Turismo

L’Adriatico è piccolino e con una sola uscita, sulle rive il principale datore di lavoro è l’industria alberghiera. Prima di lasciarlo trivellare ai petrolieri, conviene dare un’occhiata a questa ricerca nella riserva marittima di Cabo Pulmo, in bassa California. In dieci anni di divieto di pesca e di altre attività, la quantità di pesci è aumentata del 463%. E’ aumentata anche la dimensione dei predatori in cima alla catena alimentare, che piacciono ai turisti.
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Da guide turistiche, si guadagna di più che da pescatori e gli abitanti della zona sono i primi a rispettare le regole e a farle rispettare.   Ma a monte della riserva, la società spagnola Hansa Urbana, famosa per le cementificazioni costiere anche in Messico, intende costruire una Costa del Sol per migliaia di persone. E inquinare, come voleva fare la Mitsubishi negli anni ’90 costruendo una fabbrica di sale più a nord, dove c’è la nursery delle balene.
Quindici anni fa, un appello internazionale è riuscito a salvare la nursery. Ce n’è un altro per Cabo Pulmo.
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Himalaya
E’ uscito un altro comunicato stampa del ministero indiano per l’ambiente e le foreste sui ghiacciai dell’Himalaya, altrettanto parco di informazioni di quello dell’anno scorso. Su 2767 ghiacciai monitorati

2184 are retreating, 435 are advancing, and 148 glaciers show no change

Orsi polari e caccia alle streghe (cont.)
Il 9 agosto Charles Monnett è stato di nuovo interrogato dai Feds sull’avvistamento di 4 orsi polari 6 anni fa e sulla peer review della rivista Polar Biology, nonostante il direttore del BOEMRE abbia detto che era indagato per irregolarità amministrative. Lo stesso giorno il senatore Jim “McCarthy” Inhofe ha chiesto al BOEMRE di quali malefatte è accusato Monnett, poiché il suo lavoro

era stato citato dall’ex presidente Al Gore per invocare leggi sul riscaldamento globale. E’ stato anche la base della decisione del Fish and Wildlife Service di classificare l’orso polare fra le specie in pericolo. Come risultato è stato designato un habitat critico per gli orsi, il che ha aggiunto ulteriori strati di regole onerose per lo sviluppo di gas e petrolio su 187.000 miglia quadrate dell’Alaska.

Le tre frasi sono false: Al Gore cita l’articolo di Monnett in un libro del 2006 senza collegarlo ad alcuna proposta di legge; la decisione del FWS era basata su centinaia di pubblicazioni; Big Oil ha il divieto di inquinare solo in alcune zone dell’habitat critico, il quale è per il 95% ghiaccio marino. Comunque Inhofe ha poco da lamentarsi, Shell è appena stata autorizzata a trivellare proprio in quelle zone, in assenza di piani per intervenire in caso di incidente e dopo aver ammesso che le balene ne risentiranno.
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“Petrolio etico” (cont.)
Scoperta una seconda perdita dalla piattaforma della Shell nel mare del nord.
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Fame
Il prezzo del mais e dello zucchero – guarda caso, entrambi coltivati per farne biocarburante – è aumentato del 33% rispetto a un anno fa, secondo la Banca Mondiale,  tornando al picco del 2008. Difficile che cali, le riserve sono le più basse dal 1970.
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Guerrilla marketing
Sven Lilienström et al. hanno lanciato ieri il  Climate Vote Project per raccogliere dieci milioni di adesioni prima del vertice di Durban.
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Tea party e “petrolio etico” = razzismo
Nel 2009, attraverso la propria fondazione Americans for Prosperity, i fratelli Koch hanno finanziato nel North Carolina l’elezione di una commissione scolastica del Tea Party, la quale sta risegregando le scuole malgrado le proteste degli abitanti – bianchi compresi.