Ci siamo quasi

La Food & Drug Administration ha autorizzato il test Abbott che in 15 minuti rileva antigeni per il Sars Cov 2. Costa 5 dollari e avrebbe pochi falsi negativi e positivi. Da questo preprint sembra probabile che i test rapidi siano precisi quanto basta per determinare il contagio, anche se non la contagiosità come i test con la PCR. Bisogna fare il tampone, infilarlo nel “lettore”, aggiungere un reagente e saper interpretare il risultato, non ancora un fai-da-te, ma non richiede né strumenti sofisticati né tecnici specializzati.
Tra un po’, potrebbe esser pronto.

Abbott prevede di produrne 40 milioni in settembre e 50 milioni al mese a partire da ottobre, scrive Robert Service su Science. Per ora sono riservati agli Stati Uniti, stando a Bloomberg, Wall Street Journal et al. Trump annuncerà tra poco che ne comprerà 150 milioni. Il governo federale si occuperà della distribuzione il che preoccupa un po’ tutti, viste le aste caotiche per i ventilatori e i dispositivi di protezione.

I risultati dei test sierologici invece continuano a essere troppo “variabili”, dicono Jeffrey Whitman et al. su Nature Biotechnology.

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A proposito di fai da te, nell’editoriale “The danger of DIY vaccines“, Arthur Caplan e Alison Bateman-House se la prendono con la ventina di scienziati, ingegneri e cittadini abbienti di RadVac, la cui missione è di “sviluppare e condividere la ricetta di vaccini così semplici da venir prodotti e somministrati dal grande pubblico”. La prima ricetta è a base di

  •  peptides that prompt the user’s body to generate antibodies to SARS-CoV-2, the virus that causes COVID-19. Furthermore, chitosan, a substance found in the shells of crustaceans, is added to coat the peptides and ease their delivery through mucosal tissue in the nose.

Parecchi se lo sono già spruzzati nel naso anche se

  • The DIY effort has no animal or safety trials; no confirmation of safety by closely monitoring healthy volunteers; no dosage studies; no effort to review the proposed science or recruitment of volunteers by an outside, independent ethics review committee; no plan to record all users, to encourage diversity among users, or for systematic follow-up; and no plan to provide help or compensation to anyone harmed by their participation. Moreover, there have been no papers published or data released in peer-reviewed outlets about the vaccine. The research is rife with conflicts of interest in that those making the vaccine are recruiting friends to try it while promoting their actions in the media.

Ussignùr…