A voté

Attorno al lycée Stendhal, le due strade son bloccate da un’auto e da una camionetta della polizia, c’è un gran dispiego di forze di sicurezza. Hanno votato in tanti? “Moltissimi”, dicono le due osservatrici, “anche a Torino”. E a Tokyo, Buenos Aires, Boston, San Francisco c’era una piccola coda, dicono amici emigrati.
Dans la métropole par contre, lieve calo rispetto alle presidenziali del 2012.

Noi “Français à l’étranger” siamo più inquieti, forse? Invece di votare per posta, questa volta andiamo di persona a sentire chiamare il nostro nome e la/il presidente del seggio rispondere “a voté”. Non proprio indecisi come dice la stampa, almeno quelli che conosco, ma frustrati dal dover scegliere al ribasso da subito: il programma meno xenofobo, meno ingannevole, meno putinista, meno…  nella speranza di non dover scegliere tra due nazional-sciovinisti al secondo turno.

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Dopo decenni di negoziati faticosi, errori, ripartenze, nel 2007 l’OMS ha cominciato a coordinare nei “Global Partners for Neglected Tropical Diseases” per ridurre l’incidenza di dieci malattie che colpiscono circa un miliardo di persone ogni anno, sette delle quali causate da vermi.

Partecipano il governo statunitense e quello britannico, istituti come il Pasteur, i CDC di Atlanta, la Liverpool School for Tropical Diseases, decine di fondazioni, Gates e Carter in testa, migliaia di Ong e di reti “dedicate” al finanziamento, alla ricerca, all’acqua potabile, ai servizi igienici, all’educazione sanitaria di base, all’assistenza a ex-pazienti ecc. ecc.

E una dozzina di Big Pharma che regalano i farmaci.

Ieri s’è concluso il vertice di Ginevra, con qualche timore per gli scopi da raggiungere entro il 2020 perché Trump ha deciso di tagliare i fondi USAID e degli NIH, ma anche con parecchia soddisfazione per il bilancio del decennio:

Unprecedented progress against neglected tropical diseases

È vero, dal 2012 tutti usano le stesse linee-guida OMS e i dati sono più affidabili.

Key achievements include:

  • 1 billion people treated for at least one neglected tropical disease in 2015 alone.
  • 556 million people received preventive treatment for lymphatic filariasis (elephantiasis).
  • More than 114 million people received treatment for onchocerciasis (river blindness: 62% of those requiring it.
  • Only 25 human cases of Guinea-worm disease were reported in 2016, putting eradication within reach.
  • Cases of human African trypanosomiasis (sleeping sickness) have been reduced from 37 000 new cases in 1999 to well under 3000 cases in 2015.
  • Trachoma – the world’s leading infectious cause of blindness – has been eliminated as a public health problem in Mexico, Morocco, and Oman. More than 185 000 trachoma patients had surgery for trichiasis worldwide and more than 56 million people received antibiotics in 2015 alone.
  • Visceral leishmaniasis: in 2015 the target for elimination was achieved in 82% of sub-districts in India, 97% of sub-districts in Bangladesh, and in 100% of districts in Nepal.
  • Only 12 reported human deaths were attributable to rabies in the WHO Region of the Americas in 2015, bringing the region close to its target of eliminating rabies in humans by 2015.

Entusiasmante malgrado i passi indietro e i ritardi, ma come diceva la Dichiarazione di Londra cinque anni fa, è solo un inizio. “L’ultimo miglio” – dove non ci sono strade, energia, mezzi di comunicazione, scuole, ambulatori o dove c’è la guerra – è il più difficile. E diversamente da quello che succede per le malattie chi si possono prevenire con le vaccinazioni, non è possibile eradicarle ma solo renderle molto più rare con un monitoraggio costante.

Oltre alla documentazione sul sito dell’OMS, rif. Dirk Engels, PLoS Neglected Tropical Diseases; The Economist.

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Hilarity ensues

Il Codacons

annuncia di denunciare, con l’ipotesi di violenza privata e abuso d’ufficio, l’Ordine dei Medici di Treviso per aver radiato Roberto Gava.

Il Movimento 5 Stelle della regione Puglia ha chiamato a parlare di vaccinazione obbligatoria o meno il medico milanese Alberto Donzelli. Da quanto riferiscono i giornali, ritiene i vaccini un complotto per arricchire BigPharma:

ha anche fatto esempi comparativi di cause di morte. Fra questi anche il mangiare meno di 20 grammi di noci al giorno, che “provocherebbe 69mila morti all’anno in Italia (contro i 22 morti, stimati, per meningococco B)”.

Che gli ha preso? Mangiare 3 noci al giorno contribuisce a ridurre i rischi cardiovascolari, non è un’alternativa ai vaccini.

Dichiarazioni rese nel giorno in cui si scoprono due nuovi casi di morbillo in Puglia.