Per gli iscritti all’Ordine Nazionale dei Biologi, dal 19 dicembre al 16 aprile la farmacista nutrizionista Maria “no 5G!” Sorrentino ha organizzato otto webinar intitolati “I sentieri del bendessere [sic]: tra nutrizione, emozione e sport”.
Fortunati gli iscritti, esiste solo un’emozione. Il primo webinar della biologa nutrizionista Marta Ciani è dedicato al cibo e forse alla meditazione:
Secondo la dott. Ciani,
- La fisica contemporanea afferma che tutto è composto da vibrazioni. […] Le campane tibetane hanno la capacità di modificare la struttura cellulare alterandone la vibrazione attraverso il principio di risonanza.
Il principio è stato applicato da Emilio Del Giudice – gli habitués ricorderanno – a fusione fredda, memoria dell’acqua, cristalloterapia e altre ciarlatanerie. Diversamente dai tipi di vibrazione che non ci trasformano in Ogm, quelle delle campane tibetane sono più potenti e
- interagiscono con le cellule del sistema nervoso e i neuroni
i quali, per i biologi iscritti all’Ordine, non fanno parte del sistema nervoso. (h/t Medbunker)
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Usque tandem, chiede alla Federazione degli ordini dei medici Marco Cattaneo, lascerete senza fiatare la dott. Maria Rita Gismondo esternare tesi complottiste sul Covid-19 nei media italiani dopo averlo fatto al Bundestag su invito di un partito neo-nazista?
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My two cents
Grazie della fiducia, G.R. e A.-M. C. ma non sono un’esperta… Mi sembra andata così. Dopo la sentenza del TAR del Lazio a favore dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), alcuni medici avevano fatto ricorso al Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato dice che l’AIFA non doveva vietare ai medici di prescrivere l’idrossiclorochina ai pazienti durante la “fase precoce” del Covid 19. Anche se il beneficio terapeutico è incerto, la sicurezza del farmaco è accertata, quindi prevale l’autonomia decisionale del medico. Un’autonomia che i non medici e non epidemiologi del Consiglio di Stato limitano a
- prescrivere l’idrossiclorochina ai pazienti affetti da SARS-CoV-2 nei primi giorni dall’esordio dei sintomi, in dosi non elevate, e in assenza di particolari controindicazioni o effetti collaterali per il singolo paziente.
Invece AIFA può decidere se un farmaco, usato “off label” in assenza di evidenza scientifica chiara, viene rimborsato o meno dal Sistema sanitario nazionale. Conclude l’ordinanza.
- AIFA provvederà ad aggiornare la scheda dell’idrossiclorochina in modo tale che essa non si presti ad essere nemmeno interpretata, per il futuro, nel senso di un assoluto divieto al suo utilizzo nei confronti dei medici.
Le parti in causa si divideranno le spese legali sebbene l’AIFA abbia torto, e il TAR del Lazio dovrà “riformare” la propria sentenza.
A quando un’ordinanza a favore della vitamina D allora? Del vermifugo? Dell’infuso di artemisia? Della lattoferrina? Dell’acqua succussa e del saccarosio omeopatico?
Non è giusto, ecco!
Ma a illustrare l’inutilità dell’idrossiclorochina non basta quello che abbiamo visto con Trump? Prima fa lo show promozionale, poi quando è malato cos’è che lo salva (lui come i suoi amici, Giuliani ecc.)? Anticorpi monoclonali, esatto…
Senza nulla togliere all’organizzatrice dei webinar, vorrei dare il giusto merito dell’introduzione del termine “bendessere” che risale al 2016: una collaborazione tra Vittorino Andreoli e l’azienda produttrice del NeuroPesce https://www.solgar.it/bendesseretm/libri
Grazie Tiziana, non lo sapevo. Forse la vibrazione delle campanelle tibetane potenzia quella del Neuropesce…