La campagna dei pedofili


Sono del WWF, ma mi dissocio dalle critiche alla pubblicità della Federcaccia. Se fosse per me, diventerebbe virale. Vuol illustrare

un concetto, quello di avvicinare i più giovani alla caccia per salvarla dall’estinzione, espresso anche dal presidente nazionale di Federcaccia, Gianluca Dall’Olio, nel suo editoriale pubblicato su Il Cacciatore Italiano. (Fonte per esempio).

Ora il presidente ci ripensa:

dopo lo scoppio della “bomba” provocato dalla foto scelta da lui e dai suoi collaboratori

(Un caso di mai fidarsi degli esperti?)

se potesse tornare indietro farebbe tutt’altra scelta. «Non volevamo sollevare un polverone di questa portata», dice. «Sì capisco, potrebbe essere un boomerang».

Dall’Olio rima con coniglio, dicono le sue truppe, e scappa dal proprio  boomerang metaforico:

Sono un po’ pentito. Sarebbe stato meglio optare per un ragazzo con qualche anno in più. (…) Ma non un vecchio. L’età dei cacciatori italiani va dai 65 ai 78 anni.

Non far vedere ai fanciulli dei vecchi che li ricorrono imbracciando il fucile, mi sembra giusto. E anche a questo quarantenne:

L’unico a condividere quella foto è Franco Orsi del PdL, relatore del ddl sulla caccia da oggi all’esame del Senato che vuole abbassare a 16 anni il limite d’età per praticarla. Non ci trova «nulla di strano in quell’immagine».

Nemmeno io. Però vista l’età dei cacciatori, avrei scelto un bersaglio meno mobile, tipo un neonato con il ciuccio in bocca e questa in culla.

Grazie a Cristina del WWF per la rassegna stampa.