iatrogenesi

api
Questa farà contento Stefano, apicoltore dilettante.

David Hawthorne e Galen Dively, del dip. di entomologia all’università del Maryland, hanno sperimentato i principali farmaci contro gli acari e altri parassiti e patogeni delle api. Non sarà la spiegazione definitiva della mortalità invernale, negli USA ancora molto superiore alla media, e della sindrome da spopolamento delle colonie, ma contribuisce.

In pratica, hanno applicato il classico trattamento stagionale combinato. Nelle giovani operaie che avevano ricevuto il verapamil – un antibiotico – aumentava la tossicità degli acaricidi coumaphos e ?-fluvalinate (Apistan) e di tre insetticidi neonicotinoidi: imidacloprid (Gaucho), acetamiprid (Epik) e thiacloprid (Calypso).
Idem per quelle che ricevevano l’ossitetraciclina e i due acaricidi.

(Ho messo i marchi che ricordo, ce ne sono altri.)

Gli antibiotici inceppano il meccanismo di resistenza multipla ai farmaci, i quali entrano in sinergia. Le api non riescono a metabolizzare quelli ingeriti dopo – un po’ come succede nei mammiferi, umani compresi – così si accumulano e ne sono avvelenate. Non male il titolo: Killing them with kindness? ma si addice anche questo.

Duh…
Ancora marchi. Peter Walla et al. hanno studiato i riflessi di 29 studenti e pensano di aver scoperto un metodo per valutare obiettivamente le reazioni positive o negative verso i marchi, almeno i 300 più diffusi nelle pubblicità in Austria. Meri questionari ottengono auto-valutazioni “inquinate”. Il metodo sarà prezioso

per lo sviluppo e la progettazione di prodotti e altri settori rilevanti per il marketing.

Refrain tipico delle ricerche in psicologia del consumo. Questa era finanziata da una banca.

Riservato al fan club
Durante l’infanzia della Drosophila melanogaster il gene painless, attivo nei neuroni, è responsabile della percezione del dolore e quindi del suo evitamento. Dall’adolescenza in poi avrebbe una funzione in più legata all’omosessualità maschile. Se il gene si esprime con vigore, cambia l’odorato del moscerino che così non corteggia i compagni. Il che in certi casi potrebbe infatti evitargli dolori.

Kaiyu Wang et al. non dicono cosa fa il painless nelle moscerine adulte.
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