Se non siete a Cambridge Mass. potete seguire qui la 21ma Prima cerimonia di consegna dei premi IgNobel. Se ci siete idem: sono esauriti i posti nell’aula magna di Harvard, ma passate alla biglietteria dell’università verso le sette p.m. locali, a volte ci sono defezioni.
Comunque tenete i kleenex a portata di mano per l’omaggio al clarinettista e pilastro della cerimonia William “the Colonel” Lispcomb, Nobel 1976 per la chimica (rif. numero speciale degli Annals of Improbable Research).
Prima le pecore, poi i copepodi
Viste le contorsioni dell’ing. Morabito del PdL per negare che decenni di caldo sopra la media avevano rimpicciolito le pecore Soay su un isolotto delle Orcadi, lascio immaginare quelle suscitate dall’annuncio che gran parte dello zooplancton risente dell’aumento delle temperature marine.
I copepodi crescono nel senso che acquistano massa corporea più in fretta, ma maturano ancora più in fretta per cui hanno dimensioni adolescenti anche da adulti. Contrariamente a quanto si pensava, il tasso – cioè la velocità di sviluppo – delle diverse funzioni fisiologiche non resta sincronizzato: per es. si riproducono anzitempo a prescindere dalla taglia e quella della discendenza si restringe parimenti.
I copepodi sono alla base della catena alimentare di molti pesci e uccelli marini, è facile dedurre un dimagrimento a catena per via del global warming. Il quale, citato nel titolo del com. stampa della Queen Mary di Londra, ha agitato i neghisti ancora prima che il paper di Andrew Hirst et al. uscisse sull’American Naturalist.
Ma Hirst dice solo che la “regola del restringimento da caldo” era basata su osservazioni (e su parecchi modelli suoi) e che l’asincronia emerge dall’analisi di 40 anni di dati sull’abbondanza dei copepodi alle varie temperature e gli studi sul loro sviluppo. Se fosse confermato in altri animali a sangue freddo
il disaccoppiamento di questi tassi potrebbe avere conseguenze importanti per le singole specie e per gli ecosistemi.
Come al solito Anthony Watts, Steve Milloy e seguaci – manca ancora il ten. col. G. Guidi, che sia disaccoppiato pure lui? – leggono “importanti” e capiscono “negative”, prima s’incavolano e poi strillano all’allarmismo.
Genoroscopo
I tassi di sviluppo differenziati in funzione della temperatura mi fanno venire in mente il divertente riff di Carlo Alberto Redi nel Biologo furioso. Alla domanda “C’è qualcosa che crede sia vero anche se non può darne le prove?” risponde: le caratteristiche associate ai segni zodiacali. Cooosa? Non perché creda agli oroscopi, precisa, ma per come varia l’influenza del genoma materno nei primissimi stadi dello sviluppo embrionale, anche per via dell’ambiente:
Anche se oggi non posso provarlo, credo che piccole variazioni qualitative e quantitative nelle distribuzione di informazioni genetiche sotto forma di Rna messaggeri presenti all’interno dell’oocita al momento dell’ovulazione e poi fecondazione (e che hanno ricorsi stagionali, ma è a provare) portino a espressioni differenziali del genoma del nuovo individuo.
Lui è dell’ariete come Marlon Brando, scrive a p. 182, ma le “espressioni differenziali” più che i pettorali riguarderebbero
tratti organogenetici di tipo neurocognitivo che si riflettono in attitudini e caratteristiche comportamentali.