Cannibali o unite da un feromone?

Le locuste di norma sono verdi e solitarie (anche se si chiamano Schistocerca gregaria). In caso di boom demografico – scrivono Michael Anstey, altri e Stephen Simpson – la serotonina che emettono è insieme necessaria e sufficiente per trasformarne il comportamento e la livrea: diventano gialle e marroni, s’aggregano a sciami, prendono il volo e s’abbattano “comme la misère sur le pauvre monde”.
Allora non è che quando sono in tante finiscono il cibo disponibile e si danno al cannibalismo, come scrivevano Ian Couzin, altri e lo stesso Simpson su Current Biology nel maggio scorso?

(Sorghum bicolorfoto per A. che non l’ha mai visto)
A proposito degli Ogm non transgenici, parlavo del sorgo che in Asia è un C3 – nella fotosintesi, converte l’anidride carbonica in composti con 3 atomi di carbonio – e in Africa un C4, più produttivo.  Ne è stato appena mappato il genoma, scrive Elizabeth Pennisi: ha circa 34.500 geni, un 75% più del riso, e soprattutto fra quelli per le proteine da resistenza al caldo, alla siccità e agli stress in generale.

Buona idea?
Già i fitogenetisti cercano di trasferire o di ottenere per “mutagenesi guidata” quegli stessi geni nelle graminacee da bioetanolo, così da poterle coltivare in zone depresse e farne una fonte di reddito, oltre che di energia.

Cattiva idea?
A proposito dell’inseminazione artificiale del plancton per catturare CO2, diversamente dal Guardian, dalla BBC e altri media, l’Economist interpreta negativamente i dati della ricerca uscita ieri su Nature e riassume anche il “discussion paper” di Atmospheric Chemistry and Physics.

I link agli articoli originali sono già sotto il post “Parasol”.