Per un pelo

Da lettrice di Astérix, quando un asteroide s’avvicina un po’ troppo all’orbita terrestre tendo ad agitarmi anche se la NASA dice che non c’è alcun pericolo. Ieri era in arrivo 2020 UF3 lungo 13 metri, era il caso di mettersi in testa l‘elmo alato? Gianluca Masi, l’astronomo del Virtual Telescope Project, teneva d’occhio il sasso (“the rock”), come lo chiama lui con nonchalance.

Alle 22:14 UTC, è passato alla distanza minima del suo osservatorio a Ceccano: 39.600 km. Circa un decimo della distanza che ci separa dalla Luna! E non solo. Scrive Gianluca,

  • In quell’attimo, 2020 UF3 si muoveva nel cielo con un eccezionale tasso di moto apparente di 7000 arco-secondi al minuto… l’asteroide più veloce che ho mai osservato.

Ha pubblicato foto e video sotto il titolo “Incontro estremamente ravvicinato“. Gianluca, il suo osservatorio e gli abitanti dell’amena località laziale l’hanno scampata bella. (Scherzi a parte: chapeau!)

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Indovinello

Titolo del nuovo post su Climalteranti: “L’ex-ambientalista che non ha ancora capito cos’è la crisi climatica“. Sarà Patrick Moore? Michael Shellenberger? Chicco Testa? Un nuovo mercante di dubbio?

Nel mare di Laptev, lungo la Siberia dove il caldo è abnorme da un anno, la banchisa artica rifiuta di ricrescere come fa di solito quando è arrivata alla sua estensione minima in settembre. h/t The Guardian.

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O’s digest – Science

Esce un ampio Erratum del paper che rivedeva al rialzo le stime sull’abbondanza delle specie di insetti. Mi era sembrata una mezza buona notizia…

Molti paper riguardano il Sars-Cov2, il covid-19 e le varianti genetiche che spiegherebbero la maggior suscettibilità di alcune popolazioni.

Non in open access, purtroppo, Alexandra Rosati et al. descrivono le interazioni tra scimpanzé maschi, nel parco nazionale di Kibale, in Uganda.

  • Using 78,000 hours of observations made between 1995 and 2016, we analyzed the social interactions of 21 male chimpanzees ranging in age from 15 (when males are physically mature and enter the adult hierarchy) to 58 years, with an average of 10.6 years of data per individual and 141.6 observation days per year.  

Più invecchiano più rafforzano i legami con amici comuni.

  • 15-year-olds had an average of 2.1 one-sided friends and 0.9 mutual friends, whereas 40-year-olds had 0.6 one-sided friends and 3.0 mutual friends… higher rank and older age both predicted more mutual friendships but fewer one-sided friendships.

E si comportano sempre di più come gli umani o meglio come certi habitués delle bocciofile e del bar sotto casa:

  • We found that older chimpanzees, like humans, prioritized high-quality relationships…  Second, older chimpanzees were more likely to be observed alone but tended to socialize more with important partners by joining parties with other males, joining larger male parties, and sitting in close proximity to other males. Finally, chimpanzees exhibited an increasing positivity bias with age, showing consistent grooming but reductions in aggression across the life span.

Con l’età, le scimpanzé si isolano dal branco, scrivono gli autori. Un po’ ne dubito: Jane Goodall dice invece che hanno forti legami con le parenti più giovani. Gli autori ritengono che ai vecchi maschi manchi probabilmente “un senso esplicito del proprio tempo futuro e della mortalità” anche se si comportano con la stessa “selettività sociale” e adottano le stesse “strategie comportamentali” dei maschi umani. Rif. il commento di Joan Silk.

Nell’attualità, c’è un breve articolo sugli errori dei Centers for Disease Control americani, le interferenze politiche che ne hanno distrutto la credibilità, meno approfondito dell’inchiesta di ProPublica, e un profilo critico di Deborah Birx datato 23 ottobre ma uscito on line il 14 ottobre. Tanto per confondere chi vuole citarlo.

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Ussignùr… in un misto di aria fritta e fantasie, “10 scienziati evoluzionisti, compresi ricercatori in medicina evoluzionista, biologi evoluzionisti teorici e psicologi evoluzionisti” opinano sulla co-evoluzione di umani e Sars-Cov2 (giuro, in 9 mesi!) e le sue conseguenze mentali, comportamentali e sociali; le “risposte umane” alla pandemia (ridurre le infezioni tra i giovani ne sopprimerebbe la risposta immunitaria); “come un approccio evoluzionistico può aiutarci a far fronte al Covid-19” e simili.
Nel caso nessun* se ne fosse accorto, in fondo c’è scritto:

  • There are no data underlying this work.

Rif. Carl Bergstrom per il debunking e molti altri, immagino.

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Ussignùr bis
L‘Istituto Pasteur è costretto di nuovo a comunicare che non ha creato il Sars-Cov-2; non l’ha rilasciato nella città di Wuhan; non appartiene a Sanofi-Pasteur; non sta cercando di asservire e controllare la popolazione mondiale.

  • Après avoir pris connaissance de ces fausses informations de nature conspirationniste et de leur large diffusion réitérée sur internet et sur les réseaux sociaux, l’Institut Pasteur a déposé deux plaintes pour diffamation, ce qui constitue une première depuis sa création en 1887.
  • Au-delà de démentir fermement ces affirmations mensongères et de rappeler la réalité des faits et des connaissances, il s’agit aussi de dénoncer des injures et menaces à l’encontre des salariés et chercheurs de l’Institut Pasteur et d’éviter que de tels faits ne se reproduisent.