Come dice il ragioniere

A proposito della diatriba tra vecchi atei per bene e “nuovi atei stridenti”, Filter segnala questo editoriale di Sam Harris, ostile alla nomina di Francis Collins a capo dei National Institutes of Health perché è contrario al “materialismo ateo”.

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Finché Harris non cita casi concreti in cui Collins ha preso cattive decisioni a causa della sua fede, mi toccherà fare il tifo per il secondo.

Anche a me. Ho trovato ingenuo e determinista Il linguaggio di Dio (Sperling & Kupfer, 2007) che stando a Collins sarebbe il guaninadenosinatiminacitosino. E la sua convinzione che i cristiani sono gli unici portatori di valori morali come  l’altruismo è un insulto alla maggioranza della specie umana e a parecchie specie animali.

Però trovo ingiusti i sospetti di Harris, di Steve Pinker e altri. Collins collabora da decenni con ebrei, musulmani, buddisti, induisti, atei ecc. senza volerli evangelizzare. E’ uno laid-back che scrive e canta inni religiosi, certo, ma non sempre.

“Qualche pirla lo trovi sempre, sia a destra che a sinistra,” per citare Umberto Bossi. Detto questo, Collins presiede la fondazione BioLogos che ha messo su con i soldi della Templeton e la moglie (come chiedeva Pinker però, ha detto che si dimetterà se la sua nomina verrà confermata) e le ha dato questo motto

Crediamo che la fede e la scienza portino entrambe alla verità su Dio e la creazione

prima di aver dimostrato l’esistenza di un dio creatore, suo o di altri.