I cinque finalisti e il mio favorito

La Royal Society ha dato i titoli dei cinque libri divulgativi rimasti in concorso per il suo premio. Visto che qualcuno di voi ama leggere…

Tradotto in italiano c’è solo Eric Kandel, Alla ricerca della memoria, Codice, Torino 2006, 32 euro. Merita il premio per la simpatia e l’intelligenza, ma ha già avuto il Nobel e fra gli altri ce n’è uno eccezionale. I libri di divulgazione vanno a mode, questo no, ha uno stile e un tema tutto suo.

Lonesome George di Henry Nicholls, Macmillan, Londra 2006, è la storia di George, un vecchio maschio di tartaruga delle Galapagos, detto il solitario perché è l’ultimo rimasto della sua subspecie (Geochelone nigra abingdoni), dopo molti tentativi fatti per salvarlo dalla solitudine.

Alle Oche l’anno scorso, avevo intervistato Nicholls, un biologo evoluzionista all’origine, perché ero rimasta colpita da quante cose riusciva a dire, tra le righe, su come funziona la conservazione e sui suoi paradossi. Racconta delle giovani tartarughe attraenti e molto simili a George che gli vengono presentate. Invano. Della dottoranda svizzera chiamata a risvegliare con un massaggio quotidiano la libido del povero bestione, molto dormiente dopo almeno mezzo secolo che non serviva. Ché, si svegliasse anche per un attimo, si poteva provare una fecondazione assistita sulle giovani attraenti di prima.

E’ una storia emozionante e… ma voi volete sapere com’è finita con la dottoranda svizzera, vero?

Non ve lo dico. Spero ancora che un editore italiano lo traduca.

E spero che il presidente Rafael Correa mantenga la parola, protegga le Galapagos, limiti il numero dei turisti, dei pescatori che fan fuori le oloturie, degli allevatori che ci portano le capre che ne fan fuori la vegetazione. E dei militari che invece di pattugliare taglieggiano, oltre a tutti i precedenti, i ricercatori della stazione Darwin.

Associazione d’idee: anche Galapagos, il romanzo di Kurt Vonnegut  (Bompiani) era sulla contingenza e il caso nell’evoluzione