Post non scritti


Ricopio un po’ di appunti, prima di perderli.

Il nuovo barione Xi b 0 bellezza, scovato dal CMS nei detriti dell’LHC, non c’è solo l’Higgs nella vita del CERN.

Dove la ricerca medica è inesistente di Martin McKee et al., da rileggere quando esce il prossimo World Health Report.

Marc Abrahams, dei premi Ig Nobel, mi segnalava che l’università del Boston Massachusetts ad Amherst ha deciso di chiudere il laboratorio di Lynn Margulis: non ci sono soldi per pagare il personale né per conservare le sue collezioni. Aggiornamento 1.5: rif. il commento sotto di Lectora C.

Nella categoria “costi della politica”, mi ricordava anche il paper sulla selezione a caso dei parlamentari per migliorare l’attività legislativa. Marc trova che sia stato molto trascurato dai media italiani, sebbene gli autori siano dell’università di Catania e già premiati con l’IgNobel 2010 per la promozione a caso dei dipendenti. (Altro sul sito di Andrea Pluchino)

Il nuovo colpo assestato da Adam Ostrzenski alla credibilità del Journal of Sexual Medicine l’ho trovato da sola, altre info. (Per sole adulte)

L’intensificazione del ciclo idrico dovuta al global warming, questa volta misurata sulla salinità degli oceani – una bella ricerca, h/t Riccardo Reitano – per cui piove sul bagnato e non sul Texas.

Nel Texas, tra l’altro, le mega “wind farms” avrebbero aumentato la temperatura notturna al suolo di 0,72 °C rispetto a 10 anni fa. Così si fa a meno di passare con gli elicotteri sui frutteti quando sono previste gelate, per riportare giù l’aria calda che di notte scappa?

La classifica dei carnivori, fatta dall’Economist.

Stefano Maini augurava un’agricoltura neonic-less. Spruzzati su frutteti in Valtellina come da calendario, ma non come da fioritura, i neonicotinoidi hanno fatto fuori le api che bottinavano il tarassaco sotto gli alberi. Almeno falciarlo prima, no?

Monsanto ha ottenuto l’autorizzazione per provare il suo mais VT Double Pro fuori dai propri campi sperimentali in Pakistan, nonostante lo scandalo seguito al primo giro di esperimenti, quando s’è saputo che il rapporto di valutazione era stato scritto dai suoi dipendenti.

Sean Carroll sintetizzava il neghismo in 6 punti alla conferenza “Science writing in the age of denial”.

Gone Emeritus
Henrik Svensmark ringrazia il fanta-giornalista Nigel Calder per il contributo a un’altra triplice correlazione carpiata:  dalle stime sulle date e sul tasso delle supernove nelle stime dei cluster da 510 milioni di anni in qua, e dalle stime dei raggi cosmici emessi nel caso ci fossero molte supernove, risulta che i raggi cosmici da supernove hanno raffreddato il clima terrestre, favorito la biodiversità, l’evoluzione delle specie, umana compresa (sic, i colli di bottiglia genetici sono un complotto warmista, presumo).

(Domande per chi ci è cascato. Come mai le supernove, che siano frequenti o meno, favoriscono i batteri da 3,8 miliardi di anni? E la sequenza SN 1006, 1054, 1161 ha causato il periodo caldo medievale? E SN 1987a quello attuale? E quali raggi cosmici da SN? E…)

Meglio dell’ocAthanora:

descriviamo un vasto aumento dell’efficienza quantistica esterna dei polimeri fotovoltaici, di oltre 600% nel vicino infrarosso dove la gamma utile di conversione dell’energia solare viene estesa di oltre 200 nanometri.