Stupro di stato


Sono di ottimismo incrollabile, una roccia, una garanzia di ottusità.

Non immaginavo che in una democrazia occidentale un parlamento come quello della Virginia votasse a maggioranza una legge che rende obbligatoria l’ecografia vaginale per le donne che decidono di abortire, magari dopo uno stupro. Una procedura inutile, invasiva e umiliante anche per i medici, seguita da una pausa di riflessione di 24 ore.

Stile Arancia meccanica

Durante l’intervento, le donne devono pure guardare l’immagine del proprio utero sul monitor e ascoltare l’eventuale battito cardiaco del feto. Ci vorrà un congegno che ne tenga aperte le palpebre, per le gambe non c’è problema, si possono legare alle staffe del lettino, e polsi ammanettati dietro la schiena per impedire a qualcuna di coprirsi le orecchie?

Anche per chi non ha presente la forma fallica di una sonda vaginale a ultrasuoni, l’intenzione della maggioranza è chiara sotto il pretesto di fornire maggiori informazioni “scientifiche” alle donne che hanno deciso di abortire. Ma quando l’embrione – che un’altra legge vuol definire “persona” dal giorno del concepimento, per cui perderlo è un reato – è diventato un feto visibile e udibile, informazioni altrettanto “scientifiche” si ottengono con una sonda – a forma di rasoio elettrico – che passa sulla pancia.

Morale (secondo i teo-con)

Una donna che resta incinta contro la propria volontà, anche dopo uno stupro e più spesso perché lo stato della Virginia le impedisce l’accesso a contraccettivi (un altra legge appena votata fa dell’ovulo fecondato “una persona”), va violentata a nome della collettività. Così impara che gli uomini possono stuprarla fisicamente e simbolicamente e che la loro libertà di eiaculare non si tocca.

Occupy Vagina Law

I repubblicani hanno fatto e fanno campagna elettorale contro le intrusioni dello Stato federale nella vita privata dei cittadini.  Cittadini inteso come sostantivo maschile plurale. A meno di non chiamarsi Michael Mann e di far ricerca sul clima, se uomini. A meno di non essere vergini di sesso femminile, o madri sottomesse al Partito come Jill Holtzman Vogel, prima proponente della legge al Senato.

Altrimenti niente. Gli organi riproduttivi delle donne appartengono allo stato della Virginia che ne decide la destinazione d’uso a maggioranza dei suoi eletti.

La legge viola la Costituzione, i diritti umani, la deontologia medica e la “comune decenza”, ha spiegato un eletto democratico ai colleghi nel proporre un emendamento che lasciava le donne decidere se accettare o meno l’umiliazione. Bocciato anch’esso a larga maggioranza. Ci mancherebbe, hanno commentato molti repubblicani, quelle lì hanno già dato il consenso a farsi penetrare, o mica restavano incinte.

Altro info da Rachel Maddow

Leggi analoghe sono in preparazione in Texas, Ohio, Pennsylvania et al. governati dai repubblicani tendenza Tea Party. E si dice che Mitt Romney, un tempo favorevole alla depenalizzazione dell’aborto, abbia scelto il governatore della Virginia Bob McDonnell quale candidato alla vice presidenza degli Stati Uniti.

Per diventare esecutiva, la legge va rivotata alla Camera (ieri per le proteste fuori dalla sede del parlamento, il voto è stato rinviato) e firmata dal governatore: ha già detto che lo farà (1). Ci mancherebbe che Rick Santorum si piazzasse primo nelle primarie.

(1) Update: ha cambiato idea sulla sonda vaginale, ma l’ecografia resta sempre coatta e la legge misogina.

The United States of Gynophobia
A Washington intanto, la maggioranza repubblicana al Congresso ha convocato cinque leader religiosi quali unici esperti nel primo panel di testimoni sul (non) diritto delle donne a un’assicurazione che rimborsi gli anticoncezionali:

Altre info da Jon Stewart. Avvertenza: “Una risata vi seppellirà” era uno slogan ottimista.