Se pensate anche voi che decreti e ordinanze siano migliorabili e martedì mercoledì prossimo non avete altri impegni all’ora dell’aperitivo, ho un invito da parte di Action Aid. Non la sappiamo più lunga, è solo che a furia di superare emergenze insieme ad altre Ong con le quali lavoriamo nei paesi poveri e in Italia, abbiamo identificato strumenti – politici in senso lato – che ci sembrano utili per limitare i danni.
Vanno adattati alle circostanze, ovviamente, e intendiamo sfruttarvi proprio per farlo bene.
Mercoledì alle 17.30 se cliccate su http://bit.ly/ForumDD_25marzo2020 sarete ospitati dal nostro Forum Disuglianza e Diversità. tutta gente ben educata. Così parteciperete al confronto su una quindicina di proposte che abbiamo (quasi) preparato per il governo perché gli indifesi non siano i più penalizzati.
Sarete un focus group, o una consensus conference se preferite, di menti critiche e sveglie. (Parlo per le altre, comunque è meglio se tenete l’aperitivo in frigo per dopo.)
Se avete altro da fare, potete leggere un sunto del metodo con il quale stiamo finendo di valutare i provvedimenti. Se vi sembra sensato, potete aderire qui. Sarebbe già un bell’incoraggiamento.
Se pensate che altri siano interessati, fate passare per favore?
Grazie.
agg. 26/03 – scusate il tempo “tiranno”, se siete come me e critiche, commenti, idee vi vengono in mente dopo, l’indirizzo è sempre wiki@forumdd.org
Ci sarò. Spero che questo momento terribile dia una nuova propulsione agli sforzi per recuperare i più sfortunati (e la fortuna conta ancora tanto, purtroppo) e, spero, anche un’Europa più unita e solidale
grazie, Robo, a domani
Signora Oca, prima che arrivi chi sappiamo noi con le sue esose parcelle:
ultime righe del punto 10/15 “am-mi-ni-stra-zio-ne”. 😉
Ed a proposito degli amici dei suoi amici, ho un paio di numeri che mi ronzano in testa: 4 miliardi di ici e 50.000 senzatetto dei quali parlano i tg di questi giorni. Scusi ma mi scappava proprio.
Ups, grazie della correzione, riferisco ma temo che sia troppo tardi, è così anche a stampa.
Se dice amici della Caritas, sono d’accordo. Forse anche loro? Nel cortile dell’oratorio, in Piazza Wagner, sotto la tettoia si può dormire o solo cenare, al mercato preparano le cassette di merce “ammaccata” o che scade l’indomani.
Acc, mi spiace essere arrivato tardi.
Si, intendevo proprio quegli “amici”. Non è una novità l’ipocrisia della categoria ma, pagassero le tasse, con 80.000 euro a testa, qualche problema si risolverebbe. Poi uno può sempre preferire una tettoia ad un monolocale. Solo una considerazione buttata lì, porti pazienza, mi manca la natura. 🙁
I know, I know, orecchietto, ma avrà notato che i nostri amici non sono al potere. Né rischiano di arrivarci.
Qualche monolocale c’è, Enzo Jannacci sia lodato. Un problema è che quelli dei conventi, anche se fossero graditi, sono difficili da trasformare in “unità abitative” per motivi non solo economici.
Beh, alla fine si tratta sempre di dove e come investire le risorse economiche, scelte di una politica che, oggigiorno guarda esclusivamente al tornaconto elettorale. E se passiamo dalla politica al privato, quasi sempre di tornaconto si tratta.
Condivido la speranza di Robo ma non sono per niente ottimista, spero di sbagliarmi.
“fossero graditi”
Me ne avevano parlato molto tempo fa, riguardo la distribuzione di vestiario: se una persona non è a contatto con certe realtà, fatica persino ad immaginarsi certi problemi.
Buona serata, ci tenga aggiornati e non dimenticatevi della montagna, alla periferia delle periferie.
Nel testo si parla ancora di martedì (vicino al link da cliccare)
Ma è oggi, giusto?
è oggi, grazie Cimpy!
Sto partecipando al calcolo distribuito di folding@home (donando parte del tempo del mio pc, come migliaia di altri possessori di computer), per una ricerca sul coronavirus.
Ho letto l’articolo di Savarino sul docking del saquinavir sull’HIV-1, e pensavo, ora che folding@home ha milluplicato la potenza di calcolo alla potenza di un supercomputer , se non si potesse utilizzare il calcolo distribuito da folding@home per ottenere probabili legami di farmaci in uso, o in disuso, con proteine del coronavirus: cioè pensavo se non potesse essere possibile fornire un database di strutture chimiche note, e già testate, da far legare a sequenze di proteine superficiali per interferire nella riproduzione, e nell’ingresso cellulare del virus tramite simulazioni con calcolo distribuito.
Idea giusta, infatti è ha dato ottimi risultati, domenico. Si stanno già usando in protocolli compassionali, studi osservativi e trial clinici in tutto il mondo.
Con le IA, si fa presto a trovare le molecole nelle “chemical libraries” e a migliorarle.