Clessidra

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Combinazione, mentre con Enrico si chiacchiera di steoreotipi, il Telegraph (autodefinito “quality newspaper”)  e altri giornali riprendono la ricerca di Steven Gaulin, del centro di psicologia evoluzionistica diretto da Leda Cosmides & John Tooby all’ università della California, Santa Barbara, e William Lassek, univ. Pittsburgh,.

Analizzano dati del Centro statunitense per le statistiche sanitarie, riguardanti 16 mila donne. Risulta che nella madre vita sottile e fianchi larghi coincidono con un quoziente d’intelligenza superiore e idem nei figli.

Interpretazione: le rotondità sui fianchi contengono più acidi grassi omega-3 che fanno bene al cervello di madre e figlio durante la gravidanza, mentre in vita contengono più omega-6 che non ci fanno niente…

Abstract della ricerca, in corso di pubblicazione su Evolution and Human Behavior. Prendere con le pinze, quelle lunghe: a quanto si sa, per avere neuroni sani, conta il rapporto tra omega-3 e 6 (e 9, ogni categoria comprende varie molecole) e altro ancora. C’è stato un esperimento clinico con omega-3 e 6 dato a bambini che andavano male a scuola, il quale semmai indica un effetto a nascita ampiamente avvenuta. Resta da dimostrare il passaggio degli insaturi dai fianchi al feto.

Oh no!
Un’amica (rotondetta) mi manda ridendo questo link a Repubblica e a una versione acritica del Telegraph