Harun chi?


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Prima le belle notizie. A Milano oggi non è piovuto e domani parte una ventiquattrore su biodiversità ed evoluzione al Museo di storia naturale onde impedire che la metropoli lombarda diventi la Mecca del creazionismo islamo-padano tendenza harun yahiaista con la benedizione della Lega catto-celtica.
Tutto il programma dai darwino-pikaisti, che però non hanno scoperto qual è il menu Slow food per la cena di mercoledì sera.
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Meno diversità…
Su ?PLoS One?, i ricercatori di paesi hanno confrontato i dati satellitari con le osservazioni nel mare dei Caraibi dopo l’anomalia termica del 2005: hanno constatato lo sbiancamento dell’80% dei coralli e la mortalità del 40% per infezioni da patogeni. Non è stata colpa dei cambiamenti climatici, scrivono, picchi di caldo analoghi si sono registrati in passato. Il problema è che la temperatura media del mare continua ad aumentare, quest’anno è stato peggiore del 2005 e non si vede come i coralli potranno riprendersi se non per adattamento e selezione naturale su tempi molto lunghi. Se per la tigre gli sforzi di conservazione possono essere considerati un lusso, per le barriere coralline sono una necessità: frenano le onde durante i tifoni e sono zone di pesca accessibili  anche a remi, cioè  risorse indispensabili ai più poveri.
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e più  gas serra
Un anno fa su Nature Geoscience, Corinne Le Quéré dell’università dell’East Anglia e il suo gruppo calcolavano che le emissioni di CO2 erano aumentate del 29% tra il 2000 e il 2008 e stimavano che dal 1950 la percentuale rimasta in atmosfera era passata dal 40 al 45% (circa), come se la vegetazione e l’oceano non riuscissero ad assorbirne l’eccesso. Però con la crisi finanziaria, prevedevano un declino del 2,6% (circa) nel 2009, come l’Agenzia internazionale per l’energia. Oggi gli stessi ricercatori pubblicano un aggiornamento: le emissioni dell’anno scorso sono calate soltanto dell’1,3%, e più che altro per merito di Stati Uniti, Giappone e Unione Europea. Quest’anno dovrebbero superare la media precedente.  Però tra il 2000 e il 2009 le emissioni dovute alla deforestazione globale sono diminuite del 25%: la riforestazione nelle zone temperate ha più che compensato la deforestazione tra i Tropici. Per soli abb., ma buon com. stampa dell’università.
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