Bingo

Il Bardo pesca una sola perla dal post Scienza ad capocchiam di Umberto Minopoli, un titolo che ne riassume perfettamente il contenuto:

se in un secolo e mezzo (1850/1998) di piena industrializzazione e di CO2 umana immessa in atmosfera, la temperatura e’ aumentata di 0,8 gradi come e’ possibile che in soli prossimi 80 anni (previsioni dei religiosi del clima ) aumenti di 5 gradi. Cervellotico. Niente di scientifico. Sciamanismo.

Il Bardo smonta la capocchiata con l’analogia del fiammifero, non si sofferma sulle altre perle “per carità di patria”, ma aggiunge che il capocchiato

è anche presidente dell’Associazione Nucleare Italiana, il che è preoccupante. C’è solo da sperare che un reattore nucleare non glie lo facciano mai vedere, se non da una notevole distanza. Minopoli mi fa venire in mente qualcosa che potrebbe essere successo al tempo di Chernobyl, magari con qualcuno dei tecnici del reattore che diceva, “Ma cos’è quest’idea a capocchia che il reattore può esplodere? Ma non vedete che finora non è successo niente?”

Mentre noi si cucinava, si ricordava che nel maggio 2014 il presidente Minopoli diceva:

Il rapporto delle Nazioni Unite punta sull’utilizzo del nucleare per contenere l’aumento della temperatura globale entro i 2°C fino al 2100, definendo il nucleare una delle tecnologie carbon free ‘chiave’”. Non solo. Dallo studio emerge l’importanza di attivare un processo di cooperazione internazionale per coinvolgere i paesi meno sviluppati nei processi di mitigazione delle emissioni di gas serra. L’Italia non deve avere un ruolo marginale nella definizione delle politiche energetiche mondiali.

Si cercava anche un compito affidabile a un volta-gabbana che ora esibisce tutto fiero le cinque caratteristiche del negazionismo climatico. Non s’è trovato niente, ma c’è stato un po’ di dibattito su tirar fuori in tempo il coulommiers dal frigo…

Tiramisù:  oggi, alla mega conferenza anti-scienza di Tom Harris e bigoilisti uniti, c’erano circa 30 persone.

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Se come il Bardo siete dalle parti di Firenze, un IbeC segnala che domani ci sarà una manifestazione di gente molto simpatica. Ho qualche riserva sulla frase introduttiva:

La sovranità alimentare attraverso l’agricoltura contadina è la vera soluzione alla crisi climatica globale. L’agricoltura contadina alimenta il mondo e raffredda la terra.

In tanti paesi, i contadini usano lo “slash and burn” e altre pratiche che producono gas serra e troppo spesso non garantiscono nemmeno la loro sicurezza alimentare

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La crisi climatica aggrava le altre (refrain)

Tra le capocchiate dei globalcoolisti, per es. del ten.col. Guido “la nuova era glaciale è iniziata nel 1999” Guidi, c’è quella della CO2 “cibo per le piante e non solo” e quindi più se ne emette meglio è anche per noi umani. E’ stata ritrattata per una serie di errori, segnalati su PubPeer, una meta-analisi – festeggiata su un sito finanziato da Big Oil – secondo la quale una maggiore concentrazione di CO2 non farebbe calare i nutrienti contenuti nelle piante, alimentari e non – h/t Retraction Watch.

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Oggi su Nature Climate Change con tutti i dati sull’Earth System Science Data – Corinne Le Quéré et al. pubblicano una stima delle emissioni 2014 di CO2, quasi stabili (circa + 0,6%) e forse da quest’anno in fase calante – com. stampa

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Open science (vera)

I tardigradi – Hypsibius dujardini – sono le creature più toste che ci siano, e sembrava merito dell’acquisizione di 6.600 geni da batteri, una quantità mai vista in nessun altro organismo, stando al genoma pubblicato da Thomas Boothby, Bob Goldstein et al. sui PNAS l’altra settimana.

Non sembra proprio, dicono Georgios Koutsovoulos et al. e Ryan Gregory che ha rifatto varie volte anche lui il sequenziamento. Un caso di contaminazione? Forse, anche se abbiamo fatto di tutto per escluderla, scrivono Boothby e Goldstein sotto il preprint che Koutsovoulos et al. hanno messo su bioRxiv, in open access:

We will work now to try to further resolve the issues that were raised. We plan to refrain from commenting more until we’ve done additional analyses that can shed more light on this issue, and we’ll be happy to share what we learn between groups.
We appreciate that the bioRxiv preprint server is a valuable way to move science like this forward without delay, and we’re grateful to Koutsovoulos and coauthors for making use of it.

Dettagli tecnici da Ed Yong, via Retraction Watch.

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Mega-capocchiata della Regione Friuli Venezia Giulia segnalata da stefano: da un lato la Regione fa campagna per le vaccinazioni, dall’altra dà 8.000 euro ai complottisti della Comilva per il loro convegno anti-vaccinazioni. Dal Messaggero Veneto:

L’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, non fa una piega. «I contributi, compreso quello dato alla Onlus in questione – precisa – vengono erogati sulla base di un punteggio stabilito dal regolamento che non prevede di considerare l’oggetto del progetto. Del resto, mi pare sia impossibile poter censurare attività di volontariato. La questione, lo ammetto, è molto delicata».

Grassetto mio. Piacerebbe sapere come l’ass. Torrenti (del PD) calcoli il punteggio e se finanzia tutte le Onlus che non censura…

Delicata a tal punto che i pediatri usano una provocazione per replicare all’assessore, affermando che se davvero tutto è lecito e finanziabile si potrebbe anche prevedere il riconoscimento di contributi per convegni pro-IS. (1)

(1) E’ probabile. Dal sito della Regione:

Trieste, 07 dic – L’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha inviato oggi all’Associazione Comilva FVG onlus una lettera nella quale diffida l’associazione stessa nel diffondere all’opinione pubblica notizie non corrette relativamente al contributo che Comilva-Cordinamento del Movimento italiano per la Libertà di vaccinazione ha ricevuto dall’Amministrazione del Friuli Venezia Giulia nel rispetto delle norme in vigore. In merito a quanto apparso sulla stampa circa l’organizzazione nei giorni scorsi di un’iniziativa pubblica, “si diffida codesta associazione dal fornire al pubblico un’informazione non corretta in merito all’intervento regionale di sostegno alla stessa”.

“Si rammenta infatti – ha indicato l’assessore Torrenti – che l’aver ricevuto da parte dell’amministrazione regionale un contributo per attività progettuali dell’associazione non può e non deve in alcun modo essere considerato espressione di una condivisione culturale dei contenuti del progetto presentato”. L’eventuale divulgazione pubblica di una simile conclusione “eccede i limiti progettuali e risulta del tutto ingiustificato, se non anche pretestuoso e volutamente provocatorio. Come noto infatti, da molti anni i finanziamenti alle organizzazioni di volontariato vengono erogati esclusivamente sulla base di criteri oggettivi, attinenti alle dimensioni delle iniziative e dell’associazione proponente, con i soli limiti della liceità delle attività proposte. Un tanto nel rispetto del principio generale riconosciuto dalla legislazione nazionale e regionale sul volontariato che riconosce e tutela l’autonomia delle organizzazioni che operano in tale ambito”, ha indicato nella sua comunicazione a Comilva l’assessore Torrenti. ARC/RM

 

10 commenti

  1. Il Minopoli si lascia andare pure ad accuse di frode verso gli scienziati che misurano la CO2 in atmosfera
    Inoltre per dimostrare le sue tesi posta la solita lista di scienziati e fa riferimento alla petizione dei 4000 super esperti tra cui Rita Levi Montalcini(???). Sono perplesso

  2. Mi domando se una persona a capo di ANSALDO possa permettersi tranquillamente di diffamare l’opera di centinaia di scienziati, cosi, tranquillamente. Sylvie lei che ne pensa?
    (mi scuso per il doppio commento)

    1. Roberto,
      Minopoli fa un “serafico sfoggio di ignoranza”, per dirla con Riccardo. Per es.:
      migliaia di scienziati ( una di essi era la coraggiosa Montalcini)
      Rita Levi Montalcini et al. avevano firmato l’appello di Heidelberg che non parla né del clima né delle emissioni di gas serra (anche perché la conferenza di Heidelberg era sui danni dell’amianto). Ne trova la genesi su SourceWatch.
      Presumo che con “migliaia di scienziati”, Minopoli alluda a Donald Duck, Elvis Presley e altri firmatari irrintracciabili della Oregon Petition. Quando il senatore repubblicano Jim Big Oil Inhofe ha fatto l’elenco dei climatologi “dissidenti”, ne ha trovati 687 in tutto il mondo (su circa 10 mila…) di cui l’80% non erano climatologi…
      A diffamare gli scienziati onesti secondo me non si rischia nulla, è più facile che querelino o minaccino querele i disonesti e gli incapaci.

  3. Roberto
    Minopoli diffama solo se stesso, un così serafico sfoggio di ignoranza non è comune.

  4. Conosco le petizioni fasulle che girano su internet. Il punto che mi premeva è se una persona in quella posizione puo permettersi non solo di contestare in maniera del tutto inconsistente (come hanno fatto Cifarelli e la SIF) le conclusioni degli scienziati del clima, ma addirittura accusarli di frode, senza che vi sia la minima reazione.
    Ma probabilmente è meglio sia cosi…non so che pensare.

  5. robertoin
    dalle mie parti si dice che se ad ogni cane che abbaia tiri una pietra resti senza braccia. Bisogna scegliere quando farlo e uno sproloquio di Minopoli a mio avviso non ne vale la pena.

  6. ” l’aver ricevuto da parte dell’amministrazione regionale un contributo per attività progettuali dell’associazione non può e non deve in alcun modo essere considerato espressione di una condivisione culturale dei contenuti del progetto presentato”.
    E pace per tutti quelli che hanno ottenuto finanziamenti per iniziative antiscientifiche in generale – si fosse trattato di mettere a repentaglio la salute della comunità o anche solo di mettere da parte dei soldi- : l’amministrazione ha solo finanziato, mica è stata anche a guardare cosa – ci stanno già i meriti del volontariato, fosse pure pro FuF, che altro si vuole?

  7. Fino a qualche mese fa la stima preliminare delle emissioni (escluse quelle land use change) per il 2014 dava una crescita vicino allo zero. Adesso la stima citata qua indica + 0.6%.
    Sembrerebbero pochi, ma corrispondono ad oltre + 0.2 GtCO2 sul 2013, ossia un valore simile all’ aumento medio annuale dei 10-15 anni a cavallo del secolo scorso (poi accelerato grazie soprattutto a Cina ed India e alla delocalizzazione delle emissioni di Europa ed USA).
    Ma l’ importante è essere ottimisti e invece di guardare all’ andamento complessivo degli ultimi 30 anni basta colorare di rosso la ciliegina finale (2015) del trend, la quale non è che una “proiezione” ma evidenziata così consente di abbellire la realtà con le speranze.
    Ed intanto a Parigi si cerca faticosamente di trovare una quadra globale verso un eventuale picco delle emissioni al 2030.

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