O's digest con "scoperta italiana"

Complimenti all’Economist (che a volte fa infuriare) per i tre articoli su Ebola, rif. anche The Guardian:

  • The World Health Organisation has admitted it botched attempts to stop the now-spiraling Ebola outbreak in west Africa, blaming factors including incompetent staff and a lack of information.
  • “Nearly everyone involved in the outbreak response failed to see some fairly plain writing on the wall,” WHO said in a draft internal document obtained by the Associated Press, noting that experts should have realised that traditional containment methods wouldn’t work in a region with porous borders and broken health systems.
  • The UN health agency acknowledged that, at times, even its own bureaucracy was a problem. It noted that the heads of WHO country offices in Africa are “politically motivated appointments” made by the WHO regional director for Africa, Dr Luis Sambo, who does not answer to the agency’s chief in Geneva, Dr Margaret Chan.

Link mio. Finalmente, lo dicono anche quelli dell’OMS…

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(Non so perché, quel ricciolo a destra mi mette allegria)

La fisica dei plasmi vera, non quella dei FuFisti, si trova su Science di questa settimana, con un’introduzione, una prospettiva e cinque papers – link miei

  • In June 2013, NASA launched the Interface Region Imaging Spectrograph (IRIS), an Earth-orbiting small explorer satellite with a 20-cm telescope onboard. IRIS uses gratings to split the Sun’s near- and far-ultraviolet light into its constituent wavelengths, in order to remotely probe the physical conditions in the interface region that consists of the chromosphere and transition region. Recent research suggested that it is here, at the interface between surface and corona, that answers to some of the more vexing unresolved questions in solar physics might be found…  (sciencemag.org/special/iris).

Come scrivono Bart De Pontieu, Alan Title e Mats Carlsson, conoscenze migliori sul vento solare e sull’interfaccia tra la superficie a 6.000K e la corona a milioni di K, non interessano solo gli “accademici”:

  1. Violent explosions such as flares and coronal mass ejections cause bouts of bad space weather that threaten power grids, satellites, and astronauts.

Com. stampa del Goddard-NASA.

– Lizzie Wade spiega la fuga dai cervelli dal Venezuela:

  • When Ángel Sarmiento discovered that eight patients had died of an unidentified fever in the capital of Aragua state in Venezuela, he did what he was supposed to do: sound the alarm. But instead of heeding the announcement, Venezuelan President Nicolás Maduro accused the physician of fomenting “psychological terrorism.” Sarmiento fled the country a few days later. 

– anche Jon Cohen e Kai Kupferschmidt parlano dei problemi etici sollevati dall’esperimento clinico con il vaccino anti-Ebola nei paesi colpiti, meno male…

–  Due articoli festeggiano i 40 anni della ricerca iniziata da Stuart e Jeanne Altmann sul “branco Alto”, dei babbuini dell’Amboseli, in Kenya. Per i dettagli tecnici, rimando a un libro di Bob Sapolski dall’incipit memorabile:

  • Entrai nel branco dei babbuini della savana a ventun anni. Non fu certo qualcosa che avessi progettato sin da piccolo, anzi, avevo sempre creduto che mi attendesse un futuro da gorilla di montagna. 

– Sempre a proposito di parenti, Sarah Brosnan e Frans De Waal passano in rassegna gli studi sul senso di equità negli altri primati (Frans de W. era stato preso a rondelle di zucchina da un bonobo infuriato nel vedere che il suo vicino che aveva fatto il compito esattamente come lui aveva ricevuto una manciata di uva passa, se non ricordo male).
Nei papers:
–  i soliti impavidi  Albertazzi,  Ciardi et al., questa volta diretti da Julien Fuchs di Polytechnique continuano a farsi dei Soli in laboratorio, un pezzo per volta. Hanno creato un getto di plasma come quello che esce dai poli di certe stelle – in scala ridotta, meno male – e hanno visto che nel getto si formava una cavità via via che si allargava a cono;
– la giovane Francesca Calegari et al. del Poli di Milano hanno usato impulsi laser di attosecondi per guardare cosa succede agli elettroni in una molecola di fenilanalina prima che si metta a vibrare. Nessuno ci aveva provato prima con un molecolone così grosso;
– questa settimana si è parlato spesso degli eventi meteo estremi e sull’influenza o meno del risc. globale. Harold Brooks et al. del centro previsioni tempeste della NOAA hanno ripulito dalle divergenze le osservazioni dal 1974 in poi. Confermano le previsioni e un recente paper su Climate Dynamics (dal titolo un po’ bizzarro!):  il numero dei tornado resta più o meno lo stesso, ma aumenta la variabilità, nel senso dei giorni con tanti tornado in una volta e continuano a cambiare l’inizio e la fine della stagione.

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Un collega mi segnala che sul Corriere della Sera, l’inviato Luigi Corvi vanta un’invenzione già vantata dall’oca e ancora di più dal suo inventore.

Con Wow anche l’acqua radioattiva torna pura: una scoperta italiana

  • Sembra un grosso scaldabagno circondato da tubi di acciaio, e invece è la prima macchina al mondo capace di trasformare liquami radioattivi e rifiuti di ogni tipo in acqua purissima, senza utilizzare nessun filtro e con una bassissima produzione di scorie. Una scoperta tutta italiana, creata dall’ingegnere padovano Adriano Marin che, con il professor Massimo Oddone, chimico dell’Università di Pavia, e un’équipe di dieci ingegneri, sta completando la prima sperimentazione su vasta scala nel sito nucleare di Saluggia. (…)
  • Un’invenzione da Nobel, tutta italiana, sostenuta anche da un gruppo di lungimiranti finanziatori e resa possibile da un team affiatato che condivide lo spirito del progetto: realizzare qualcosa di utile alla società. Ora Wow è in cerca, per ognuna delle applicazioni, di vari partner, possibilmente italiani, che mettano il prodotto sul mercato.  (…)
  • Il sistema, chiamato Wow (Wonderful Water), è stato poi perfezionato e testato a lungo dai laboratori Arpav di Padova, dal Cnr, dall’Università di Pavia e dal Laboratorio per l’energia nucleare applicata, ottenendo tutte le attestazioni necessarie (in questo momento sta certificando i risultati anche il National Physical Laboratory del Regno Unito). E oggi è un brevetto mondiale. 

Il Laboratorio per l’energia nucleare applicata è dell’università di Pavia; sul sito dello “scaldabagno”, al posto di certificazioni e attestazioni si possono ammirare 2 tabelle e 2 foto fate in casa; nelle banche-dati al posto del “brevetto mondiale” le solite richieste di brevetti non ancora concessi;  la Sogin annuncia uno sversamento senza nemmeno informarci della stupenda realizzazione?

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LOL del giorno

Dopo il tentativo “dormiente” di replicare la cella Celani, il Martin Fleischmann Memorial Project è lieto di annunciare che tenterà di replicare l’E-cat a partire dal 25 ottobre.

Se gli date i soldi…

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TOL del giorno

Nel capitolo 10 del vol. 3 del V rapporto IPCC a cura dei prof. Arent e Tol, il prof. Tol, l’economista più amato dai globacoolisti, aveva inserito i dati di un proprio paper secondo i quali un aumento fino a 2,2°C della temperatura globale favoriva lo sviluppo economico. Nella versione definitiva, è stato tolto ogni riferimento ai dati che erano stati falsificati da “gremlins”, stando al prof. Tol.

7 commenti

  1. spennivendola come al solito
    mangiabaguettes prezzolata dai soliti noti
    a chi si cerca di fare il favore questa volta?
    se apparire è essere allora le oche dovrebbero proliferare in questa cultura del non essere e proprio qui dove si vorrebbe fare inormazione seria e scientifica
    il non pensiero scientifico potrà avere un bellissimo sito ed esistere di conseguenza, per chi di scienza non ne mastica
    avanti cosi’…
    WOW WATER è una realtà che finirà sui testi degli studenti e sarà una delle leggi della fisica che meriteranno lo studio
    le oche finiscono invece a fare il foie gras… sempre che siano buone

  2. WOW che acidello!
    La linguia batte dove il dente duole vedo.
    Aspettiamo che finisca davvero sui libri di testo prima di fare coccodè.

  3. Dal sito della Farnesina (http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/approfondimenti/usa-wow-technology-tra-vincitori.html)
    Il gruppo italiano Wow Technology e’ risultato tra i vincitori del bando “2016 International Projects”, lanciato dalla divisione Environmental Management del Department of Energy (DoE) degli Stati Uniti. In particolare la societa’ di Este, in provincia di Padova, e’ rientrata tra i dieci progetti vincitori del bando. Wow Technology ha ottenuto il finanziamento del DoE per un dimostratore presso il laboratorio nazionale a Savannah River (SRNL) riguardo un innovativo processo di decontaminazione dei liquidi residui radioattivi provenienti dalle centrali nucleari. Il processo di purificazione brevettato da Wow prevede un unico stadio di distillazione, senza l’utilizzo di membrane e colonne multiple di distillazione, tipiche per l’evaporazione di liquidi. Il processo di decontaminazione e’ risultato nettamente piu’ efficace rispetto alle tecniche convenzionali nel purificare residui liquidi radioattivi da radionucleidi.

    1. aco sepiani,
      grazie del promemoria! Lei lo aveva già scritto qualche tempo fa, ma non avevo trovato conferma sul sito del DoE. Potrebbe darci il link, per favore? E anche per i risultati di Saluggia che sono stati pubblicati dalla Sogin l’anno scorso?

  4. Come ho fatto, posso solo darle il link alla pagina apparasa sul sito del Ministero degli Esteri (dove ho potuto apprendere la notizia).
    Se poi questo non basta non saprei come aiutarla, ma certamente Lei saprà come approfondire la notizia e reperire idonee fonti.

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