Le oche indiane sono eccezionali. Migrano sopra l’Himalaya volando anche a 10.000 metri d’altezza, senza la bombola d’ossigeno e chiacchierando in continuazione. Uno dei grandi misteri della natura e dell’evoluzione.
Il trucco sta nell’avere, scrivono il dottorando Dave Scott et al. dell’università della British Columbia sui Proc. della Royal Soc. B:
a) non solo muscoli con un 6-10% di fibre ossidative in più rispetto alle oche di bassa quota così da aumentare la capacità aerobica (la sintesi dell’adenosina trifosfato usando l’ossigeno)
b) ma anche tanti capillari nelle fibre così le cellule degli uni e delle altre sono a stretto contatto
c) e dei mitocondri – gli organelli che producono l’adenosina trifosfato, cioè l’energia per la cellula, grazie all’ossigeno in arrivo dal sangue – vicinissimi alla parete interna della cellula così non si perde nulla nel passaggio da una cellula all’altra.
La diffusione è ottimale, l’efficienza energetica pure.
Vista corta
La rivista Stem Cells and Development ha già ritirato il paper uscito il 7 luglio sugli spermatozoi umani derivati da cellule staminali embrionali, all’università di Newcastle. Per un plagio – scrive Alison Abbott – attribuito a Jae Ho Lee che però è la seconda firma. Che ci fa al primo posto un altro nome? E tutti gli altri hanno firmato senza leggere?
Hmm… Venti giorni soltanto tra pubblicazione e ritiro, dev’essere un record.