Backlog

rapture
Come sempre quando sono indietro con l’Oca’s Digest, escono un sacco di cose interessanti.

PNAS
Almeno per una comunità Tawahka dell’Honduras, scrivono Kendra McSweeney e Oliver Coomes, un disastro è statoa un’opportunità. Quattro anni dopo l’uragano Mitch che nel 1998 aveva danneggiato di più i più poveri come al solito, tutti stavano meglio di quattro anni prima: il reddito e i beni erano distribuiti più equamente, ogni famiglia aveva circa 3 volte più terra – sulla quale anche le più misere capeggiate da donne aveva ottenuto un titolo di proprietà – ed erano aumentate le fonti di reddito.

Gli autori dicono che questi cambiamenti “istituzionali” hanno aiutato i Tawahka a superare l’alluvione del 2008 e consentiranno loro di risentire meno dei prossimi “shock climatici”.  Sono per l’eco-social-democrazia…

Nature
Gwyneth Dickey Zakaib è andata alla conferenza sulla genomica delle api, al Cold Spring Harbor Lab, e segnala novità nella ricerca sulle cause della sindrome da spopolamento delle colonie (CCD). Nelle arnie abbandonate, le sopravvissute hanno livelli più alti di Nosema, di virus portati dalla Varroa destructor e di virus in generale. Scott Cornman, del dip. dell’agricoltura, sta ripulendo il genoma dell’ape dal DNA estraneo, per identificare batteri, virus, funghi dai quali proviene, e come interagisce con gli altri geni. A quanto sembra, pezzi di quel DNA innescano risposte immunitarie. Da seguire.

Un necrologio tenero del clarinettista, chimico e “colonnello del Kentucky” William Lipscomb, premio Nobel 1976 e fondatore del premio IgNobel, morto il mese scorso di polmonite a 92 anni.

Finalmente si muove qualcosa nei metodi per stimare la perdita o meno di biodiversità. Fangliang He e Stephen Hubbell hanno trovato una sopravvalutzione sistematica – un artefatto del campionamento –  nel modello prevalente per calcolare il tasso di estinzione, in base al rapporto tra numero di specie per superficie. Con il loro modello, testato sui passeriformi statunitensi, i dati sono molto più incoraggianti:

la sopravvalutazione può superare il 160%. Sebbene concludiamo che le estinzioni dovute alla perdita di habitat richiedono una perdita maggiore di quanto si pensasse, i nostri risultati non devono portare all’autocompiacimento, quella perdita è una minaccia reale e crescente.

Penso che il modello farà discutere. Una critica ovvia è che è stato convalidato su specie molto mobili, ma servivano per forza quelle con una lunga serie di dati “robusti”. Bella anche la presentazione di Rahbeck & Colwell, ricordano che al massimo sarà stato censito il 10% delle specie multicellulari.

Science
Escono i primi tre studi sul terremoto Tohoku-Oki dell’11 marzo, insieme sono la costatazione che è stato sbagliato estrapolare dai sismi passati il comportamento della faglia, che sta assumendo una configurazione ben diversa da come si credeva. Pare esserci un altro punto di rottura simile a quello davanti a Honshu, ma molto più vicino a Tokyo.

Il nostro RNA commette infedeltà a catena nel trascrivere il DNA e tradurlo in proteine, hanno scoperto Mingyao Li et al. del lab di Vivian Cheung. Dalle cellule della pelle a quelle cerebrali hanno trovato più di mille refusi ricorrenti nel trascrittoma di 27 individui. Con a disposizione più varianti grazie “all’editing” fatto dall’RNA, se i refusi fossero ereditari la selezione naturale ci andrebbe a nozze e la nostra evoluzione sarebbe più veloce. Le proteine vengono fuori con refusi anche loro, ma finora non s’è trovata nessuna correlazione con qualche patologia. Quindi un margine di tolleranza per le proteine infedeli al modello ci deve essere, ma con dei limiti perché i prioni mal ripiegati sono patologici…

PloS Biology
Il flagello di certi organismi unicellulari dovrebbe provare l’esistenza di un Progettista Intelligente. Purtroppo per il vice presidente del CNR, Tohru Minamino et al. spiegano – in buona parte – come i rotori sulla superficie del flagello passano in un battibaleno dal moto in senso anti-orario, avanti tutta verso una fonte di cibo per dire, a quello orario, indietro tutta per evitare delle tossine. A cambiare marcia basta l’intervento di una singola proteina di segnale. Un meccanismo semplice dalla cascata molecolare incasinata. Incasinati anche gli esperimenti con la Salmonella e la Thermogata per riuscire a dimostrarlo.

Panic virus
Ci sono aggiornamenti su Mark Geier e il figlio David, titolari della lucrosa clinica Amarac, sostenevano di curare l’autismo dei ragazzini con il “protocollo Lupron”, la castrazione chimica insomma. Con la protezione del governatore democratico del Maryland, uno che crede che i vaccini causino l’autismo.

PloS Neglected Tropical Diseases
Non è che oltre al proselitismo, i movimenti religiosi e le loro associazioni farebbero anche un po’ di educazione sanitaria?

Apocalypse (not) now
Nel Pacifico il Rapimento non s’è visto, direi che siamo a posto.