Esternalità

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I Love Mountains ha raccolto 21 ricerche sulla salute umana a varie distanze dalle miniere a cielo aperto degli Appalachi, li ha incrociati con indicatori socio-economici e combinati in una mappa, con in rosso le contee del Kentucky e della Virginia dove si estrae carbone.

E’ stato lungimirante Blankenstein, di Massey Energy, nel comprare l’elezione di Ken Cuccinelli a procuratore generale della Virginia. Non si sa mai che qualcuno organizzi una class action perché
– sotto le montagne decapsulate, l’incidenza dei tumori è del 14,4%;  sotto quelle non decapsulate, del 9,4%
– le nascite di bambini affetti da anomalie congenite è superiore del 42%
– alla sanità pubblica, l’inquinamento dovuto alle miniere costa 75 miliardi di dollari all’anno.

A soldi la lobby pro-carbone, pro-inquinamento, pro-emissioni di CO2 è messa meglio del povero Heartland. Ma gliene servono di più. Qualche anno fa, è stata pizziccata a mandare a congressisti di Washington lettere anti-regolamentazione firmate da false “associazioni di cittadini”. Adesso fa spot pubblicitari, e cofinanzia l’elezione del POTUS che le serve attraverso super-pacs, mica noccioline.
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Agenzia di promozione Harper & Co.
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Ai governanti canadesi non piace la nuova direttiva europea sulla qualità dei carburanti –  domani all’approvazione del comitato tecnico dei 27 – perché precisa che l’estrazione di petrolio dal bitume estratto da sabbie bituminose emette in media un 22% di CO2 in più del petrolio convenzionale.
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Dopo le pressioni di Shell, Total, Eni che stanno scotennando le praterie dell’Alberta, a dicembre l’ambasciatore canadese presso l’Unione Europea aveva scritto alla Commissaria per l’ambiente

Se le misure finali distinguono il greggio da sabbie bituminose in modo discriminatorio, arbitrario o ascientifico, o comunque contraddicono gli obblighi del commercio internazionale assunti dall’UE, il Canada esplorerà ogni possibilità a sua disposizione per difendere i propri interessi, anche presso l’Organizzazione mondiale del commercio.

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Connie Hedegaard non essendo svenuta per la paura, il governo canadese l’ha scritto anche al Commissario per l’energia e alla vice presidente della Commissione europea:

Se misure ingiustificate e discriminatorie verranno messe in opera per implementare la direttiva, il Canada non esiterà a difendere i propri interessi.

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Non sono svenuti nemmeno loro, quindi al Guardian, una portavoce dello stesso governo ha detto

Le sabbie bituminose sono una risorsa strategica comprovata per il Canada, continueremo a promuovere le sabbie bituminose del Canada che sono la chiave della prosperità economica e della sicurezza energetica del Canada

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Appunto.