"Ricche vene di ilarità"

Cosa distingue l’università telematica Guglielmo Marconi da un volgare anche se costoso diplomificio se non il suo grandioso Dipartimento di Fisica Nucleare, Subnucleare e delle Radiazioni detto anche Facoltà di Scienze della Formazione? Uno dei suoi tre direttori è il “Professor” Massimo Fioranelli i cui rapporti con la fisica sono limitati al copia-incolla di insensatezze. Invece è noto come cardiologo omeopata, direttore dell’Istituto di Terapie Sistemiche Integrate (ITeSI)

  • In ITeSI ci poniamo come obiettivo il superamento della sofferenza nei pazienti: per questo ci sforziamo di valutare, nella sua accezione più ampia, l’esistenza dell’antropos [sic], l’uomo, la persona nella sua interezza e in ogni fase della vita.
sito nella casa di cura Villa del Rosario, di cui è proprietario e dove lavora anche il pregiudicato Torello Lotti.

E cosa distingue Fioranelli – un nuovo Galileo, a suo dire – e altri “professori” del grandioso Dip. da volgari anche se costosi ciarlatani se non le pubblicazioni in cosmo-genetica, teletrasporto di spermatozoi e immacolate Concezioni su riviste macedoni o internazionali con e senza la firma del fisico teorico Alireza Sepehri, inventore dell’acqua omeo-quantistica quadri-dimensionale e del Dna penta- e/o esagonale?

Economia politica delle migrazioni - Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

Prodotto naturale, citofonare oca s.

Da For better science – con un avvertimento di Leonid Schneider per evitare alluvioni di rimmel – Smut Clyde rivela e spiega le ricerche di Sepehri. Sono iniziate anni prima che diventasse professore alla G. Marconi e conferisse all’ateneo una fama mondiale grazie a scoperte rifiutate da arXiv e perfino da viXtra. Il vero nuovo Galileo Bozo the Clown è lui e la sua opera, vilmente plagiata da Fioranelli, Lotti et al., è una miniera inesauribile di ridarella.

(Per non turbare gli animi sensibili, Smut omette gli esperimenti in cui Sepehri decapita centinaia di uccellini per risuscitarli o li sventra per “trapiantare” fagioli da cui nascono specie ibride di animali-vegetali. O vice versa.)

Come Elisabeth Bik – 3 link – e Smut Clyde, vorrei tanto sapere che cosa pensano i fisici teorici della BIonica sepehriana.

Per ora gli unici a ritenerla valida e coerente ne sono co-autori. Un paper del 2016 è quello con il maggior numero di citazioni, ma 36 su 38 sono in lavori successivi di Sepehri et al. Nella classifica di Google Scholar, è seguito da altri due del 2016 e del 2017 con 19 citazioni per uno, tutte in lavori successivi di Sepehri et al.

Poi mi piacerebbe sapere cosa ne pensano

  • l’INFN e l’ENEA che partecipano alle attività dell’università G. Marconi;
  • Banca Intesa San Paolo che propone sul suo sito “PerTe Prestito Con Lode offrendo agli studenti la possibilità di richiedere di finanziare i propri Corsi di laurea a condizioni particolarmente vantaggiose”;
  • l’Anvur che ha senz’altro valutato la “ricerca” svolta dai docenti del grandioso Dipartimento;
  • acquirenti di corsi, master e lauree;
  • il MIUR che vigila senz’altro sulla qualità degli atenei telematici;
  • Andrea Idini se un giorno ha tempo…

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A.D.R.

No. Non sono abbonata a Domani e preferisco risparmiarmi un’altra esternazione dell’ing. Ramella anche perché le tesi sue e dell’Istituto Bruno Leoni in materia di clima e transizione energetica sono già state recensite da Climalteranti. (Che raccomanda una serie di trasmissioni da oggi su SkyTg24 a chi ha un televisore.) Mentre ci sono, complimenti a Giacomo Grassi. Ha appena vinto il Bologna Award

  • per le analisi sui flussi di CO2 dagli ecosistemi terrestri, determinanti nell’elaborazione delle politiche mondiali per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici.)

Sì. Ho letto

  • l’ultimo (credo) paper di Caterina La Porta e Stefano Zapperi che son riuscita a seguire in parte solo con una spiegazione divulgativa – anche di quelli precedenti. Poi ne parlo;
  • Nove miliardi a tavola” di Mauro Mandrioli, Zanichelli, chiaro, sensato, qualche dissenso sul finale, recensione in arrivo;
  •  l’idea di assegnare a sorteggio i fondi per la ricerca, come avviene in parte alla National Science Foundation, dopo un filtraggio. Sul blog di Beppe Grillo lo suggerisce l’onorevole Marco Bella, prof di chimica alla Sapienza di mestiere e noto cacciatore di bufale. Ha ragione, il sorteggio aggira i conflitti d’interesse, le cordate, le mode, l’editoria predona e altri abusi del tipo Fioranelli & Co.

Però

  • Togliere ogni giudizio umano nell’ultima fase può portare a finanziare qualcosa di davvero innovativo, e a sparigliare le carte di chi ottiene i finanziamenti grazie alla propria rete di conoscenze tra i revisori e non grazie alla qualità del proprio progetto di ricerca.

Qui non son mica d’accordo, prof. Pensi a tutte le ricerche dalle quali derivano un vaccino, una è innovativa e cinquanta sono incrementali, richiedono più pazienza che immaginazione.

E poi quando i soldi sono così pochi, non conviene destinarne un 80-90% a investimenti meno rischiosi?