Doping e/o equicidio

Nato a Seadawn, Nuova Zelanda, nel 1926 e morto a Menlo Park, California, nel 1932, Phar Lap è l’eroe del film Corri, cavallo, corri, di saggi, romanzi e canzoni, il suo cuore è conservato nel museo nazionale dell’Australia, lo scheletro in quello nazionale della Nuova Zelanda, e il resto  nel museo Victoria di Melbourne (foto).

E’ morto all’improvviso, e da allora si sospetta che sia stato avvelenato per ordine di gangster americani perché vinceva troppo spesso e rovinava il business.

Per la terza volta in quattro anni, sei dei suoi crini sono stati esaminati con la radiazione di sincrotrone da Ivan Kempson e Dermot Henry e paragonati con peli vari per accertarsi che eventuali tracce di veleni non fossero dovute ai composti usati per imbalsamarlo. Su Andgewandte Chemie, confermano che è morto per avvelenamento da arsenico accumulato nel tempo e da una dose massiccia assunta 48 ore prima. Assassinato ma forse non da gangster: per tirarlo su, il suo allenatore gli somministrava un “ricostituente” a base di arsenico.

Comunicazione della scienza e di servizio
Da Marco si discute di blog dopo l’incontro all’Infn sulla divulgazione della fisica.