In caso di esitazione

A chi intende disdire il vaccino AstraZeneca, suggerisco di leggere o far leggere “Come trattate il coronavirus?” e le risposte di medici americani a tre giornaliste di Science. Coincidono con quelle dei medici qui: l’assistenza nelle varie fasi del covid è migliorata, le terapie farmacologiche no, salvo per alcuni pazienti in alcuni casi.

L’elenco dei sintomi e quello dei fattori di rischio continuano ad allungarsi – per non insistere su quelli dei ricoveri e dei decessi. E le linee guida a cambiare. D’altronde è una malattia nuova – refrain vecchio, paper dell’altro ieri…

C’è voluto tempo per capire, per esempio, che oltre ai polmoni potevano essere compromessi altri organi. Ancora oggi, scrive Emma Yasinski, dalle autopsie

  • non è chiaro se il virus ha attaccato il cuore direttamente. La maggior parte delle cellule cardiache infette erano cellule immunitarie che il SARS-CoV-2 poteva aver invaso altrove nel corpo prima che arrivassero al cuore. Non è nemmeno chiaro se sia il virus, invece delle cellule immunitarie, a causare i problemi.

Rif. questo paper sulla fibrillazione, questo sulla “COVID-19–related encephalopathy”, altri a richiesta.
I vaccini non saranno mai efficaci e sicuri al 100%, certo, ma non c’è molta scelta finché un antivirale specifico non sarà stato sperimentato con successo. (Questo per chi mi ha sgridata dopo aver letto solo il titolo del post di ieri.)

Aggiorn. 18/03
In attesa del parere dell’EMA sul vaccino AstraZeneca, in un articolo di Gretchen Vogel e Kai Kupferschmidt su Science, una serie di ematologi spiegano i motivi clinici della sospensione.

E’ appena uscito il comunicato dell’EMA. Sintesi: Il comitato degli esperti ha studiato nei dettagli la documentazione (cartelle cliniche di 25 pazienti anche della Gran Bretagna, quindi su un totale di 20 milioni di vaccinati). Per ora il vaccino AZ non è associato a un maggior rischio di coaguli, risulta efficace e sicuro. Ma non è ancora possibile escludere un legame con eventi rarissimi ma gravi nei vaccinati giovani. Quindi viene messo sotto sorveglianza speciale con indagini ulteriori per capire i fattori di rischio e ridurli.
L’EMA elenca anche i sintomi per i quali va chiesta subito un’assistenza medica, citando la vaccinazione.

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Ieri la Protezione civile e il governo hanno nominato un nuovo Comitato tecnico-scientifico, con 12 membri invece di 24 per “ottimizzarne il funzionamento”:

  • In quest’ottica, saranno coinvolti esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia.

Se qualche collega partecipa alla prossima conferenza stampa, forse potrebbe fare un po’ di domande. Per esempio:

  • a quale campo utile appartiene Alberto Giovanni Gerli, titolare della ditta di consulenza in gestione aziendale Tourbillon Tech S.r.l., nonché consulente della Regione Lombardia?
  • Risulta “esperto” perché l’anno scorso insieme a Giovanni Sotgiu et al. aveva comprato la pubblicazione di questo modello (per niente) predittivo della pandemia?
  • Non sarebbe più esperto Francesco Zambon?

(h/t Matteo Villa via Marco Cattaneo)

6 commenti

  1. Lo so… è una cosa marginale.
    Assolutamente irrilevante in mezzo al pandemonio in cui ci troviamo.
    Ma, da vecchio appassionato di astronomia, trovo inquietante l’accenno all'”Illuminazione stradale a LED dai telescopi” in uno dei tweet di Gerli riportato da Mattero Villa.
    In che senso “Illuminazione stradale a LED dai telescopi”?

  2. Errata corrige nel precedente intervento: non “Mattero Villa” ma “Matteo Villa”.
    Dita grandi e superficialità; le mie scuse.

  3. Hanno banalmente adeguato il cts al livello e al colore del governo in carica. Aspettiamo fidenti l’avvento dei Tarro e dei Bacco

  4. @ Oca Sapiens
    è appassionato di astronomia anche lui…
    Video illuminante.
    Riguardo alla persona, intendo. Riguardo alle strade, mi rimane qualche perplessita’.
    Comunque, rilevo, con sollievo, che i telescopi non sembrerebbero coinvolti.
    Per un attimo sono rimasto sorpreso dall’ipotesi di verificare se una strada è trafficata, e quindi se tenere o non tenere accesi i lampioni, non attraverso sensori di movimento ma tramite la rilevazione dei segnali dei cellulari.
    Sorpresa amplificata dal fatto che i lampioni avrebbero comunque dei sensori per individuare la presenza di automobili parcheggiate sotto.
    Questo farebbe sì che se io uscissi con l’auto, di notte, dimenticando il cellulare a casa (cosa non improbabile, sopratutto in caso di emergenza), troverei i lampioni spenti.
    Poi ho capito la motivazione: il profitto deriverebbe dalla vendita dei dati raccolti dai cellulari.
    p.s. è anche convinto di essere un genio
    Forse il genio della lampada led.
    Del resto, l’evoluzione tecnologica costringe tutti ad aggiornarsi.
    Comunque, sembrerebbe aver rinunciato all’incarico.
    Forse questo gli consentirà di tornare a progettare lampioni.

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