle cure dell’oca tout court, la quale stava benone – grazie della domanda orecchietto, Dora e conoscenti che sospettavano un virus…

No, era un bug. Questa sera è venuto l’esperto del pc che si chiama Gelmino (il pc) e ha scoperto che al “cookie  d’autore” mancava una “s”.
L’oca è di un’incompetenza abissale e l’esperto è un mago.

Nel tempo libero ho fatto come tutti e ho letto le notizie sulla Covid-19 e sulla sua gestione sanitaria, affidata ai secondi più repressivi e fedeli del Sommo Leader. Così, circa 760 milioni di cinesi si trovano in residenza coatta, stando a un’analisi del New York Times citata ieri da Robert Service su Science. E la maggior parte dei sospettati di infezione e rastrellati sono ricoverati in “ospedali TCM” che praticano solo la medicina tradizionale propagandata dal presidente:

  • La medicina tradizionale è stata usata per trattare 60.107 casi confermati o 85,2% del totale.

Ci sono 80 trial in corso o in preparazione, di cui 15 con preparati tradizionali che dovrebbero essere confrontati non con un placebo ma con le “cure standard”, scriveva Amy Maxmen su Nature 3 giorni fa. I ricercatori restano liberi di sperimentare gli anti-virali e la clorochina. Come segnala Dora di Hiv-Forum:

Andrea Savarino, che lo aveva proposto dopo la Sars tout court, mi ha subito detto che è troppo presto per brindare. (Non sono trial clinici randomizzati in doppio cieco, lo so, doc, lo so, ma se passa di qui la porta è aperta e la bottiglia nel frigo.)

“Quando sarà raggiunto il picco?” vogliono sapere le autorità di tutto il mondo e i suoi abitanti. Sempre su Nature, David Cyranoski confronta le stime di un virologo cinese con i risultati dei modelli di un epidemiologo giapponese, uno inglese e uno di Hong Kong.
Nessun modello tiene conto delle misure di controllo – voli sospesi e quarantene – perché, dice Leung dell’università Hong Kong, non si sa quale effetto abbiano

  • sui tempi e la gravità del picco. Nishiura e Funk dicono che i propri modelli le escludono perché la loro efficacia è incerta.

Fuori da Wuhan, e dalla Diamond Princess tenuta in quarantena dai giapponesi, il tasso di trasmissione (Ro) resta attorno all’1,5 e quello di mortalità media attorno al 2,3%, secondo l’analisi di oltre 44 mila casi pubblicata dal CDC cinese – oltre il doppio per le persone di più di 70 anni (fra le persone contagiate fuori dalla Cina, è molto inferiore; è la democrazia, stando all’Economist).
Da alcuni giorni, in Cina il tasso di infezione sembra declinare.

Se può servire a mettere questi dati in prospettiva, i CDC di Atlanta hanno pubblicato le stime preliminari dell’influenza dal 5 ottobre 2019 all’11 febbraio negli Stati Uniti: 210 mila ricoveri, da 12 a 30 mila decessi. Sono quattro mesi invece di due, ma la popolazione cinese è quattro volte quella statunitense.

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Carnevale ambrosiano
Al Politecnico di Milano – già famoso per il convegno sull’agricoltura astro-omeo-biodinamica – questo pomeriggio l’emerito Ernesto Pedrocchi ha spiegato al Dipartimento di Energia, dopo averlo fatto sul Foglio, che il clima è sempre cambiato e i nostri gas serra non hanno alcun effetto serra:

  • il tema è talmente attuale e dibattuto ad ogni livello che certamente interessa non solo chi ha competenze specifiche a riguardo, ma tutti coloro che hanno a cuore il presente e futuro del nostro pianeta.

Ne deduco che l’emerito ingegnere nucleare con

  • H-index = 3, n citations = 15 (slide 17)

è stato invitato dal direttore del Dipartimento proprio perché anche al PoliMi è noto per non avere competenze specifiche a riguardo.

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Ho anche letto ricerche sul clima e sulla mitigazione – a proposito, da Climalteranti c’è un articolo sull’auto elettrica – domani cerco di metterle in un ordine abbastanza coerente.

2 commenti

  1. Medicina tradizionale cinese?? E hanno pure detto che funziona!!
    Non riuscivo a crederci – sono basito.

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