E’ on line il rapporto dell’Unaids sulle infezioni da Hiv nel mondo.
Rispetto all’anno scorso i casi stimati sono diminuiti del 16%, cioè di 6,3 milioni di persone, per via di statistiche migliorate. Una notizia buona a metà. L’altra metà è che la diffusione sembra proprio rallentare. Il perché è spiegato nel pdf con le solite cautele e mani avanti delle organizzazioni internazionali, e riassunto da Emma Harris su Nature.
Il settimanale esce oggi con un dossier sulle staminali embrionali o “imitate”, e un bel profilo dell’immunologo giapponese Shizuo Akira – a proposito, gli arriva ‘sto Nobel, sì o no?
Il che mi fa venire in mente che domani a Berna, uno dei due premi Balzan 2007 per la scienza verrà dato a Jules Hoffmann e a Bruce Beutler proprio per gli studi dell’immunità innata. L’altro, per le nanoscienze, a Sumio Iijima.
Adesso botte
Per questa finanziaria, il web del Miur prometteva 80 milioni di euro in più alla la ricerca. Briciole, ma dopo un digiuno decennale… Ieri arriva un comunicato congiunto di Asi-Inaf-Cnr-Infn: l’aumento è stato tagliato di un 60% circa, perché mancavano i soldi.
La notizia a sorpresa è che il comunicato è proprio congiunto. Di solito gli enti cercavano di strappare qualcosa ognuno per sé e gli altri s’arrangino. Avranno sentito l’appello all’unità lanciato da Carlo Bernardini per la rifondazione della Sips?