O's digest


Ma un digest pure di martedì? Ahimé i neuroni nell’ippocampo… insomma se mi dimentico di appuntare subito le cose interessanti…

Per esempio

Permanent Present Tense. The Unforgettable Life of the Amnesic Patient H.M., Basic Books, un libro affettuoso, indimenticabile ecco, su Henry Molaison – foto poco prima dell’intervento – al quale per “curare” terribili crisi epilettiche, avevano asportato barbaramente nel 1953 ippocampo, amigdala e dintorni. Fine delle crisi e della memoria. Fino alla morte nel 2008 a 92 anni, rinasceva al mondo ogni trenta secondi.
Eppure H.M. ricordava lingua, movimenti, oggetti e con l’aiuto dell’autrice Sue Corkin, con la quale sperimentava quasi ogni giorno su se stesso,  imparava a usare oggetti mai visti prima. C’è anche molta neuroscienza della memoria in generale, ma a rendere  il libro vivo  sono gli appunti dettagliati sui quaderni del lab, usati con mano lieve, la gentilezza di H.M. ricambiata dalla qualità delle osservazioni della Corkin e dei suoi colleghi. E sotto, la loro tristezza per tutto quello che H.M. dava alla clinica, senza riuscire a trattenerne la consapevolezza.
Questa consapevolezza dei volontari (sani) era indispensabile ai ricercatori nei trial clinici dei “prevaccini” contro l’HIV che seguivo negli anni ’90. Per motivi etici? No, dicevano Pialloux, Lévy, gli altri del Pasteur, ma senza non avremmo il coraggio di iniettare un prevaccino. Corkin non si dilunga, ma resta in mente.

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A smentire le bufale pennettiane, da Nature Riccardo Reitano segnala Insolation driven 100,000 years glacial cycles and hysteresis of ice-sheets e lo riassume pure benissimo:
In due parole, la periodicità è determinata dalla combinazione fra i noti cicli orbitali di precessione ed eccentricità (ma non obliquità) e la risposta elastica della crosta terrestre (isostatic rebound).
Anche se non lo analizza né cita esplicitamente, il lavoro potrebbe anche aiutare a capire la transizione dalla periodicità di 40 Kyr dell’inizio del Pleistocene a quella più recente di 100 Kyr. Sembra infatti che quale dei due prevalga sia determinato, guarda un po’, dalla concentrazione di CO2 atmosferica.

Uno dei tanti lavori sui ghiacci che escono in quest giorni, e che mancavano nel precedente rapporto IPCC.

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Alla replica dell’esperimento Celani con cella Arata, Mario Massa (un vero signore) e Gabrichan stanno lavorando con la consulenza di molti altri, ma da 22 passi viene combattuta e ridicolizzata, sebbene l’esperimento venga presentato come “fondamentale”. E nonostante il sostegno entusiasta ai precedenti test svolti da Mario Massa sulla caldaietta russa presunta over-unity di Rampado, e quelli offerti per l’e-cat dell’ing. Rossi e l’Athanor dell’ing.Abundo.

Se i 49 bar di Celani venissero confermati, e meglio ancora i 1000 di McKubre e i 2000 di Arata, per Camillo “sarebbe una bella botta professionale” e per 22 passi che lo diffama da anni una grande vittoria. Camillo si meraviglia:

C’è un clima da “serrate i ranghi” da Daniele. Ho notato un richiamo all’ordine perfino di una persona fidata come AleD. Che sta succedendo? Qua ci vorrebbe un dietrologo. Credo che Cimpy sia in grado di fornirci qualche informazione utile.

Cimpy suggerisce alcune ipotesi e conclude con un Gedankenexperiment

Guardi che cosa curiosa, dottore:

è da un sacco di tempo che le dicono che lei è un tetragono chiuso in un mondo di libri obsoleti e ammuffiti inequivocabilmente smentiti e superati da esperimenti sul campo di personaggi geniali, denigrati ad arte esibendo vecchi papiri.

Poi arrivano Massa e Gabrichan, ciascuno da una riva opposta del fiume, entrambi che sono giunti fino a metà dello stesso per fare qualcosa per tutti, e cioè proprio uno di quegli esperimenti sul campo che sono il cavallo di battaglia dei fusionisti, che abbatterebbero qualsiasi vecchio libro ammuffito.

E che succede? Succede che buona parte degli scettici dicono “Bella idea, vediamo!” e buona parte dei credenti dicono “Ah no, non sia mai, non serve: è già tutto scritto nei libri”.
Poi di libri (ma non erano tutti vecchi e ammuffiti?) che trattano il caso specifico (cella aperta, ricordiamolo, quella di Arata, come replicata da Celani in vasetto di nutella) non se ne trovano.

Di qui si insiste (a parte un paio, come Sacha, per dire): “Proviamo! Facciamo anche colletta!” (e sono proprio i più poveri a offrire per primi i loro risparmi); di là anche: “Non serve, abbiamo le prove: guarda quante patenti abbiamo, anche anteriori agli anni ’60? (ma come, non era tutta roba vecchia, ammuffita e tetragona?). E di qui si continua: “No, non reali, non l’han mai fatto davvero. Proviamo!”. E di là : “Non serve, giù le mani dagli esperimenti, sono inutili, sono già stati fatti! Guardate: c’è una ditta che vende macchine che fan quella roba, in cella aperta, arriva ben a 50 psig, anzi a 100 anzi a 4000?. Si attende con ansia che HT scopra una noticina nelle specifiche che in sanscrito reciti “nella nostra cella [aperta, lo giuriamo!] si arriva anche a mill(anta) volte mila”. Bar, ovviamente. Ma anche Tesla, sissì, due, quattro, cento Tesla! Nero su bianco, davvero, tanto non è mica fisicamente impossibile, basta essere nel posto giusto. Non c’entra niente, ma HT ne sarebbe ben contento. Salvo poi scoprire che la cella di cui sopra l’han provata direttamente al centro di un bel buco nero, ma questo magari non lo si dice, vero HT, che è solo parlare a vanvera.

Duecento (e anche cinquanta, si capisce!) atmosfere in cella aperta, come no.
Basta non cercar di fare quel che di là si dice di aver fatto per anni per dimostrare di aver catturato una stella in una lanterna, di aver fatto volare ben altro che renne, di aver scaldato tubi con fili sottili come un capello ma stratificati a mano per 700 volte, di aver ringiovanito vesti vecchie di (secondo alcuni) 2000 anni spaccando pietre con preghiere e grida da banshee…

Non sia mai, che gli unici a poter fare esperimenti concreti sono loro. Possibilmente una volta. Ma anche due. Purché solo loro. Mi raccomando, eh? Che se qualcuno di là si prova a dar corda a qualcuno di qua, lo buttano nel fiume dove non si tocca dopo avergli riempito le tasche di pietre.
Per dire, GabriChan che fai, passeggi col nemico? Va che non la puoi mica fare franca sai? I dogmi non si toccano.

Sacrificabile.

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Più dei bar mi interessano la curiosità di Mario Massa e di GabriChan, chi ama la ricerca  non vede l’ora di buttar giù un dogma – è il modo migliore di farsi un nome, d’altronde.
En passant, Cimpy risponde per l’ennesima volta alla domanda che Hermano Tobia pone da settimane e da poco con crescente petulanza – sembra impossibile – a Ugo Bardi che non si degna di fargli lezione, gratis. Giancarlo ri-risponde, con un aggiornamento. Da 22 passi, studiobps ha spiegato cortesemente la sfiga passerina, dice, e non è stato capito.,

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Dal delizioso lagomorfo, informazioni sulla moria delle api in Canada, dove i neo-nicotinoidi sono usati liberamente, e riflessioni sul nostro management dell’ambiente. Condivido, certo, però “management” continua a sembrarmi  un concetto sbagliato.

8 commenti

  1. Il prof. Bardi, chimico, docente dal 1992 presso l’Università di Firenze, autore di molteplici contributi in vari campi della scienza, divulgatore scientifico (https://it.wikipedia.org/wiki/Ugo_Bardi) sostiene in maniera inequivocabile le considerazioni e le perplessità di Camillo Franchini:
    “Arata, infatti, il potenziale è costretto a metterlo in un elettrodo esterno, ma non sembra rendersi conto che quello che ha ottenuto non è e non può essere una pompa elettrolitica. Non c’è nessun campo elettrico all’interno del palladio e gli ioni migrano liberamente all’interno in tutte le direzioni. Non ci sono sensi unici in un reticolo atomico.”
    http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/07/09/arata-nel-paese-delle-meraviglie-ovvero-la-fusione-fredda-oltre-lo-specchio/

    1. @Sacha
      Che tetragono il Bardo, basta un fascio di ioni collimati, anche fratti volendo (e non citi la sua autorevolezza ché gli vien da ridere).
      Sono come lei, les bars m’indiffèrent. Voglio solo sapere quant’è l’energia prodotta da fusione, ma sembra che a Mario Massa interessi più i bar che salvare il pianeta.

  2. @ocasapiens,
    E’ la pagina wikipedia che “cita la sua autorevolezza”.
    Questa storia dei bar all’interno di una bombolina è completamente irrilevante ai fini della ipotetica fusione fredda. Ammesso e assolutamente non concesso che si potesse arrivare non a mille atmosfere ma a milioni di atmosfere non si avrebbe alcuna fusione, non capisco quindi perché tutto questo interesse.

  3. @Sacha
    non capisco quindi perché tutto questo interesse.
    L’interesse non è legato alla ff, ma alle persone che si sono lasciate coinvolgere a sostegno di Arata: Celani e Mastromatteo, fortemente compromessi con la ff. Dimostrare che Celani e Mastromatteo si sono lasciati incantare da Arata sarebbe un grande successo, perché dimostrerebbe la loro inconsistenza.

  4. @ocasapiens
    Non credo che il Prof Bardi sia contento che lei abbia rilanciato le mie domande.
    Ero certo che lei non fosse abbastanza intelligente per capire la questione, però forse dovrebbe arrivare anche lei ad afferrare che una questione “da primo anno di università” non dovrebbe generare centinaia di commenti ed necessitare di un esperimento (inutile) per dirimerla.
    Oppure forse si è chiesta come mai se una “membrana di palladio non è una pompa e quindi non accumula niente” nel manuale d’uso del generatore di H2 per gas cromatografia della Parker Balston (modelli 75-32 e 75-34, linkato su 22p), c’è scritto, relativamente al controllo della sovrapressione: “This pressure adjustment will release the residual hydrogen trapped in the palladium wall and the pressure will drop to be below 80 psi (5.5 bar)” ?
    In ogni caso se uno scrive un articolo su un blog ed un lettore gli fa delle domande pertinenti, che si fa ? Si risponde nel merito o con improperi ed insulti ?
    @Sacha
    Ha ragione, però la vicenda della bombolina dimostra un’altra cosa molto importante, ovvero mostra a quale livello si può collocare la critica a fenomeni controversi.

  5. @Sacha
    è wiki, lo so, ma passa spesso di qui ed è spiritoso, la mettevo in guardia. Anch’io trovo i bar una distrazione, ma da un lato Celani ci tiene molto a umiliare Camillo, dall’altro c’è una decina di persone che amano il bricolage – o dare consigli mentre stanno a guardare. Contenti loro…
    @Camillo
    io l’energia in eccesso, la voglio qui,come l’olio Sasso. Altrimenti all’esperimento “fondamentale” di Celani non ci credo e al suo amico creazionista neppure. Non mais…
    @Hermano Tobia
    Perfino dal 2015 dove sto ora, da crononauta quale lei – che è tanto ma tanto intelligente – mi crede, vedo il suo tentativo di bloccare la replica di quell’esperimento “fondamentale” indicando la Parker, Bockris, “A squirrel !”
    Vuol dimostrarci che Arata e Celani prendono in giro tutti da 20 anni?
    Encomiabile, ma dovrebbe fare le domande a Ugo sul blog dove ha scritto l’articolo. Come lui le ha spiegato e lei che è tanto ma tanto intelligente non ha capito, interrompere continuamente la conversazione altrui è da bambino maleducato.

  6. Davvero, la matematica sembra sia diventata un’opinione.
    Avrei giurato che non si andasse oltre i 4 bar, ma è chiaro che mi sbagliavo:
    La Parker fa macchine che arrivano comode comode a 5.5 (si vede il punto fra i due cinque?)
    E allora Hermano Tobia da Franchini assicura che lui sa che si arriva a 250 bar (si vede che non ci sono punti né virgole tra quei tre numeri?) e anche oltre, in cella aperta. Oddio, non è che proprio lo sapesse, gli è parso di capirlo, anzi l’ha proprio capito.
    Va bene, se HT è tanto sicuro, a me quei miseri 50 bar non interessano più, che anzi non capisco come mai Celani abbia dichiarato di aver raggiunto pressioni così scarse.
    Adesso per fortuna c’è di meglio:
    vediamoli, in cella aperta, i 250 bar (senza né virgole né punti) di Hermano Tobia.
    Certo, la Parker non ce la fa. Ma lui sì, per fortuna.

    1. @Cimpy
      “sembra diventata un opinione”
      O un problema di diottrie? Penultimo vede il segno meno anche sopra lo 0, i globalcoolisti leggono i grafici all’incontrario, nelle demo e-cat e hyperion gli esperti confondono punti e virgole, a cristiani a maggioranza cattolica e rapiti dagli alieni appaiono chiazze scure su pezze di lino…
      E il prof. ing. Marchionni non scherza nemmeno lui…
      Con i soldi per la replica non sarebbe meglio comprare loro degli occhiali? Magari dopo la bombolina non serve più.

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