Da quando è presidente del Madagascar, l’ex-deejay Andry Rajoelina, detto TGV perché da sindaco di Tananarivo s’è arricchito a Très Grande Vitesse, tiene a stecchetto i pochi enti di ricerca esistenti, tra i quali il Centre national anti-acridiens.
Nel febbraio scorso, gli entomologi locali avevano avvertito il governo che era un anno da locuste e suggerito contromisure da prendere entro maggio, per limitare i danni all’agricoltura e una loro moltiplicazione dopo le piogge. Il presidente ha alzato le spalle, da marzo ha “congelato il bilancio”.
Senza soldi per andare a fare i sopralluoghi, i ricercatori son rimati a Tana. Così nel mese di agosto, dal sud ovest le cavallette sono migrate nelle pianure del centro e dell’est, e in agosto sono andati persi 120 mila ettari di coltivazioni. A settembre, rilevamenti, riallarme, mobilitazione relativa – è peggio altrove – di agenzia internazionali, e ormai le piogge sono cominciate.
Nel 2000 era stato sviluppato in Nigeria il Green Muscle, derivato proprio da una muffa malgascia (Metarhizium anisopliae var. acridum). Sparso preventivamente, infetta solo locuste e cavallette. Quello prodotto in Sudafrica costa circa 12 euro a ettaro, molto meno degli altri insetticidi. E’ già usato in vari paesi africani, ma nel Madagascar non si sono fatti esperimenti per verificarne l’innocuità per le specie locali. Neanche il governo precedente aveva voluto finanziarli, eppure il presidente di allora, Marc Ravalomanana, era il proprietario della più grande azienda agro-latteo-casearia del paese e neppure lui temeva i conflitti d’interesse.