Un coleottero che vive tra il Messico e il sud degli Stati Uniti, il Phloeodes diabolicus – che andrebbe chiamato Nosoderma diabolicum – ha parecchio successo nei media sebbene sia piccolo e bruttino. “Incapace di volar via per sfuggire ai predatori, quest’insetto del deserto ha elitre estremamente resistenti agli impatti e allo schiacciamento”, scrivono Jesus Rivera et al. su Nature. Resiste sotto circa 39.000 volte il proprio peso…
Tutto il suo esoscheletro è ben corazzato, va detto, non solo le alucce anteriori ormai fisse, e al contempo è flessibile, per cui gli autori suggeriscono di imitarne le strutture ad incastro per creare nuovi materiali. Nel commento, Po Yu-Chen, dell’università nazionale Tsing Hua, a Taiwan “Republic of China” (e non “China” come vorrebbe il governo cinese), suggerisce alcuni usi:
- Gli scarafaggi hanno la stessa abilità di cambiare forma, e hanno ispirato robot comprimibili che possono infilarsi e muoversi in spazi angusti… Le strutture di sostegno funzionalmente diverse del P. diabolicus potrebbero ora ispirare la progettazione di robot simili o di veicoli blindati.
Pare che perfino i carri armati siano ormai troppo vulnerabili e vengano rottamati. Ma dopo sei mesi di manovre militari e le dichiarazioni minacciose della Cina, capisco che a Taiwan vengano in mente modelli iper-resistenti.
Viene anche da chiedersi perché un insetto dovrebbe spendere tanta energia e risorse per costruirsi un’armatura. Intervistato dal Guardian, Max Barclay accenna alla risposta
- mentre la maggior parte dei coleotteri vive per qualche settimana, il diabolico corrazzato arriva anche a sette-otto anni. “Per un coleottero l’equivalente di 1000 anni nostri, quindi deve proteggersi contro i rischi diversamente dalle creature poco longeve,” dice.
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Molte news riguardano i vaccini contro il Sars-Cov 2, ne segnalavo un po’ ieri. C’è molta controversia sull’esperimento clinico Covid-19 challenge che prevede di infettare 30-50 volontari prima di somministrare loro un vaccino, e di ripetere l’esperimento per i diversi vaccini disponibili. Non è detto che venga autorizzato.
Secondo me, da un lato porta a selezionare volontari super-sani che avrebbero comunque una risposta immunitaria adeguata, dall’altro usare un virus a volte letale perfino per giovani sportivi non mi sembra etico. Da un terzo lato, non capisco perché un’azienda privata dovrebbe essere pagata per gestire tutta l’operazione. Ma se volete farvi un’idea, l’articolo di Ewan Callaway è un buon inizio.
Da qualunque lato però, serve un vaccino appena possibile. Quindi conviene leggere anche “The false promise of herd immunity for COVID-19” di Christie Aschwanden. Spiega bene “Perché le proposte di lasciare per lo più il virus fare il suo corso – adottate dal governo di Donald Trump e altri – potrebbero portare a ‘morti e sofferenze inenarrabili’.”
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“Dieci lezioni della pandemia di Covid-19” è il nuovo saggio di Philip Ball per The New Statesman, quindi fra scienza e politica e imperdibile come i precedenti.