Dame di San Vincenzo due punto zero

Varie agenzie umanitarie di New York hanno testato il Collabbit, un programma per coordinare gli aiuti d’emergenza che a Messina avrebbe fatto comodo. Fa parte del progetto Humanitarian Free and Open Source Software, dei nerds cattolici e metodisti uniti per il bene comune invece di litigare tra denominazioni rivali.

E dal 18 al 20 novembre a Oakland, California, ci sarebbe da seguire il vertice dei nerds per un mondo migliore.

Plos-Medicine ha cominciato a pubblicare i “packages of care” – interventi diagnostici e terapeutici consigliati nei paesi poveri – per le sei malattie mentali più frequenti e invalidanti. Spiegazione da Vikram Patel e Graham Thornicroft e primo package sulla depressione. Da leggere anche l’editoriale della redazione sui risultati negativi emersi da varie ricerche.

Avevo scritto anch’io di Sodis, un sistema messo a punto in Svizzera per disinfettare l’acqua lasciandola sei ore al Sole in una bottiglia trasparente, ma non risulta che  diminuisca l’incidenza delle diarree infantili.

Apps per biologi sconnessi
Avete in mente l’enzima di restrizione ma non la sequenza del Dna per il taglia-incolla o vice versa? Tirate fuori l’iPod touch o l’iPhone e consultate Rebase con iCut Dna che costa 4,99 dollari. Invece visualizzare la struttura in 3-D di una proteina è gratis. Via The Scientist

Favoritismi
Per far contenti gli apidologi, Plos-One ha raggruppato qui i papers sulle api. E’ vergognoso che non faccia altrettanto per i moscerinologi della frutta.  In compenso, pubblica uno studio preliminare dal quale sembra che ai koala la presenza di turisti nel proprio habitat faccia venire la tachicardia.

Su PLoS-Biology, Wayne Getz scrive delle catene trofiche, di cui si discute se vanno considerate top-down, dal punto di vista del consumatore, o bottom-up, da quello del mangiato, e degli effetti causati dalle malattie di certi animali sulla rete alimentare collettiva.

E’ un’introduzione a una bella ricerca di Holdo et al.: dalla loro analisi dei dati, nel parco del Siringeti la vaccinazione degli gnu contro la peste bovina cinquant’anni fa ha aumentato il numero degli erbivori, la copertura arborea, la varietà della vegetazione, insomma il cibo per tutti quanti. En passant, dimostrano che la deforestazione non è dovuta all’ingordigia degli elefanti.