Ricevo dai Coordinatori dei Comitati scientifici dei settori di ricerca del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), che in Piazza Montecitorio avevano fatto un sit-in insieme a qualche pinguino simbolico:
La nostra iniziativa in difesa del PNRA ha avuto un’eco che, forse, porterà a qualche positivo risultato. Il Ministro si è pubblicamente impegnato a coinvolgere i gruppi parlamentari della Camera per un emendamento alla Finanziaria per ottenere un’integrazione dei fondi a partire dalla finanziaria 2008.
Un ministro dice sempre così.
Questa volta, se è lungimirante ha un motivo economico, oltre che scientifico, per mantenere la promessa e non chiudere le postazioni in Antartide. La Gran Bretagna ha rivendicato diritti territoriali nella fetta di terra e di mare che le spetta per la ricerca, tanto per portarsi avanti, nel caso scada il trattato internazionale che ne vieta lo sfruttamento economico.
Intanto i ricercatori italiani sono arrivati sul posto facendo l’aerostop. Buona idea, così risparmiano anche sui gas-serra…