I "falsi alieni"

Nelle nubi di Venere, la fosfina – intesa come traccia di un’ipotetica attività biologica o di un processo chimico mai osservato prima – forse era un’illusione statistica. In una bozza su arXiv, Ignas Snellen e altri quattro olandesi rianalizzano i dati di ALMA usati da Jane Greaves e altri del gruppo detto GRB 20 nell’articolo di Nature Astronomy uscito il 14 settembre. In fondo alla prima pagina, una nota spiega il perché:

  • Dopo la pubblicazione, gli autori ci hanno avvisati di un aggiornamento dello script per l’elaborazione dei dati ALMA. In parallelo, i dati disponibili nell’ALMA Science Archive vengono rielaborati con questa correzione. I dati rielaborati non contengono più le forti increspature riportate nell’articolo […] e non troviamo la caratteristica chiara di un assorbimento che si può attribuire alla PH3 – anche se un’ulteriore esplorazione di questi dati è necessaria per analizzare tutto ciò nei particolari.

h/t Stefano Della Casa che ci aveva messi sull’avviso.

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Su Nature, Heidi Ledford racconta la storia dell’équipe “molto legata” che ha scoperto il virus dell’epatite C., e intervista Michael Houghton – il solo a ricevere il Nobel – che in passato aveva rifiutato un altro premio perché non era attribuito anche ai collaboratori.

  • Houghton dice che ha accettato il premio Nobel perché non aveva alcuna speranza di modificare la vecchia regola che limita a tre i destinatari. 

Però insieme al Nobel ha ricevuto finalmente un megafono e non smette di ripeterlo.

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Esce anche il “second pandemic progress report“, un’introduzione e due rassegne su quanto si sa dell’immunità al Sars-Cov-2. Dall’inizio, un problema sia per i farmaci che i vaccini è l’importanza di certe “co-morbidità” – e non solo di patologie respiratorie e cardiache, spesso legate all’invecchiamento. Come scrive Heidi Ledford,

  • I ricercatori temono che i vaccini non siano altrettanto efficaci nelle persone obese, una popolazione già molto vulnerabile al Covid-19. 

A questo si aggiungono le prescrizioni e auto-prescrizioni infondate. In “Peru, Bolivia, Guatemala e altri paesi dell’America Latina”, dice Emiliano Rodriguez Mega, è “molto popolare l’ivermectina”, un vermifugo:

  • Non c’è un evidenza sufficiente sulla sua sicurezza o la sua efficacia come terapia contro il coronavirus. Così i ricercatori avvertono di non usarla fuori da esperimenti clinici. Ma la gente si è precipitata ad assumerla e così diventa difficile sperimentarla correttamente.

Al mercato nero, come cura contro il Covid-19 si vende perfino quella per uso veterinario.

  • “Su 10 persone che si presentano come volontarie, direi che circa 8 hanno preso l’ivermectina e non possono partecipare”, dice Patricia García, una ricercatrice di Lima ed ex ministra della ricerca in Peru, a capo di uno dei 40 esperimenti clinici svolti nel mondo. “E’ diventata un’odissea.”

Come la clorochina e derivati, insomma.

I dati americani sulla mortalità in eccesso suddivisi per minoranze etniche (Fig. 3, in fondo) sono impressionanti. Rif. anche Stat News:

  • Deaths among white people in 2020 were just 11.9% higher than average years, a much lower increase than deaths among Latinx people (53.6% higher than average), Asian people (36.6% higher), Black people (32.9% higher), and American Indians and Alaska Natives (28.9% higher). 

Stessa storia in Gran Bretagna, ma con minoranze diverse. In Francia l’etnia non è censita e quindi non si sa…

E’ uscita un’analisi per l’Italia, ma solo tra il 15 febbraio e il 15 maggio, prima che fra i pazienti con Covid-19 la mortalità calasse significativamente.

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Da Facta, Massimo Sandal fa una rassegna dei dati e delle ricerche sugli asintomatici, mi sembra tempestiva – ben fatta, ça va sans dire.

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Farmaci contraffatti
Se collaborate con un’Ong medico-sanitaria per favore fate girare quest’articolo? E’ vero che l’India è il maggior esportatore di antibiotici, ma le contraffazioni sono continue. Di solito, l’alternativa è il generico prodotto in Brasile da Brasterapica o altra Big Pharma, quasi allo stesso prezzo. (h/t Leonid Schneider)

2 commenti

    1. zoomx,
      la differenza è che la glicina non è soltanto “bio”, c’è anche nei meteoriti. Poi un unico segnale mi sembra un po’ poco…
      ci vorrebbe una bella missione
      Sarà accontento! La NASA ne ha una mezza dozzina in partenza dall’anno prossimo.

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