Richard Harrington, presidente della Real società britannica di entomologia, ha comprato su e-Bay un afide finito in una goccia d’ambra circa 40-50 milioni di anni fa. Non sapendo di che specie fosse, l’ha mandato a un afidologo danese, Ole Heie, il quale ha determinato che la specie non era stata scoperta prima e l’ha battezzata Mindarus harringtoni.
“Penso che sarebbe carino chiamarlo invece M. ebayi,” ha detto Harrington alla BBC, “ma oggi è mal visto dare nomi spiritosi”.
E’ vero, secondo il Comitato Internazionale per la Nomenclatura Zoologica (Cinz in italiano, nell’originale Iczn) “a zoologist should not propose a name that, when spoken, suggests a bizarre, comical or otherwise objectionable meaning.” Però in qualche altra lingua, una parola rischia sempre di evocare un significato strano o comico, in compenso nessuno può obiettare se il qualificativo si riferisce al luogo di provenienza.
p.s. Il link del Cinz porta alla “guida per la formazione dei nomi”, lettura amena di per sé.