Piezopoli: l'editoria predona

Si moltiplicano le riviste open access che sollecitano articoli con un’assiduità da spacciatori di viagra, deplora Jeffrey Beall da The Scientist. Gli editori offrono anche dei bonus – un posto nel comitato scientifico/editoriale di qualche rivista o di farsene una – a gente dal curriculum simile a quello del prof. Alberto Carpinteri, presidente dell’INRIM (1)  e del suo co-autore “prof.”  Fabio Cardone, entrambi di piezopolitana memoria (2).

Ogni tanto qualcuno si stufa dello spam di editori trash come, per esempio, Bentham Science. In cambio di assegno per 800 dollari spedito in una casella postale degli Emirati Arabi Uniti,  dopo presunta peer-review intendeva pubblicare il celebreCRAP paper“. L’acronimo denota sia il contenuto che la presunta appartenenza al Center for Research in Applied Phrenology degli autori David Phillips e Andrew Kent, nomi d’arte di Philip Davis di Cornell e Kent Anderson dell’STM.

Il lamento di Beall mi ha ricordato un commento su Oggi Scienza, a proposito di un paper su Nature della collaborazione LIGO-VIRGO. Il commentatore ne era uno dei 556 autori in quanto – dopo faticosa laurea in fisica e dottorato lampo – da post-doc ormai maturo era stato preso da VIRGO come addetto alla divulgazione.
Il commentatore rimandava a suoi paper su riviste di varia credibilità e si firmava in tutta modestia:

Editor in Chief of “The Open Astronomy Journal” (ISSN 1874-3811 http://www.bentham.org/open/toaaj)
Editor of “The International Journal of Mathematics and Mathematical Sciences” http://www.hindawi.com/83262693.html
The World’s Most Cited Author in the Official Astroparticle Publication Review of ASPERA during 2007
Scientific Director of the Associazione Scientifica Galileo Galilei,Via Pier Cironi 16, I-59100 Prato ITALY (3)

Nonché “Professore Ordinario e Onorario di Fisica Teorica presso l’Istituto per la Ricerca di Basecliccare per credere – di Palm Harbor, Florida, Stati Uniti – e sede italiana nel castello di Monteroduni, in provincia di Isernia – Curatore Scientifico Capo del suo Hadronic Journal. Nonché vice presidente della Telesio-Galilei Academy of Science e co-presidente dell’Inter-University Centre Engineering of Life and Environment della Libera università di Bellinzona di proprietà del dott. Del Don.

LOL
Notare che:
– l’Open Astronomy Journal è famoso tra l’altro per uno specialecrackpot” con editoriale del presidente della prestigiosa Telesio-Galilei Academy of Science (3) nonché del board della rivista come A. Carpinteri nel board di Strain;
l’editore Hindawi, con sede al Cairo, fa parte del “cartello delle citazioni” che gonfia l’impact factor delle sue riviste nonché il citation index e l’ego degli autori.
– nella compilazione ASPERA il nome del commentatore appare qui una volta sola – al contrario di quanto accade a decine di fisici – e per un paper che in cinque anni è stato citato 4 volte da altri e ben 17 volte dai suoi tre autori.

(1) Nel frattempo ricercatori INRIM dal cv senza patacche, Giorgio Brida, Luigi Ciavarella, Ivo Degiovanni, Marco Genovese, Fabrizio Piacentini e la grande Maria Grazia Mingolla realizzavano per primi una POVM dai fotoni entangled. Come teoria comanda, superando agilmente il principio d’indeterminazione e le altre squadre in gara. Rif. Phys. Rev. Letters, mica pagliaBentham, e bozza per i non abbonati.

(2) Nel senso che i loro progetti di ricerca piezo-nuke sono stati valutati indegni di fondi pubblici. Pare giusto: anche nel prossimo paper Carpinteri et al. ignorano tutte le obiezioni ai loro “dati sbagliati…  insufficienti” ecc. e li ricopiano tali e quali.

(3) Con sede in via Cironi e/o Santa Gonda, è la succursale – detta anche IITPM oppure IFM Einstein Galilei – della Telesio-Galilei Academy of Science di Bellinzona, rif. Piezopoli-I Mecenati. Come la casa-madre.com,

It is not interested in simply supporting a view because it is popularly held to be true

bensì a sostenere crackpot views di parenti, amici e soci in affari su memoria dell’acqua fresca, fusione-fissione fredda e forse che siam entrati in un’era glaciale.

Tra i membri infatti, spicca il prof. Franco Battaglia.

65 commenti

  1. Non che le riviste tradizionali siano tanto meglio… Leggete cosa scrive l’editor di Strain per giustificare la mancata pubblicazione del famoso “Comment on “Compositional and Microchemical Evidence of Piezonuclear Fission Reactions in Rock Specimens Subjected to Compression Tests” [Strain 47 (Suppl. 2), 282 (2011)]” di G. Amato et al.:
    After thorough pondering and seeking information from the initial authors as well as from independent sources, I have decided not to publish your discussion. Although I think some of the comments you make in the paper are fully justified, there is an implicit hint that the initial authors may have manipulated or even made up the data. This in itself is not a sufficient reason for rejecting your paper since heated arguments are part of the academic life. What is more puzzling however is the fact you and your co-authors are all from an institution chaired by one of the authors of the initial paper. More serious is the fact that this was not mentioned in your cover letter to me. Therefore, I have doubts about the fact that your discussion paper was only motivated by scientific considerations. Strain does not want to be part of a conflict between individuals within a same institution, this is far beyond the role of a scientific journal. Since your discussion is out in ArXiv, as well as the closure from the initial authors, I think your claim has been made and readers can reach an opinion on this without the help of Strain.
    Viene da chiedersi se qualcuno non l’ha imbeccato…

  2. @novesuundici
    “Cover letter”: but.. but… the institution is mentioned in the paper.
    Quello scrive nero su bianco di non voler pubblicare “commenti pienamente giustificati” sull’opera del presidente per via di certi suoi sospetti, anche se così i lettori di Strain non potranno farsi un’opinione.
    Va bene la solidarietà di casta, ma quella lettera è di un’ingenuità incredibile. Non è che mi sta facendo uno scherzo?

  3. Buongiorno, Signora Sapiens, e buon proseguimento d’estate.
    Sono passata a chiederle un parere sull’articolo di Repubblica apparso il 9 agosto a seguito della notizia AGI sulla morte di Martin Fleischmann.
    L’articolo AGI terminava dicendo:
    “Il sito Pure Energy News ha censito 17mila repliche riuscite dell’esperimento di Fleischmann e Pons in tutto il mondo. Tra le prove italiane c’e’ anche quella “famosa” dell’ingegnere bolognese Andrea Rossi con il suo E-Cat. ”
    La frase è stata copiata e incollata dal redattore (non so chi sia, non si firma), apportando però una modifica:
    “Il sito Pure Energy News ha censito 17mila repliche fallite dell’esperimento di Fleischmann e Pons in tutto il mondo. Tra le prove anche quella “famosa” dell’ingegnere bolognese Andrea Rossi, con il suo E-Cat “.
    La notizia originale di AGI, ripetuta a pappagallo da Repubblica, è comunque sbagliata: l’E-Cat non è una replica dell’esperimento di Fleischmann, il quale faceva elettrolisi di deuterio mentre Rossi non usa né l’elettrolisi né il deuterio, e quindi i risultati di Rossi non possono né confermare né annullare i risultati di Fleischmann.
    Ciliegina sulla torta della superficialità: Rossi non è bolognese.
    È evidente che Repubblica ha strumentalizzato la morte di F. per trovare un nuovo spunto per parlar male di un uomo molto temuto.
    Ricorda quando accusavo Repubblica di fare gli interessi di Sorgenia? la mia opinione era stata poi confermata dall’articolo del Democratico, sicuramente corretto poiché non ricevette nessuna smentita:
    “Possibile che un giornale di tale tiratura si travesta da braccio secolare dell’ostilità al progresso scientifico? Volendo seguire a rigor di logica una “cultura del sospetto” ci portano dritti all’interno dei business di De Benedetti. Il figlio dell’imprenditore, Editore di “Repubblica”, Rodolfo, è fondatore e presidente di Sorgenia S.p.A., uno dei principali operatori del mercato energetico in Italia.”
    Grazie per l’attenzione,
    Antonella

  4. @Antonella
    “Il Democratico”: scrive di UFO e simili, le sembra una fonte autorevole?
    “Opinioni”: sono idee personali, solo chi le ha espresse può dire se le ha cambiate.
    “Smentite”: riguardano errori di fatto e lesivi. Per es. attribuire alla RSU-INRiM dichiarazioni false e diffamatorie nei confronti del Sole-24 Ore.
    “strumentalizzazione”: Le Monde, NY Times, Frankfurter Zeitung, BBC ecc. ecc. hanno pubblicato un necrologio di Fleischmann raccontandone il fallimento. Appartengono tutti al padre di R. De Benedetti?
    Fleischmann: temuto da chi? Con 10 anni di finanziamenti, non era nemmeno riuscito a riprodurre i risultati del 1989.
    “17.000 falliti” : stima plausibile. Oltre 200 persone ne fanno e ne presentano ai convegni ogni anno dal 1989, persino Nat.Instruments che cerca clienti ha trovato meno di 200 esperimenti con eccesso di calore. Nessuno replicato per ora.
    “Sorgenia, uno dei principali operatori”: pura fantaeconomia.
    Lei dice che nell’E-cat non avviene alcuna fusione fredda?
    “bolognese” : via dell’Elettricista è a Milano per caso?

  5. Se 17000 replicazioni fallite sono una stima plausibile, basta citare un sito che lo riporti. Pesn ha citato il contrario. Tutto qui.

  6. @Oca
    >“bolognese” : via dell’Elettricista è a Milano per caso?
    ah, allora potevano anche scrivere “americano”, visto che è residente in Florida?
    >Fleischmann: temuto da chi?
    intendevo Rossi. È lui che dà davvero fastidio.
    sul resto, grazie per la sua opinione, anche se speravo in una motivazione migliore per la manomissione della notizia d’agenzia che non la personale impressione del redattore che solo quella parola ha corretto dopo aver copiato e incollato. Avesse parafrasato avrebbe fatto una figuraccia più blanda.

  7. >credere a qualunque cosa trovi su PESN.
    appunto. Repubblica ha copincollato quello che AGI, superficialmente, ha ripreso da PESN, che non è certo la miglior fonte di informazione scientifica.
    PS: ma la querela al Democratico, l’hanno fatta? perché se no, sa com’è, chi tace acconsente.

  8. @Antonella
    Lei sa che si può avere più di una residenza, vero?
    “manomissione” – LOL. Ci si abbona alle agenzie di stampa per usarne i lanci. Se c’è un errore si toglie, come fatto l’AGI a quanto sembra. – è di De Benedetti, secondo lei?
    “Rossi dà fastidio”: a chi? Secondo lei, nell’e-cat non avviene alcuna fusione fredda?

  9. “.. nel link alla BBC messo da ulixes, la risata iniziale è da antologia.”
    Già! Una risata da antologia molto emblematica; sembra rivolta verso gli scettici del fenomeno.
    Comunque, per coloro che dell’inglese riescono ad intendere solo le risate, verso la fine del brano si dichiara con tono fermo, perentorio ed inequivocabile, che gli avvistamenti UFO riferiti da piloti e controllori di volo ammontano almeno ad uno al mese.
    La dichiarazione, per coloro che non sapessero neanche leggere l’inglese, proviene da Richard Deakin, CEO del NATS ((National Air Traffic System).
    Colgo l’occasione per esprimere la mia ammirazione verso la redazione de “Il Democratico” che, occupandosi anche di UFO, si dimostra molto più attenta alla realtà rispetto ad altre testate più altisonanti.

  10. >Lei sa che si può avere più di una residenza, vero?
    cosa c’entra la residenza? io abito in Emilia da tanti anni, ma sempre milanese resto. Lei è francese o italiana?
    >un errore si toglie, come fatto l’AGI a quanto sembra
    Quella che riporta lei è stata pubblicata prima. Poi hanno scritto questa
    http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201208091348-eco-rt10106-nucleare_la_fusione_fredda_da_fleischmann_a_oggi , da cui R. ha preso le notizie di Pesn.
    Quindi semmai, se ci hanno ripensato, è per parlarne in positivo.
    >Secondo lei, nell’e-cat non avviene alcuna fusione fredda?
    L’E-cat sarà anche ff, per quel che ne so io, ma non è una replica dell’esperimento di F&P, checché ne dicano Pesn, AGI e Repubblica.
    >“Il Democratico”: scrive di UFO e simili,
    Gli UFO esistono, nel senso che una valanga di oggetti volanti non sono identificabili. Non vedo perché non stia bene parlarne. Dice che il Democratico va a scomodare alieni e angeli?

  11. eheheh….che furbesca manovra di dribbling, cara Oca!
    L’Agi ha corretto la notizia?
    Beh, è perfettamente coerente con gli imprimatur della linea editoriale, cambia solo “il padrone”
    Repubblica—> de Benedetti
    AGI—-> ENI
    Diciamo che sarà presa un bella bella strigliata, il povero redattore….
    Magari avrà pensato lei stessa a segnalare la svista alla Direzione….no?!

  12. http://news.bbc.co.uk/today/hi/today/newsid_9745000/9745210.stm
    si è fermata alla risata?
    tipico esempio di chi viene messo all’angolo, con una domanda precisa…di solito si sdrammatizza come a dire:
    “E mò?!…che gli rispondo a questi della BBC?”
    Vada avanti, ascolti e intenda….a parte che non serve la dichiarazione del capo delle torri di controllo: ci sono quintali di rapporti di ogni Paese dotato di aviazione civile e militare che attestano quanto riferito nel file audio recente
    Cara Oca,
    si aspetti molte di quelle risatine nervose e di imbarazzo…
    Ne arriveranno a IOSA!

  13. Non c’è di peggio, dal punto di vista deontologico della professione del giornalista, che scegliere le fonti in base alle “convenienze” della linea editoriale…
    Le puoi citare entrambe, citarne tre, quattro, cinque discordanti.
    Puoi assegnare pesi diversi alla loro attendibilità, giocando con l’italiano, senza mai indurre il lettore a credere SOLO ed esclusivamente AD UNA DI ESSE
    Ma le devi citare tutte, se vuoi fare un lavoro da vera giornalista
    Altrimenti sei SOLO uno scriba con tavoletta in cera annessa (altro che IPad!)
    Se poi in corso d’opera, ti rimangi quello che hai scritto per avvalorare una delle fonti (PESN) che hai usato per mesi come fosse la Fonte della Verità Infusa e la bolli come “inattendibile”, allora non c’è più un uovo sano in tutto il paniere: hai fatto proprio una bella FRITTATONA (d’OCA?)

  14. PESN fonte della Verità…..sottolineo e preciso: quando aveva demolito Rossi, ovviamente.

  15. @Ocasapiens
    Non ci siamo capiti,. Sto sostenendo che se di cita una fonte (sia che sia Pesn o il Cicap) va riportato quello che hanno scritto e non una libera interpretazione che ne inverte il senso.
    Se poi si piglia un granchio, si corregge.

  16. @Antonella
    ho avuto due residenze infatti, e sono parigina o milanese a seconda del contesto.Non capisco la sua obiezione. Si scrive “giornalista milanese”, “imprenditore romano”; “ricercatore torinese” ecc. per indicarne il luogo di attività. Perché nel caso di A. Rossi, la regola non vale?
    AGI: grazie, non avevo visto l’altro lancio. Quanti sono stati in tutto?
    FF: eh sì, sarebbe bello se nel lancio di un necrologio ci fosse anche divulgazione scientifica. Ma in Italia solo l’ANSA ha una redazione scientifica, nei quotidiani non ce ne sono.
    @ulixes e Antonella
    La differenza è che gli UFO di cui si occupa l’aviazione non sono ritenuti di “entità non appartenenti al consesso umano” o ” del Consiglio Intergalattico dei Nove” o di Obama che rientra da Marte.
    @Valeria
    Mai avuto rapporti con la direzione di Repubblica. Chi pubblica “Obama su Marte” non è mai credibile. Un giornalista non deve citare tutte le fonti, né potrebbe farlo per il motivo – banale – che lo spazio è limitato.
    @Rict
    se è una citazione, senz’altro. Ma nel lancio citato da Antonella non ci sono virgolette (è anche sbagliata la fonte), lei ne ha visto un altro?
    Questo è quasi uguale ma con il Pirelli al posto di Rossi.

  17. @Ocasapiens
    Io non so dove Pesn abbia tirato fuori il numero magico di 17.000. Ma Pesn è un sito (a mio parere) crackpot – che mette tutto nel calderone della Free Energy. Una persona di media cultura scientifica che lo visita se ne accorge rapidamente. Quindi il messaggio che passa è “Se persino un sito crackpot come Pesn ha detto che ci sono 17000 repliche FALLITE la fusione fredda è una bufala”.
    E’ cattiva informazione.
    Più concretamente sarebbe bastato fare una ricerca e limitarsi a citare gli articoli apparsi su peer review journal – che sono decisamente meno.
    Impresa impossibile ? Io ci ho messo 10 min.
    http://lenr-canr.org/acrobat/RothwellJtallyofcol.pdf
    (Pagina 18)
    Non sono 17000, ma 153. Tutte truffe? Tutti incapaci (inclusi i reviewer, si intende)? Possibile. Ma a mio avviso improbabile.
    P.P.S. Se poi Repubblica è in grado di mostrare che Pesn ha scritto effetivamente “17.000 repliche fallite” farò ammenda pubblica.

  18. @RicT
    Già. PESN attribuisce la citazione dei circa 17.000 esperimenti replicati a Rothwell ma con una data sbagliata e da fonte di terza mano irraggiungibile. Se qualcuno ha controllato come lei, ha capito come lei che ca.17 mila non sono mai stati replicati. Doveva lasciare replicati” lo stesso?
    Per lo più i papers elencati da Rothwell sono auto-replicazioni e riguardano un eccesso di calore, non una fusione nucleare.
    Truffe: non credo proprio. Incompetenza:dal citation index sembrerebbe, ma ne ho guardati solo una ventina.
    Repubblica: prima le conviene sentire l’AGI, magari il suo controllo l’hanno fatto loro più tardi.

  19. >Si scrive “giornalista milanese”, “imprenditore romano”; “ricercatore torinese” ecc. per indicarne il luogo di attività.
    Non lo sapevo, grazie dell’informazione.
    Mi mangio la ciliegina, va’ 🙂

  20. “Doveva lasciare replicati” lo stesso”
    Semplicemente, rendendosi conto di una informazione ballerina, doveva scrivere un qualcosa di più vicino alla realta.
    “riguardano un eccesso di calore, non una fusione nucleare”
    E chi studia il fenomeno che porta questo eccesso – qualunque sia l’origine – merita discredito?
    Se il problema è chiamarla “Fusione” o “Nuclear Reaction” allora basta chiamarla come ha fatto Duncan al NIWeek “Anomalous Heat Effect” e siamo tutti felici.
    Basta che la si smetta di paragonare chi studia questi fenomeni – ballerini, difficili, certamente alcuni errati – al mago Otelma.

  21. @ocasapiens
    Nessuno scherzo! Questo e’ il testo copy-and-paste della lettera ricevuta da Strain!

  22. @RicT
    Realtà: “17.000 riusciti” le sembra più vicino alla realtà di “17.000 falliti”?
    Discredito FF: neanche per sogno! Escono paper validi, con esperimenti replicati e applicazioni, altro che fenomeni ballerini.
    Otelma: non ho mai fatto il paragone, non so perché lo dice a me.
    @novesuundici
    Be’, almeno adesso si capisce perché Strain ha un IF da vanity press.

  23. @Ocasapiens
    >”Realtà: “17.000 riusciti” le sembra più vicino alla realtà di “17.000 falliti”?”
    Le dirò di più. Citare Pesn come fonte non si fa un gran servizio alla realtà 🙂 Sia in un senso che nell’altro 🙂
    > Otelma: non ho mai fatto il paragone, non so perché lo dice a me.
    Non lo sto dicendo a lei personalmente 🙂 Però in termini di divulgazione scientifica è la fusione fredda che poi va a finire sul CICAP e Queryonline insieme agli alieni da Zeta Reticuli 🙂
    Ma mi faccia capire la sua posizione (sono qui per capire appunto):
    Lei rietiene che l’eccesso di calore negli esperimenti PD/D/H/Ni sia provato (o perlomeno un ambito che vale la pena essere studiato visti i risultati accumulati), mentre che la sorgente sia di origine nucleare una cantonata pazzesca (l’originale di Villaggio era differente, lo so, ma ci siamo capiti :)) ?
    Il fatto che si citi che la fusione fredda possa essere di origine nucleare, dovrebbe invece rassicurarci: vuol solo chi la studia crede nel principio di consevazione dell’energia 🙂 Tuttavia sono fiducioso che chi studia il fenomeno (eccesso di calore) sia anche interessato a capire l’origine sottostante senza pregiudizi. Se poi fosse sorgente chimica (ma ancora non nota) tanto meglio.

  24. @RicT
    realtà – PESN: sono d’accordo con lei (e con Antonella)
    reazioni PD/D/H/Ni: si studiano molto e da anni, l’origine della “bassa energia” si sa e si sfrutta in semiconduttori, dopanti, batterie solari, celle a combustibile ecc.
    La cantonata mi sembra nel calcolo sbagliato del bilancio energia-in/energia out. Solo quelli che dicono aver ottenuto una fusione fredda non riescono mai a farlo quadrare, a misurare lo stesso calore o lo stesso numero di neutroni. Agli altri non succede.

  25. ”Signora” Coyaud,
    o la smette di scrivere balle sul sottoscritto, oppure, come le ho
    già detto ieri via email, la denuncerò per calunnia e diffamazione
    chiedendo danni per migliaia di euro. Ho letto delle sue nuove porcate
    sul sottoscritto su Oggi Scienza.
    Tanto per sbugiardarla una prima volta, la sua frase
    ”nella compilazione ASPERA il nome “Corda” appare una volta”
    E’ COMPLETAMENTE FALSA. Lei infatti mette il link solo al mese
    Novembre 2007 della compilazione ASPERA. Perché non mette il link
    anche agli altri 11 mesi e verifica se il mio nome ha o meno il numero
    record di citazioni?
    Relativamente al commento su Oggi Scienza, avevo semplicemente
    corretto una la boiata della questione falsa ”rivelato il boato del
    Big-Bang” dell’estate 2009 ed il mio commento era stato anche
    riportato sul Corriere della Sera online.
    Relativamente al mio ”dottorato lampo”, la informo che ha prodotto
    oltre 20 pubblicazioni sulle più prestigiose riviste mondiali e la sua
    sintesi ha vinto una Honorable Mention alla 2009 Gravity Research
    Foundation Competition (quell’anno solo un’altro italiano, Federico
    Piazza si era classificato assieme al sottoscritto), la massima
    competizione annuale mondiale nei campi di gravitazione e cosmologia,
    alla quale partecipano migliaia di ricercatori di tutto il mondo ogni
    anno.
    IO NON HO IL BENE DI CONOSCERLA, COME SI PERMETTE DI INSULTARE E
    SPUTTANARE IN QUESTO MODO GENTE CHE NON CONOSCE????!!! SI VERGOGNI

  26. (Le rispondo in grassetto nel suo commento o parte un’altra lenzuolata, l’oca s.)
    Relativamente alle altre bufale scritte qui sopra dalla ”signora” Coyaud, ritengo doveroso fare un copia-incolla della email che le inviai ieri dove suddette bufale, ripetute in un pezzo sul “sole 24 ore” sono state smontate una ad una.
    Richiesta di scuse e di rettifica
    Alla cortese attenzione della signora Sylvie Coyaud, e, per
    conoscenza, al Direttore del “Sole 24 ore” Roberto Napoletano.
    Gentile signora Coyaud,
    relativamente al Suo articolo dal titolo “Fucilla, non esiste scienza
    impossibile” comparso sul “Sole 24 ore” in data 26/08/2012, essendo da
    Lei stato tirato in ballo sulla base di errate informazioni che
    presumo Lei abbia ricevuto, tengo a precisare quanto segue:
    1) E’ ASSOLUTAMENTE FALSO che l’Institute for Theoretical Physics and
    Advanced Mathematics di Prato (IFM), sia una filiale della Tgas che
    dal 2011 assegna premi, lauree honoris causa e video-ricordo. Il
    sottoscritto ha fondato l’IFM nel 2011, quando ancora NON era
    vicepresidente della Tgas e NON collaborava direttamente con Francesco
    Fucilla. La collaborazione effettiva è iniziata nel 2012 sebbene
    avessi precedentemente accettato l’invito di Jeremy Dunning-Davies,
    Presidente della Tgas, di essere un semplice membro della Tgas. Ho
    accettato la vice-Presidenza della Tgas solo da qualche mese, e
    comunque l’IFM NON è la succursale pratese della Tgas. Le due
    Istituzioni sono distinte ed autonome.
    Autonome? lo Sc. Advisory Board dell’IFM è composto da F. Fucilla, fondatore e proprietario della Tgas, C. Corda, vicepresidente della Tags, Waldyr Alves Rodrigues, presidente della Tgas. Ma in quello della Tgas non c’è nessuno dell’IFM.
    I premi IFM NON vengono
    assegnati da Francesco Fucilla, come da lei ipotizzato, ma dal
    Comitato Scientifico dell’IFM vedere
    http://www.iitpm-einstein-galilei.com/IFM_Website/Advisory_Board_IFM_Members.html,
    e con la mia finale approvazione.
    Infatti nell’articolo il soggetto del verbo “assegnare” è Tgas, l’oca s.
    La invito anche ad informarsi sul CV
    scientifico di ogni membro del suddetto Comitato Scientifico.
    L’IFM iniziò ad assegnare premi SOLO nel 2012, tre per la precisione.
    Il primo è andato al celeberrimo Fisico italiano Erasmo Recami, che
    credo non abbia bisogno di presentazioni e la cui reputazione
    scientifica internazionale NON può esser messa in discussione da
    nessuno, certo non da Lei. Il secondo è andato ad Ivan Agullo, celebre
    e giovane ricercatore spagnolo che nel 2011 ha vinto il Primo Premio
    alla Gravity Research Foundation, la massima competizione mondiale
    annuale nei campi di gravitazione e cosmologia. Si può informare, chi
    vince questa competizione ottiene un riconoscimento internazionale
    probabilmente secondo SOLO AL PREMIO NOBEL nei suddetti campi. Il
    terzo premio è andato a Lorenzo Iorio, celebre e giovane ricercatore
    italiano che è RECORDMAN MONDIALE per articoli pubblicati come autore
    singolo (cioè i più importanti) nelle maggiori riviste internazionali.
    Questo per farLe capire che NON PREMIAMO CERTO DEI CRACKPOTS come
    lascia intendere Lei.
    Ok, niente bufale da rettificare, queste persone non sono nemmeno citate, l’oca s.
    2) Non ho MAI detto la frase “diffondere punti di vista di ogni genere
    nella comunità scientifica” che lei mi mette in bocca.
    Non è in bocca a lei. Ripetuta per la seconda volta nel testo, si tratta della missione della Tgas – di cui lei è vice-presidente, l’oca s.
    Più in generale
    è ASSOLUTAMENTE FALSO che io diriga The Open Astronomy Journal,
    dell’Editore Bentham Science negli Emirati Arabi Uniti, e The
    International Journal of Mathematics and Mathematical Sciences della
    Hindawi, in Egitto per meglio “diffondere punti di vista di ogni
    genere nella comunità scientifica”. Sono infatti Editor in Chief
    (Curatore Capo) di The Open Astronomy Journal dal 2008 ed Editor
    (Curatore) di The International Journal of Mathematics and
    Mathematical Sciences dal 2009, quando ancora NON CONOSCEVO ne
    Fucilla ne Dunning-Davies. Sono diventato Editor in Chief di The Open
    Astronomy Journal ed Editor di The International Journal of
    Mathematics and Mathematical Sciences sulla base del mio CV
    scientifico, che allego.
    Editor in chief vuol dire capo-redattore, per esempio quello che dirige Domenica, l’inserto del Sole dove scrivo..Quanto a “diffondere” ecc. si riferisce alla missione della Tgas di cui lei è vicepresidente, l’oca s
    3) Relativamente al numero di The Open Astronomy Journal detto
    “crackpot ” dagli “intenditori” avevo qualche perplessità anch’io, ma,
    poiché sono un Editor in Chief e non un dittatore, ho deciso di dare
    fiducia al Prof. Dunning-Davies che era favorevole alla pubblicazione
    sulla base di reports di esperti referees (revisori di articoli). Come
    giornalista scientifica Lei dovrebbe sapere che la pubblicazione di un
    articolo scientifico è approvata dall’Editor in Chief dopo il parere
    favorevole dell’Editor Assegnato e dei referees. L’Editor in Chief,
    non essendo un Dittatore, interviene SOLO in caso di discordanze.
    Tra l’altro sarebbe stato il caso che Lei facesse nomi e cognomi degli
    “intenditori” che giudicano “crackpot ” tale numero di The Open
    Astronomy per rigor di chiarezza.
    I nostri “referees” sono come i suoi, fatti nostri. L’aggettivo “crackpot” è una citazione con link alla fonte, l’oca s.
    4) E’ ASSOLUTAMENTE FALSO che io diriga The International Journal of
    Mathematics and Mathematical Sciences della Hindawi. Sono un SEMPLICE
    EDITOR, NON UN EDITOR IN CHIEF come può vedere qui:
    http://www.hindawi.com/journals/ijmms/editors/
    e sono fiero di esserlo, in quanto l’Editoral Board (Comitato
    Scientifico) è fatto, come potrà notare, da vari scienziati di fama
    mondiale. Anche qui, la invito ad informarsi sul CV scientifico di
    ogni membro. Si tratta infatti di un giornale di tutto rispetto, che
    esiste da oltre 30 anni e che non fa assolutamente parte dell’editoria
    “predatoria” e ed è tutt’altro che poco esigente sulla qualità in
    quanto prima di accettare di pubblicare un articolo si chiede il
    parere di almeno tre referee… Cosi come E’ NON SOLO ASSOLUTAMENTE
    FALSA, MA ANCHE ASSOLUTAMENTE RIDICOLA la Sua affermazione che
    l’Editor (che Lei traduce erroneamente come Editore anziché come
    Curatore) chiede spesso agli autori di rimandare in nota ad articoli
    usciti sulle proprie riviste. Io e gli altri Editors (sia di The
    International Journal of Mathematics and Mathematical Sciences che di
    The Open Astronomy Journal, nonché di tutti gli altri giornali di cui
    mi onoro di far parte del Comitato Scientifico, vedere CV allegato)
    NON PRENDIAMO un centesimo di euro per il nostro lavoro di revisione
    scientifica. Semmai ci sono degli Editors che potrebbero essere
    interessati a chiedere spesso agli autori di rimandare in nota ad
    articoli PROPRI, per aumentare il numero delle
    proprie citazioni, non certo il fattore di impatto del giornale. Se
    legge il mio CV allegato vedrà che il sottoscritto ha pubblicato MENO
    di 10 lavori sui giornali di cui è Editor od Editor in Chief, su oltre
    100 lavori pubblicati. Inoltre può controllare che anche l’Editoral
    Board di The Open Astronomy Journal è fatto da vari scienziati di fama
    mondiale come può notare qui:
    http://www.benthamscience.com/open/toaaj/EBM.htm.
    Anche in questo caso, la invito ad informarsi sul CV scientifico di ogni membro.
    La definizione “predatoria” non è mia, ma di The Scientist. L’editore sta per Hindawi: non designa una persona, ma un’impresa, l’oca s , .
    5) Non intendo replicare alle accuse da Lei fatte a Francesco Fucilla
    in quanto so che ci ha già pensato per conto suo, mi limito a dire che
    mi onoro della sua amicizia.
    6) Tornando al sottoscritto, La invito a leggere il mio CV in
    dettaglio, qui mi limito a informarLa che:
    nel 2007 sono risultato l’autore mondiale più citato dalla rivista
    ufficiale del Comitato internazionale della fisica delle
    astroparticelle, nel 2008 sono invece diventato, unico italiano ed il
    più giovane al mondo, Curatore Scientifico Capo (“Editor in Chief”) di
    un giornale specialista nel campo dell’astrofisica, The Open Astronomy
    Journal appunto. Nel 2009 ho ottenuto una menzione d’onore nella
    competizione dei Gravity Research Foundation Awards (come già detto si
    tratta della massima competizione annuale mondiale nei rami di
    gravitazione, relatività Einsteniana e cosmologia) per aver dimostrato
    che la rivelazione delle onde gravitazionali sarà la prova definitiva
    della Teoria della Relatività Generale di Einstein, e nel 2012 ho
    ottenuto una seconda menzione d’onore alla stessa competizione per
    aver apportato una sostanziale modifica alla famosa teoria
    dell’evaporazione dei buchi neri del celeberrimo scienziato inglese
    Sthepen Hawking, vedere
    http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2012/06/02/news/un-fisico-barbaricino-contesta-il-big-hawking-1.5195049.
    Tra l’altro, il mio titolo di Professore Ordinario presso l’IBR di
    Palm Harbor in Florida è un titolo LEGALE negli USA.
    E’ irrilevante, non ho scritto la sua biografia né sta chiedendomi di farlo. O sì? l’oca s.
    Pertanto, La invito a scrivere il prima possibile un articolo di
    rettifica con sue ufficiali scuse al sottoscritto sul “Sole 24 ore”
    chiarificando le cose sulla base di quanto ho di sopra riportato,
    tutte cose che sono in grado di provare al di la di ogni dubbio. In
    caso contrario sarò costretto a dare mandato al mio avvocato di
    querelare Lei ed il giornale per calunnia e diffamazione ai miei
    danni.
    Articolo? L’unica bufala che ha trovato è “filiale” riferita al rapporto subordinato dell’IFM con la Tgas. L’errata corrige ci sta in tre righe ” l’IFM è controllata dalla Tgas, ma non è una sua filiale come avevamo scritto il 26/8. Ringraziamo il vicepresidente della Tgas di avercelo segnalato e ci scusiamo con i lettori per l’imprecisione “, l’oca
    In futuro le suggerisco di verificare l’attendibilità delle sue fonti
    prima di umiliare persone che non conosce.
    Grazie della Sua cortese attenzione ed un caro saluto,
    Christian Corda

  27. @C. Corda,
    o la smette di scrivere balle sul sottoscritto, oppure, come le ho già detto ieri via email,
    a bufale@oggiscienza non mi è arrivato un suo mail.
    la denuncerò per calunnia e diffamazione chiedendo danni per migliaia di euro. Ho letto delle sue nuove porcate sul sottoscritto su Oggi Scienza.
    Non nuove, sono quelle riportate sopra. Non credo che possa querelarmi prima di avermi chiesto un’errata corrige. Per abbreviare i tempi, fingiamo che invece di minacciarmi lei me l’abbia chiesta.
    Tanto per sbugiardarla una prima volta, la sua frase
    ”nella compilazione ASPERA il nome “Corda” appare una volta”
    E’ COMPLETAMENTE FALSA. Lei infatti mette il link solo al mese Novembre 2007 della compilazione ASPERA. Perché non mette il link anche agli altri 11 mesi e verifica se il mio nome ha o meno il numero record di citazioni?
    Falsa in che senso? Potevo usare un mese qualunque o tutti e dodici. Dovevo solo far vedere – e permettere a tutti di vedere – il ruolo delle autocitazioni per diventare “The World’s Most Cited Author in the Official Astroparticle Publication Review of ASPERA during 2007”. Ma se se preferisce, sostituisco l’esempio con il suo paper sulla Phys. Rev. D. 83, 062002 (2011) in cui lei si autocita 11 volte, con questo (12), questo (13) e sempre a scopo illustrativo con questo che lei cita altrove 15 volte. Per me è uguale.
    Relativamente al commento su Oggi Scienza, avevo semplicemente corretto una la boiata della questione falsa ”rivelato il boato del Big-Bang” dell’estate 2009 ed il mio commento era stato anche riportato sul Corriere della Sera online.
    Su Oggi Scienza la “boiata” non c’era. Era lei a confondere “modello” “forma” ecc. pur di firmarsi con appartenenze che faranno effetto al Corsera on line, ma che a Oggi Scienza provocano un LOL.
    Relativamente al mio ”dottorato lampo”, la informo che ha prodotto oltre 20 pubblicazioni sulle più prestigiose riviste mondiali
    Già, ma fuori dalla collaborazione VIRGO lei ha pubblicato poco, su riviste con impact factor mini e/o su vanity press come Bentham e Hindawi, l’oca s.
    la sua sintesi ha vinto una Honorable Mention alla 2009 Gravity Research Foundation Competition (quell’anno solo un’altro italiano, Federico Piazza si era classificato assieme al sottoscritto), la massima competizione annuale mondiale nei campi di gravitazione e cosmologia, alla quale partecipano migliaia di ricercatori di tutto il mondo ogni anno.
    Complimenti, ma non è attinente al tema delle riviste predatorie. Ritiene proprio necessario metterlo nell’errata corrige? Distribuiscono 5 premi e 30 menzioni onorevoli all’anno – non è esattamente il Kavli, sa, l’oca s.
    IO NON HO IL BENE DI CONOSCERLA, COME SI PERMETTE DI INSULTARE E
    SPUTTANARE IN QUESTO MODO GENTE CHE NON CONOSCE????!!! SI VERGOGNI
    Scusi, ma se lei scrive di sentirsi insultato e “sputtanato” solo perché ho citato i suoi prestigiosi titoli e incarichi accademici, fa vedere a tutti che se ne vergogna lei, l’oca s.

  28. @Ocasapiens: lei è molto brava a rigirarsi le cose, d’altronde è il suo mestiere di giornalista. Il punto è che lei cerca di farmi passare per un ricercatore scarso, corrotto da Fucilla, e che sostiene i crackpots quando invece sono un precario maltrattato dai baroni universitari in Italia, in quanto abbastanza quotato a livello internazionale, che fatica ad arrivare a fine mese e che è stato costretto a rivolgersi ad Istituzioni estere, quali la Tgas ed a fondarne una propria, quale l’IFM , proprio per questo motivo.
    Ah, the Valenzi Gambit. Lei è un superbarone con tanti di quei titoli accademici che in confronto all’amico Parisi pare un albero di natale (scusa Giorgio, lo sai che per me sei una quercia, la tua oca)
    La mia vera storia potrebbe interessarle, posso chiamarla a casa per raccontargliela?
    Per favore no, non mi riguarda.
    Mi permetta inoltre di puntualizzare;
    Ocasapiens scrive: “Autonome? lo Sc. Advisory Board dell’IFM è composto da F. Fucilla, fondatore e proprietario della Tgas, C. Corda, vicepresidente della Tags, Waldyr Alves Rodrigues, presidente della Tgas. Ma in quello della Tgas non c’è nessuno dell’IFM.”
    Il fatto che ci sia un legame tra le due Istituzioni non vuol dire che l’IFM sia controllato dalla Tgas, ne tantomeno che sia una sua succursale o che abbia gli stessi scopi. Ciò che conta è l’attività scientifica dell’IFM, e cioè, in termini scientifici, la produzione scientifica dell’IFM e dei suoi membri. L’IFM è controllato scientificamente dal sottoscritto e dal suo Comitato Scientifico, Fucilla e Alves Rodrigues stanno SOTTO, non sopra di me all’interno dell’IFM. La mia produzione scientifica e quella dei membri IFM cade nel ramo “mainstream physics”, non nel ramo crackpots come fa intendere lei.
    no, “crackpot” riguardava gli scritti – NON le persone – che lei stesso ritiene di dubbio valore. I lettori del Sole non sono degli sprovveduti. E’ lei che sta SOTTO Fucilla e Alves Rodrigues in quanto vice presidente della Tgas. Ed è lei a lasciare intendere che la Tgas, di cui lei è vice-presidente, sia nel ramo “crackpots” “
    Ocasapiens scrive: “Infatti nell’articolo il soggetto del verbo “assegnare” è Tgas.”
    Grazie per la precisazione, ne converrà che però l’ha scritto in modo ambiguo. Da come è scritto uno può anche interpretare che il soggetto del verbo “assegnare” è l’IFM.
    Il soggetto sarebbe stato il prof. Fucilla se prima avessi scritto “E’ statO creatO nel 2007”, invece ho scritto “E’ statA creatA nel 2007” perché parlavo della Tgas (accademia sost. femminile) e non dell’IFM (istituto sost. maschile). Nessuna ambiguità possibile, salvo per chi crede che il prof. Francesco Fucilla è una signora che si è creata cinque anni fa
    Ocasapiens scrive: “Ok, niente bufale da rettificare, queste persone non sono nemmeno citate”
    Avrebbe invece dovuto citarle, dal suo articolo pare che noi premiamo crackpots, parenti ed amici, invece premiamo solo eccellenza scientifica.
    Neanche per sogno, è un articolo sulle attività del prof. Fucilla, non sull’IFM, l’oca s.
    Ocasapiens scrive: “Non è in bocca a lei. Ripetuta per la seconda volta nel testo, si tratta della missione della Tgas – di cui lei è vice-presidente”.
    Lei mi accusa comunque di scarsa professionalità, nel mio lavoro di Editor ed Editor in Chief (per cui non prendo un centesimo) io seguo rigorosamente le regole della Comunità Scientifica, non quelle della Tgas.
    Ocasapiens scrive: “Editor in chief vuol dire capo-redattore, per esempio quello che dirige Domenica, l’inserto del Sole dove scrivo. Quanto a “diffondere” ecc. si riferisce alla missione della Tgas di cui lei è vicepresidente”.
    In realtà Editor in Chief vuol dire capo-curatore, non capo-redattore.
    Falso
    Non revisioniamo articoli di nostri dipendenti, ma di autori autonomi che ce li propongono e,
    ha mai sentito la parola “free-lance”?
    a differenza dei capi-redattori, non veniamo lautamente pagati, anzi, non prendiamo un centesimo. E sottolineo di nuovo che in questo lavoro seguo le regole della Comunità Scientifica, non quelle della Tgas. Cioè, io non dirigo i miei giornali per meglio “diffondere punti di vista di ogni genere nella comunità scientifica”, ma per puro piacere scientifico e per arricchirmi professionalmente.
    Continua a ripeterlo, ma continua a fare il vice presidente della Tgas la cui missione resta quella di diffondere i suddetti punti di vista
    Ocasapiens scrive: “I nostri “referees” sono come i suoi, fatti nostri. L’aggettivo “crackpot” è una citazione con link alla fonte”.
    Mi scusi, ma se i vostri referees sono come i miei, ed io produco roba “crackpot”, allora producete roba “crackpot” anche voi. Inoltre, lei parla di fonte di “intenditori”. In tutta onestà, se le discussioni di sconosciuti sul sito della fondazione Randi sono “intenditori”, io sono l’Uomo Ragno…
    Rilegga il contesto, “fatti nostri” si riferisce alla sua pretesa di avere i nomi delle miei fonti. Spiacente, non sono fatti suoi.
    Ocasapiens scrive: ” La definizione “predatoria” non è mia, ma di The Scientist. L’editore sta per Hindawi: non designa una persona, ma un’impresa”
    Guardi che Hindawi non può direttamente “chiedere spesso agli autori di rimandare in nota ad articoli usciti sulle proprie riviste.” Deve per forza passare per gli Editors, ossia i Curatori. Con me non l’ha mai fatto, se lo facesse li manderei al diavolo, mi dimetterei immediatamente e renderei pubblica la cosa.
    Ripeto: “editore” sta per l’impresa, NON per Christian Corda. L’articolo NON è interamente dedicato a lei, lo vuol capire?
    “E’ irrilevante, non ho scritto la sua biografia né sta chiedendomi di farlo. O sì?”
    Mi scusi, ma non è irrilevante. Dal suo articolo io passo per ricercatore scarso, corrotto da Fucilla, e che sostiene i crackpots quando invece sono un precario maltrattato dai baroni universitari in Italia, che fatica ad arrivare a fine mese ed è abbastanza quotato a livello internazionale. Non le chiedo di di scrivere la mia biografia, ma, se fosse interessata, un articolo sul trattamento che mi hanno riservato certi baroni italiani potrebbe esser più interessante di quello che ha scritto su Fucilla.
    Grazie, ma non è esattamente uno scoop, sa. L’ha già raccontato il prof. Valenzi
    Ocasapiens scrive: “Articolo? L’unica bufala che ha trovato è “filiale” riferita al rapporto subordinato dell’IFM con la Tgas. L’errata corrige ci sta in tre righe ” l’IFM è controllata dalla Tgas, ma non è una sua filiale come avevamo scritto il 26/8. Ringraziamo il vicepresidente della Tgas di avercelo segnalato e ci scusiamo con i lettori per l’imprecisione”.
    Come le ho già detto, l’IFM è controllata dalla Tgas. Ripeto: ciò che conta è l’attività scientifica dell’IFM, e cioè, in termini scientifici, la produzione scientifica dell’IFM e dei suoi membri. L’IFM è controllato scientificamente dal sottoscritto e dal suo Comitato Scientifico, Fucilla e Alves Rodrigues stanno SOTTO, non sopra di me all’interno dell’IFM. La mia produzione scientifica e quella dei membri IFM cade nel ramo “mainstream physics”, non nel ramo crackpots come fa intendere lei.
    Continui pure a ripeterlo, ma tenga presente che lei continua a fare il vice presidente della Tgas la cui missione resta quella di diffondere i suddetti punti di vista
    Ocasapiens scrive: “a bufale@oggiscienza non mi è arrivato un suo mail”
    In effetti, le ho scritto su NON l’ho autorizzata a pubblicare la mia mail privata
    Ocasapiens scrive: “Non nuove, sono quelle riportate sopra. Non credo che possa querelarmi prima di avermi chiesto un’errata corrige. Per abbreviare i tempi, fingiamo che invece di minacciarmi lei me l’abbia chiesta”
    Mai avuto reale intenzione di querelarla, io penso che lei sia sostanzialmente in buona fede solo che non pensa che sarebbe stato meglio ascoltare anche la mia versione prima di scrivere certe cose?
    La sua versione, l’ha già scritta e spalmata su internet. Se non le piace vederla citata, la cambi
    Ocasapiens scrive: “Falsa in che senso? Potevo usare un mese qualunque o tutti e dodici. Dovevo solo far vedere – e permettere a tutti di vedere – il ruolo delle autocitazioni per diventare “The World’s Most Cited Author in the Official Astroparticle Publication Review of ASPERA during 2007”. Ma se se preferisce, sostituisco l’esempio con il suo paper sulla Phys. Rev. D. 83, 062002 (2011) in cui lei si autocita 11 volte, con questo (12), questo (13) e sempre a scopo illustrativo con questo che lei cita altrove 15 volte. Per me è uguale. ”
    Stiamo parlando di numero di citazioni dei miei articoli nell’Astroparticle Publication Review per il 2007, non di citazioni mie e di altri autori ai miei lavori. Non ho accesso all’Astroparticle Publication Review e non posso autocitarmi li. La invito a controllare tutti i 12 mesi dell’Astroparticle Publication Review per il 2007, vedrà che il mio nome è quello che compare più di tutti, in media più di una volta al mese.
    Ho di meglio, vedi sotto
    Ocasapiens scrive: “Su Oggi Scienza la “boiata” non c’era. Era lei a confondere “modello” “forma” ecc. pur di firmarsi con appartenenze che faranno effetto al Corsera on line, ma che a Oggi Scienza provocano un LOL.”
    Ecco il titolo su Oggi Scienza “Uno studio internazionale è riuscito a ricostruire la forma delle onde gravitazionali prodotte durante il primo minuto di vita dell’Universo, Partecipa alla collaborazione internazionale LIGO-VIRGO anche l’Italia con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).”
    Io non confondo proprio niente, se l’articolo su Nature della collaborazione internazionale LIGO-VIRGO, di cui io sono coautore, ha ricostruirto la forma delle onde gravitazionali prodotte durante il primo minuto di vita dell’Universo io sono Nembo Kid… In ogni caso all’epoca ebbi un gentile scambio di email con la signora Federica Sgorbissa, in quanto l’autrice dell’articolo, la signora Simona Cerrato era assente, in cui chiarimmo le cose el a signora Sgorbissa pubblicò volentieri il mio commento.
    Mi scusi, grazie della spiegazione.
    Ocasapiens scrive: “Già, ma fuori dalla collaborazione VIRGO lei ha pubblicato poco, su riviste con impact factor mini e/o su vanity press come Bentham e Hindawi.”
    Questo sarebbe davvero da querela, poiché è arduo definire “poco” 38 pubblicazioni di autore singolo e 21 con altri autori in sei anni (quasi 10 all’anno) fuori dalla collaborazione VIRGO. Se poi riviste come Physical Review (la più prestigiosa rivista americana), Journal of High Energy Physics (la rivista a massimo impact factor nella fisica delle alte energie, più o meno lo stesso Impact Factor di Phys. Rev. Lett., con premi Nobel nel Comitato Scientifico), Astroparticle Physics (la rivista su cui pubblica la collaborazione VIRGO), Journal of Cosmology of Astroparticle Physics (la rivista a massimo impact factor nel ramo dell’astrofisica), General Relativity and Gravitation (la rivista ufficiale della Società Internazionale della Relatività Generale e della Gravitazione), International Journal of Modern Physics (la rivista dove pubblica la Gravity Research Foundation) sono, uso le sue parole, “riviste con impact factor mini e/o su vanity press come Bentham e Hindawi”, io sono Cicciolina… Tra l’altro ho pubblicato solo 3 lavori con Bentham ed uno con Hindawi, su un giornale in cui non sono Editor.
    Poiché però, come già detto, la ritengo in buona fede, magari manovrata da qualche barone Universitario, vedrò di sorvolare.
    Come vuole. Here are the raw data from WoK: Corda C. Tolti gli articoli nella collaborazione Virgo. Tolti i proceedings. Pubblicazioni 42 Citazioni 290, di cui 130 autocitazioni = 10 (globale). Adesso viene il bello:
    Most cited paper: Scalar gravitational waves from scalar-tensor gravity: Production and response of interferometers Author(s): Capozziello, Salvatore; Corda, Christian Source: INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS D Volume: 15 Issue: 7 Pages: 1119-1150 DOI: 10.1142/S0218271806008814 Published: JUL 2006
    34 citazioni di cui 32 autocitazioni
    Second Most cited paper: A solution of linearized Einstein field equations in vacuum used for the detection of the stochastic background of gravitational waves Author(s): Corda, Christian Source: ASTROPARTICLE PHYSICS Volume: 27 Issue: 6 Pages: 539-549 DOI: 10.1016/j.astropartphys.2007.04.001 Published: JUL 2007
    22 citazioni di cui 22 autocitazioni
    Third Most cited paper A longitudinal component in massive gravitational waves arising from a bimetric theory of gravity Author(s): Corda, Christian Source: ASTROPARTICLE PHYSICS Volume: 28 Issue: 2 Pages: 247-250 DOI: 10.1016/j.astropartphys.2007.05.009 Published: OCT 2007
    19 citazioni di cui 19 autocitazioni
    Carino anche questo: IF delle riviste piu’ utilizzate: MODERN PHYSICS LETTERS A (7 volte) IF=1.08
    ASTROPARTICLE PHYSICS (6) IF=3.2
    INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS A (4) IF=1.05
    INTERNATIONAL JOURNAL OF MODERN PHYSICS D (4) IF=1.18

    Ocasapiens scrive: “Complimenti, ma non è attinente al tema delle riviste predatorie. Ritiene proprio necessario metterlo nell’errata corrige? Distribuiscono 5 premi e 30 menzioni onorevoli all’anno – non è esattamente il Kavli”.
    Faccia lei. Non mi interessa che lo metta o no nell’errata corrige. Certo che non è il Kavli, ma in ogni caso resta un premio ufficiale della Comunità Scientifica, più importante di certi premi baronali italiani che danno a certi pseudo-grandi scienziati per motivi politici e/o di casta accademica. Perché non ci prova lei ad entrare per due volte in tre anni tra i primi 35 su migliaia di partecipanti scrivendo come autrice singola? Se ci riesce mi faccia sapere…
    Le è sfuggita l’ironia: niente “bufala”, niente errata corrige
    Ocasapiens scrive: “Scusi, ma se lei scrive di sentirsi insultato e “sputtanato” solo perché ho citato i suoi prestigiosi titoli e incarichi accademici, fa vedere a tutti che se ne vergogna lei”.
    Non faccia la spiritosa, lei sui miei “prestigiosi titoli e incarichi accademici” ci ha ironizzato, io ne vado orgoglioso, perché, prestigiosi o no, li ho ottenuti tutti fuori dall’Italia e con l’avversione del baronato universitario italiano. Se mi permetterà di chiamarla a casa le racconterò la mia storia, e forse si scuserà per aver cercato, seppur in buona fede, di farmi passare diverso da quel che sono, infangandomi.
    Un caro saluto.
    Infangato nelle sue fantasie, come tutti possono vedere.
    Telefonarmi a casa? Ci manca solo che ogni volta che cito un paper, gli autori mi chiamino per raccontarmi la propria vita!

  29. Correzione , la mia frase di sopra
    “Come le ho già detto, l’IFM è controllata dalla Tgas.”
    va sostituita ovviamente con
    “Come le ho già detto, l’IFM NON è controllata dalla Tgas.”
    Mi scuso con i lettori e con la signora Coyaud per l’errore di battitura

  30. Alcune precisazioni “tecniche”.
    Come regola generale, i database a pagamento di ISI e Scopus offrono una copertura del tutto insoddisfacente e incompleta in alcuni settori, anche delle scienze fisiche. Nel caso specifico di Corda, come anche per altri ricercatori attivi in campi affini, risulta essere più completo ed affidabile il database NASA/ADS che, oltre ad essere gratuito e di facile uso, fornisce un insieme di informazioni bibliometriche di gran lunga superiore a ISI e Scopus. Conosco il caso di un ricercatore il cui indice h è 24 su NASA/ADS e crolla a 16-17 su ISI e Scopus. Va da se che obiettare che questi ultimi non terrebbero conto di letteratura “minore” quali proceedings, conferenze, tesi di dottorato, etc. sarebbe una idiozia totale. Infatti, non si vede come l’essere citati in una tesi di dottorato non debba essere considerato come manifestazione di influenza!
    Circa poi gli IF delle riviste, qui Coyaud, non essendo del campo, sbaglia, e di molto. E’ risaputo che in fisica gli IF sono molto più bassi che in altre discipline. Nello specifico, poi, le riviste menzionate sono, effettivamente, di alto spessore scientifico. E’ altresì ampiamente risaputo nella stessa comunità scientifica come NON si debba ASSOLUTAMENTE usare l’IF di una RIVISTA per valutare il valore di un SINGOLO ARTICOLO e/o di un singolo ricercatore pubblicato in essa ALLA CIECA e MECCANICAMENTE.
    Credo che anche nel pieno di una polemica del genere si debba sempre essere molto cauti, specie quando si parla di cose di cui non si è competenti.
    Grazie.

  31. Circa Corda, eliminando tutti gli articoli con centomila nomi delle megacollaborazioni ma tenendo iu proceedings, NASA/ADS mi da
    146 non-autociazioni
    su un totale di 315 citazioni. Inoltre, mi da 1890 “reads” totali, e 671 downloads. Poi abbiamo, fra l’altro,
    h-index: 12,
    g-index: 15,
    i10-index: 14

  32. @C. Corda
    Ho bloccato un suo commento. Lei NON può pubblicare la mia corrispondenza senza la mia autorizzazione, rif. art. 616 cod. pen., D. lgs N. 196/2003: “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Uffa! Per il resto faccia con calma
    @BRWUEFCJH
    “Circa poi gli IF delle riviste, qui Coyaud, non essendo del campo, sbaglia”
    Questi sono gli strumenti che i ricercatori si sono dati. Se non le piacciono, lo dica a C. Corda così smette di usarli a sostegno della propria autorevolezza.

  33. @ocasapiens
    Si calmi e si informi a dovere sulla faccenda per evitare altri scivoloni in futuro. Lei non ha alcun titolo per discettare sulla qualità scientifica delle riviste da lei menzionate, eviti di coprirsi di ridicolo nella fattispecie. E non faccia la figura della sprovveduta che, sia pure in buona fede e animata da valide intenzioni, crede che se uno non pubblica su Nature e Science non vale niente. O che la scienza, specie la fisica del campo gravitazionale, si faccia SOLO su Science e Nature.
    A ogni buon conto, mi sembra che la discussione generale si sia incentrata inutilmente su Corda e su miserie umane irrilevanti. Corda, direi, non c’entra nulla de facto con piezopoli ecc., essendo lui nel campo della fisica gravitazionale. Il resto sono fesserie buone per tenere le braci della polemica online un pò calde.
    Fossi stato/a in lei, avrei dato all’articolo un taglio diverso, non menzionando nemmeno Corda, e concentrandomi sulla “polpa” della faccenda e su chi c’entra veramente.

  34. @BRWUEFCJH: l’Oca dovrebbe ringraziarla per le spiegazioni tecniche, ma dubito che ci abbia capito qualcosa…. Io invece la ringrazio per il calcolo dei miei indici, che non avevo mai fatto.
    non li ho mai calcolati, l’oca s.
    Lo salverò in un file. Condivido in toto quanto dice sugli IF, Aggiungo solo che neppure gli indici da lei calcolati vanno presi come dogma assoluto. La controprova è che quelli di Einstein e Majorana sono abbastanza bassi perché si è soliti citare articoli e/o libri successivi che hanno ripreso le loro celebri scoperte. Esempio, quando si richiamano le Equazioni della Relatività Generale il libro di Misner Thorn e Wheeler, “Gravitation” è molto più citato dell’articolo originale di Einstein. Oppure, quando si parla di “neutrino di Majorana” l’articolo originale di Majorana non è quasi mai citato.
    @Oca: sa, inizialmente lei mi faceva sorridere, perché la ritenevo vittima di false informazioni, ora invece mi annoia e mi fa pena e mi chiedo se ci è o ci fa. Ho usato gli IF solo perché lei aveva scritto che
    “Già, ma fuori dalla collaborazione VIRGO lei ha pubblicato poco, su riviste con impact factor mini e/o su vanity press come Bentham e Hindawi.”
    ossia gli IF li ha tirati fuori lei, non io.
    Non li tiravo fuori se lei non vantava le sue pubblicazioni
    Riguardo la sua corrispondenza, forse non ha notato che Recami ha inviato la sua email anche a me autorizzandone la divulgazione del contenuto. L’ho fatto perché altrimenti lei ,come ha già tentato di fare privatamente, con me e lo stesso Recami, si sarebbe girata la risposta di Recami come voleva.
    La mail è indirizzata a me, non a lei, NON è una lettera aperta, ma una corrispondenza privata
    Non mi sono neppure sognato di pubblicare le baggianate che mi ha scritto in privato una poveraccia come lei, sono già eccessive quelle che racconta in pubblico, e meno male che si vanta di essere una che va contro le bufale… Per il resto scriva ciò che vuole, su questo blog, su Oggi Scienza e persino sul “Sole 24”.
    Bene, dico al direttore che lei non pretende più la rettifica della parola “filiale”.
    Mi sono informato su di lei, sia sulla rete che da altri colleghi. La sua autorevolezza come giornalista scientifica è praticamente nulla, e, tutto quello di falso che dirà su di me verrà interpretato in senso opposto. Ergo, grazie della pubblicità gratuita.
    LOL, l’uva è troppo verde, disse la Volpe dopo essersi presentata come fulgido esempio di genio bistratto dai baroni di cui dovrei scrivere sul Sole.
    Però, siccome il suo insistere quasi come accanimento personale mi ha dato forti dubbi sulla sua buonafede, ho deciso di dare mandato al mio avvocato per denunciarla per calunnia e diffamazione. Per il resto, questa è l’ultima volta che perdo tempo a discutere con una come lei
    Come tutti possono vedere, lei mi ha subissata di commenti logorroici e offensivi mentre obiettavo con la massima brevità e la pregavo di tenere per sé la sua vita privata.
    Inoltre ho risposto a una sola delle sue mail di minaccia e unicamente perché era insultante anche per chi la riceveva in copia.
    Bon débarras anche a lei

  35. @BRWUEFCJH
    C’è poco da discutere infatti perché lei come altri, presume di sapere che mestiere faccio, ma non lo sa, e di volermelo insegnare lo stesso.
    Per es. mi confonde con il caporedattore del supp. cultura. Il “taglio” lo decide lui.
    “Fossi stato/a in lei,”
    Se fosse stato/a in NOI avrebbe pubblicato la polpa piezo in maggio; in agosto nella pagina intitolata “Fucilla” avrebbe citato Corda fra le comparse (senza foto) e sarebbe divertito/a vederlo scrivere ovunque gli riesce che esige rettifiche sotto minaccia di querela, vantare prima titoli accademici e poi la sua “miseria umana”.

  36. @BRWUEFCJH
    Per quanto le riviste di fisica abbiano in generale un minor IF, e’ vero che riviste con IF circa 1 sono nella parte medio-bassa della distribuzione.
    Se cerca in rete http://savchenko.su/content/AAJL.pdf
    vedra’ che su 36 riviste di astrononia/astrofisica si ha
    IF > 4 –> 7
    4>IF>2 –> 11
    2>IF>0 –> 18
    Per il caso specifico, quello che risulta eclatante non e’ la quantita’ e la qualita’ delle pubblicazioni ma l’elevato rapporto autocitazioni/citazioni. (eclatante nei lavori piu’ citati).
    Va da se che il caso in esame non e’ causo dello status quo, ma effetto, e
    sicuramente non e’ un caso isolato (per le autocitazioni).
    Risulta pero’ strano il quadro generale. Mi stupisce che un giovane precario, vessato da non meglio identificati baroni universitari, fondi un accademia e cominci a distribuire onoreficenze e premi scientifici.

  37. @ocas: delle ultime cose che ha scritto non si capisce niente: forse si riferiva a qualcun altro, ma non è importante: sono solo gli ultimi scoppiettii disarticolati di un fuoco che ormai va spegnedosi nel nulla.
    Io NON presumo di sapere che mestiere fa: semplicemente, deduco il mestiere che NON fa. Poi lei mi dice che io la confonderei con “il caporedattore del supp. cultura”!!?!?! Ma che sta dicendo? E chi lo conosce? Chi l’ha mai tirato in ballo? Ma chi è costui e che vuole? Suvvia, oca….Il resto, poi, scusi, ma non la (o dovrei dire VI?) seguo proprio…
    Sarà che non sono molto piezo-informato.
    Mettendo da parte paranoie, scaricabarile su capiredattori vari, incomprensioni e bla-bla vari, e virando sul concreto e sull’utile, lo consulti, ocas, NASA/ADS: come le dicevo, lo trovo davvero ottimo, gratuito e molto più ricco di altri per cui si paga. Hanno tirato fuori un sacco di indici nuovi che non ho ancora capito bene, e poi danno anche i “reads” e i “downloads”, esclude le auto-citazioni, permette di calcolare l’h-index normalizzato per numero di autori (ed è qui che cascano molti asini [auto]ritenuti aquile…se ne vedono proprio delle belle). Insomma, permette di farsi un quadro più a 360 gradi della produzione e del valore di un ricercatore (almeno in certi campi).
    @ un pò per tutti.
    Naturalmente, tutta la faccenda della bibliometria è qualcosa che si attaglia abbastanza bene soprattutto per gli ultimissimi anni/decenni in cui il modo di fare ricerca è cambiato tantissimo, così come è aumentato in modo pauroso il numero di persone a vario titolo impegnate nell’impresa scientifica, con anche l’affacciarsi di alcune nazioni in via di prepotente sviluppo. Sarebbe assurdo, oltre che ridicolo, applicare questi criteri a scienziati di un passato neanche troppo remoto. O vogliamo chiederci se…l’h-index di Newton era maggiore o minore di quello di un qualche XY contemporaneo che va per la maggiore..?
    @neutrino
    Si, ma là vengono citati giornali più di fisica come IJMPD, IJMPDA, etc. Se chiede in giro nessuno le verrà a dire che IJMPD non vale un gran che solo perché..ha un IF di circa 1!
    Il problema delle autocitazioni vale per tutti. Mi verrebbe da dire che, forse, esso è più marcato nel caso di numeri totali relativamente bassi. Ma se questi si alzano, che importa se X ha 2000 citazioni se, 1300 sono non-autocitazioni? E’ ovvio che X ha il suo bell’impatto! Poi, non so, forse se le autocitazioni sono in lavori peer-review, magari è meglio: in fondo, referees ed editors controllano e potrebbero anche farlo notare chiedendo di ridurle/eliminarle. Se non avviene vorrà dire che sono abbastanza pertinenti. Ma, ripeto, il problema vale un pò per tutti.
    Come anche quello di fare le normalizzazioni per autore.
    Che ne dice?

  38. @ ocas.
    Circa Hindawi, si, anche io ho letto da qualche parte online di recente che figurerebbe nella lista degli editori predatori perchè a un loro giornale ISI ha tolto l’IF. Ma non bisogna generalizzare. Nel campo in questione, Hindawi pubblica ottimi giornali come Advances in High Energy Physics, che ha un IF di più di 4 dopo pochi anni appena, Advances in Astronomy e altri. Fino a pochi anni fa c’era pure Scholarly Research Exchange (SYREXE) che era molto carino perchè aveva referee pubblici che davano valutazioni sa 1 a 5 stelline che restavano pubbliche. Poi, se Hindawi negli altri campi, fa schifezze non saprei.

  39. E comunque, ripeto, tutta questa discussione avvitatasi su Corda mi sembra proprio fuori tema, di cui son un pò perse le tracce

  40. @BRWUEFCJH
    1) Tutti i database delle pubs sono equivalenti (o perlomeno le diverse approssimazioni/errori che contengono li fanno equivalenti).
    Quello che lei riporta dalla DB nasa e’ in accordo al 10% con ISI
    2) Io non amo valutare il valore di un ricercatore dai suoi parametri bibliometrici. Sono convinto che la tendenza (che contiene una buona dose di arroganza) degli ultimi 20-30 anni a voler per forza valutare la qualita’ del lavoro del singolo ricercatore numericamente portera’ alla fossa la ricerca scientifica(il singolo e’ soggetto a fluttuazioni ampie su variabili molte volte non definibili a priore). Diverso discorso e’ l’uso di tali parametri per le istituzione: il grande numero di gradi di liberta’ assicura un certo significato ai valori medi trovati.
    3) Nel caso specifico non si puo’ non notare che e’ prorpio il Dr. Corda a giustificare i suo lavoro con un uso “sfacciato” di indici bibliometrici e ruoli di responsabilita’ assunti.
    Noti un fatto: quando giudico un ricercatore del mio campo mi interessa poco il fattore h e di quante riviste e’ editor. Mi leggo i suoi lavori e valuto la loro importanza nel campo. In genere qualcuno ha la tendenza di ricorre a cv “gonfiati” da numeri e titoli solo quando si rivolge ad un pubblico non propriamente affine al suo campo di ricerca.
    Il perche’ il dr. Corda faccia questo non mi interessa piu’ di tanto e non ha neanche una grande importanza.
    4) Pero’ ….
    In questa storia c’e’ un pero’ !
    Con la fondazione di un istituto il dr Corda esce dal suo ruolo personale ed assume un ruolo pubblico e formale. L’autorevolezza del suo IFM e’ basata sulla sua personale storia scientifica e quella dei membri coinvolti nelle attivita’. Tra l’altro in rete si evidenzia come l’IFM sia stato promotore di iniziative pubbliche, a volte con il patrocinio del comune di prato.
    In questo caso un’analisi pubblica e’ lecita e giustificabile.
    In piu’, ed e’ la cosa piu’ interessante, io non so se l’IFM sia una filiale, o una controllata della Tgas. Sta di fatto che l’overlap dei membri dell’IFM e della TGAS e’ notevole. E la tgas con la sua interazione (anche se debole) con la costellazione di imprese del gruppo fucilla qualche zona d’ombra la offre.
    Un ulteriore fatto mi incuriosisce assai:
    Il Dr corda rivendica di aver sempre fatto scienza “ortodossa” (che corrisponde al vero). Gran parte dei membri dell’IFM, pero’, sono esponenti di spicco della scienza “eterodossa” se non a volte di quella marginale/patologica.
    Perche’ questa scelta ?
    Queste osservazioni/critiche noti che non sono rivolte ad DR Corda in quanto singolo ricercatore, ma in qualita di presidente dell’IFM.

  41. @neutrino: se ti firmassi col tuo vero nome ti risponderei volentieri completamente. Comodo celarsi dietro un nickname e criticare chi si espone col proprio nome… Permettimi anche di segnalarti che è stata l’oca ad introdurre gli indici bibliometrici in questa discussione tentando di sfatare il fatto che nel 2007 abbia ottenuto il record di citazioni nell’Astroparticle Publication Review. Non ho mai detto che questo fatto equivalga al Nobel o conti chi sa quanto, ma l’oca ha tentato di dimostrare che era falso (evidentemente qualcosa conta) introducendo citazioni di altri autori, autocitazioni ed indici bibliometrici che col numero di citazioni nell’Astroparticle Publication Review non c’entrano un tazzo.
    Quanto ai ruoli di responsabilità me li hanno dati coloro che hanno deciso di aderire al mio progetto.
    Cari saluti,
    Ch.

  42. “progetto”… che parola grossa, Corda… ma anche molto ambigua, ed è di questo che si sta discutendo, non dei tuoi lavori con Virgo o altri nel mainstream scientifico…
    Ma tu continui a promettere risposte, anche se trovi sempre ragioni per non darle… un atteggiamento molto tipico di quella “scienza eterodossa” di cui parlava neutrino…

  43. Mi permetto di dare a Corda dei consigli, anche se non richiesti, sperando che non si offenda (e che non mi denunci..).
    Sinteticamente:
    1) Si concentri sull’IFM e si tolga di mezzo da tutte le varie tgas varie, annesse e connesse: non solo non aggiungono nulla alla sua credibilità scientifica ma, anzi, la danneggiano. Si guardi intorno: nessuno scienziato serio del suo campo e non si fregia di siffatte “associazioni”.
    2) Ripulisca l’IFM stesso senza se e senza ma da tutta una serie di personaggi ridicoli che nessuna seria associazione scientifica ospiterebbe. Lasci i veri scienziati, e ve ne sono alcuni ottimi fra i suoi associati.
    3) Renda più professionale il sito. Aggiunga, per esempio, di ogni membro dei link alle sue pubblicazioni, il curriculum, cose così. Tolga tutto quello che è pura “vanity press”
    4) Francamente, mi scusi, ma hanno ragione i suoi detrattori a rinfacciarle la pomposità e la vacuità di certi cosiddetti titoli da lei esibiti. Serve solo a farle ridere dietro. Metta poca roba, e di qualità. Non si attacchi a scempiaggini tipo quella dell’ASPERA, Palm Harbour e via dicendo.
    5) Non si faccia corrompere per un eventuale tozzo di pane che qualche suo tgas-collega in cerca di “endorsement” le può eventualmente elargire in cambio di una presunta rispettabilità scientifica. Vedrà che il Comune di Prato la terrà lo stesso in considerazione, anzi, magari anche di più.
    6) Non perda tempo con denunce varie a ocas: se è vero, come lei dice, che ocas non gode di alcuna considerazione e che nessuno se la fila, non ha proprio senso preoccuparsi. E si ricordi che è uno scienziato, e non un azzeccagarbugli.
    Non se la prenda, non si offenda e, dia retta, faccia come le dico.
    Saluti

  44. @mikecas: anche tu, perché non dici il tuo vero nome? Non vedo perché dovrei render conto del mio progetto ad un nickname. Fuori il vero nome e discutiamo del mio progetto, che tra l’altro non era la discussione di questo topic.
    Cari saluti,
    Ch.

  45. @Corda
    Non risponda a me o a michecas, infatti ha ragione usiamo dei nick.
    Ma perche’ non risponde ad Alessio Guglielmi che il nome c’e’ l’ha messo tutto e pure la faccia ?
    Gaetano Salina
    ps. Visto che il nome c’e’ l’ho messo pure io, lei non ha motivo per non rispondermi…..

  46. @BRWUEFCJH: consigli interessanti, perché dovrei offendermi e denunciarti? Non mi pare che tu mi abbia insultato od abbia detto balle su di me. Preferirei che anche tu usassi il tuo vero nome, comunque, poiché mi sembri la persona più seria qui dentro assieme a neutrino:
    1. Vero che la TGA inizialmente sosteneva crackpots quali Evans e Crothers, ma in seguito si è evoluta migliorandosi. Il suo Chairman W. Rodriguez è un eccellente fisico-matematico sudamericano (puoi controllare, è il co-autore principale di Erasmo Recami). Rodriguez ha sbugiardato Myron Evans mostrando la ridicolaggine della sua supposta teoria finale. Il sottoscritto ha sbugiardato Crothers sui suoi proclami relativi all’erroneità della relatività generale e alla non esistenza dei buchi neri. Definisci “scienziato serio”, Dunning-Davies ha vari pubblicazioni addirittura su Nature. Ti ho citato Chairman e President della TGA. La TGA sta cercando di migliorarsi e non vedo perché non dovrei darle una mano, anche perché non ha mai cercato di impormi i punti di vista che aveva in precedenza, anzi sta puntando anche su di me per migliorarsi
    2. Fai i nomi di personaggi ridicoli che nessuna seria associazione scientifica ospiterebbe. Te ne posso fare altrettanti presenti, ad esempio, in vari Dipartimenti di Fisica delle Università italiane….
    3. Consiglio eccellente, grazie.
    4. Siccome sei dell’ambiente, sai che certe scempiaggini tipo quella dell’ASPERA, Palm Harbour e via dicendo sono più serie che Direttore del Dipartimento di… o Direttore del’INFN di… molto spesso occupate da incapaci ed incompetenti leccaculo. Tra l’altro il titolo di Palm Harbor è legale negli USA. Non credo di averli mai esibiti pomposamente e con vacuità, ne ho mai detto che valgono come un Nobel, ho detto semplicemente di possederle, poi che valgano davvero o non valgano non sta a me decidere. D’altronde viviamo in un mondo che ha dato il Nobel a Dario Fo…
    5. Sigh, magari avessi ragione… Purtroppo al Comune di Prato della Scienza gliene frega ben poco, a parte l’Assessore alla Ricerca che però ha le mani legate e zero fondi…
    6. Altro eccellente consiglio, in effetti anche se ho minacciato l’oca non penso minimamente di denunciarla, non ne vale la pena.
    Grazie comunque, e tieni pure il nickname, tanto ti ho riconosciuto L.
    Ciao,
    Ch.

  47. Corda, “mikecas” è il mio nick pluridecennale, ed è di fatto il mio nome e cognome. Basta digitarlo su google er sapere tutto di me, forse tranne l’indirizzo di casa, ma non ne sono sicuro…
    Ora la vuoi smettere di far finta di voler rispondere a delle domande, quelle di Guglielmi, estremamente precise e direi completamente condividibili. Perchè un “precario avversato dal baronato italiano” possa permettersi di gestire una fondazione e distribuire “prestigiosi premi scientifici” è una cosa che normalmente richiede poderosi supporti politici e/o appartenenze a “sette” più o meno segrete. La frequentazione di persone molto “chiaccherate” sicuramente non aiuta a chiarire la faccenda.
    Quindi sono anche io molto curioso di conoscere la tua versione dei fatti, nella forma di oneste e chiare risposte alle domande di Guglielmi. Spererei in risposte chiarificatrici, ma devo confessare che sono piuttosto pessimista…
    Ora tocca solo a te…

  48. @mikecas: allora scrivilo sto benedetto nome e cognome…
    Non intendo rispondere ai quesiti dell’oca più di quanto abbia detto nel topic “c’è posta per te”, tanto lei trova sempre il modo di strumentalizzare e rigirare le cose, ma se vuoi ti posso rispondere privatamente.
    Un caro saluto,
    Ch.

  49. Corda, come è banale scoprire, mikecas sta per Michele Castellano…
    ma:
    Christian Corda ha scritto:
    4 settembre, 2012 20:06
    Cara Sylvie e caro Alessio,
    sarò lieto di rispondere alla gentile lettera aperta di Alessio domani in giornata.
    Un caro saluto,
    Ch.

    io sto ancora aspettando…

  50. @Corda
    In questo contesto un nick od un nome e cognome si equivalgono.
    In ogni caso io faccio mie le domande di Alessio Guglielmi e avendo firmato il precedente post mi aspetto che lei faccia fede alle sue parole:
    @neutrino:se ti firmassi col tuo vero nome ti risponderei volentieri completamente. Comodo celarsi dietro un nickname e criticare chi si espone col proprio nome…
    Per cui mi aspetto che lei risponda alle mie domande/obiezioni/critiche e a quelle di Guglielmi.
    Se poi lei ritiene che non vale la pena far fede a quello che solo poche ore fa lei ha scritto, mi spiace per lei.

  51. @ Gaetano:
    risponderò volentieri ai tuoi quesiti e/o commenti. Inizio oggi, ma, poiché si fa tardi e sto occupando la stanza di mio figlio di due anni, correndo il rischio di svegliarlo, spero non ti seccherà se continuo domani.
    @ Michele: OK oggi inizio con Gaetano domani passo a te ed ai quesiti di Guglielmi.
    Relativamente alle osservazioni di Gaetano:
    1) Concordo.
    2) Concordo.
    3) Mi devo ripetere, è stata l’oca ad introdurre gli indici bibliometrici in questa discussione. Il mio CV non è gonfiato, nel senso che i miei titoli sono veri, poi non sta a me decidere se e quanto valgono. Probabilmente non valgono nulla, ma per quanto mi riguarda le Università ed i Centri di Ricerca Italiani sono in mano ad una massa di ignoranti che hanno titoli molto più pomposi e vacui di quelli che esibisco io. Questo in generale, in quanto ci sono ovviamente delle eccezioni e delle eccellenze. Da come parli, Gaetano, mi sembri una persona seria, e sono sicuro che il tuo titolo di Primo Ricercatore INFN è meritato, ma sapessi quanti Primi Ricercatori INFN conosco che non hanno mai scritto, non un lavoro, ma una riga in vita loro…
    4) Concordo quando dici che “L’autorevolezza del suo IFM e’ basata sulla sua personale storia scientifica e quella dei membri coinvolti nelle attivita’” ed aggiungo che un giudizio sull’IFM andrà dato sulla base di quanto riusciremo a produrre in futuro. In ogni caso, perché non può essere concesso al sottoscritto di provare a realizzare un Centro di Ricerca nel cuore dell’Italia? A chi da fastidio? Se vuoi qualche dettaglio ti tirò che abbiamo iniziato le attività nel 2011, abbiamo una sede legale, abbiamo organizzato una Conferenza sul Nucleare ed una di Divulgazione Scientifica, abbiamo ottenuto varie pubblicazioni in alcune prestigiose riviste scientifiche. Abbiamo fatto una domanda di finanziamenti al Consiglio Europeo di Ricerca e stiamo per farne una seconda. Abbiamo pochissimi soldi, il sottoscritto prende 1100 Euro al mese per una borsa di studio che gli viene da Palm Harbor. Ma, ripeto, più che dettagli burocratici ed amministrativi, ciò che veramente conta in una Istituzione Scientifica è il livello di competenza di chi ne fa parte e la sua produzione scientifica. Siamo un’Istituzione sede dell’Editoral Board di due giornali internazionali, anche se l’oca ha cercato di farne passare uno per poco serio. Abbiamo la passione. Qual’è dunque il problema? C’è forse la paura che mettiamo in ombra qualcuno? Non gestisco nessuna fondazione, magari avessimo i soldi per esser fondazione, ne faccio parte di “sette” più o meno segrete. Scusa, ma questo è quasi offensivo, è come se, poiché tu sei Primo Ricercatore INFN, ti sospettassi di far parte di quell’associazione a delinquere di stampo mafioso che è il baronato italiano. Non si può fare d’ogni erba un fascio, non credi? Relativamente al fatto che “La tgas con la sua interazione (anche se debole) con la costellazione di imprese del gruppo fucilla qualche zona d’ombra la offre.” che dire delle tante zone d’ombra dell’Università Italiana, a partire per esempio da fatto che praticamente tutti i Concorsi sono truccati? Ho conosciuto Fucilla di persona, è un grande sognatore, ma fondamentalmente una persona per bene. Mi risulta che tutte le sue imprese siano legali e che non faccia niente di immorale, se si offre di fare da mecenate all’IFM, perché dovrei rifiutare? Io da lui non ho ancora visto un soldo, tranne i rimborsi per il Convegno di Divulgazione Scientifica.
    Condivido che il discorso scienza ortodossa non-ortodossa sia forse il più affascinante, lo riprendiamo domani.
    OK, mi pare che la discussione IFM sia partità, domani vedrò di rispondere anche a Guglielmi visto che non ho niente da nascondere.
    Un caro saluto,
    Ch.

  52. @Corda
    1) Preferisco che lei usi il mio nick (in tal caso e’ indifferente se usa per appellarmi la seconda o la terza persona). Se invece vuole usare il mio nome usi la terza persona. E’ una cortesia che le chiedo ma e’ significativa.
    2) Anche se non fondamentale non confonda gli autori delle questioni che le sono rivolte. Io non ho parlato di “setta”.
    3) E’ infantile, e mi scusi se glielo faccio notare, rispondere ad una critica dicendo: “si e’ vero ma che cosi fan tutti”. Evitare cio’ permette anche di rendere piu’ scorrevole la lettura delle sue risposte.
    Da parte mia le posso assicurare che l’attenzione alle problematiche relative alla “tutela baronale” della ricerca italiana e’ sempre stata alta (ma anche questo c’entra poco con la questa discussione).
    4) Le sue questioni personali, pur suscitando una certa empatia da parte mia, non riguardano la questione in esame. Evitare di parlarne … (vedi 3).
    5) Una richiesta necessaria per capire se una domanda che ho in mente e’ significativa o meno: Puo’ rendere disponibili le slide dell’incontro sulla velocita’ della luce che l’IFM ha organizzato ?
    6) Ho conosciuto Fucilla di persona, è un grande sognatore, ma fondamentalmente una persona per bene. Mi risulta che tutte le sue imprese siano legali e che non faccia niente di immorale
    Lei non riesce a percepire il punto. Io non so e/o non sono in grado e/o non mi interessa determinare se l’attivita’ industriale di fucilla sia illegale e/o immorale e soprattutto non ritengo questo il punto.
    La cosa che mi stupisce e’ la seguente:
    Esistono due entita’ di natura accademica (TGAS e IFM) e una galassia di industrie, alcune con un tempo di vita di pochi anni, che si occupano di tecnologie definibili, con una buona dose di benevolenza, non ancora mature.
    Cosa lega la TGAS e IFM a questa galassia ?
    Il fatto che un certo numero di Accademici TGAS e IFM (sono circa una decina e sono sempre gli stessi) ricoprono posizione nella struttuta dirigenziale di dette ditte.
    Nulla di male si sarebbe portati a pensare: e solo spin-off !
    Peccato che a volte le competenze di detti accademici non hanno nulla a che fare con i prodotti sviluppati. Di esempi ne potrei fare diversi e le risparmio quelli imbarazzanti.
    Le riporto questo:
    Srivastava Yogendra (Physicist) e’ accademico TGAS e e’ Coordinator Theoretical Group Boston and Executive director Board QC della STERIWAVE UK BRAZIL QC PLC. Per quanto Srivastava sia un teorico non ha mai scritto un lavoro sui quantum-computer.
    Questi casi, io ne riesco a ricostruite ordine 10 a me lasciano perplesso. E a lei ?

  53. @ C. Corda
    Qui tutti possono intervenire con il proprio nick, è la mia regola e ha il vantaggio di valere per neutrino che conosco come per BRWUEFCJH che non conosco.
    @neutrino
    Mi scusi se la correggo, ma la Steriwave QC ecc. per la quale lavora il prof. Y. Srivastava adesso è la Altimed-QC: produce scatolette di plastica che curano anche a distanza epatiti, malattie veneree, impotenza, ghiandole mammarie, calvizie, tumore cellulare “Update”, “Chakroterapiya” ecc.ecc. (Se può esserle utile, le mando i dépliant…).
    “che cosa lega?”
    Forse può anche esserle utile sapere che il dott. C. Corda non è soltanto Chairman dell’IFM e Vice-President della Tgas, ma anche (per esempio)
    – “Executive Director & Chief Scientist” della Global Energy Plc
    – “Technical Director” dello Yellow DNI Group
    – “Director & Chief Scientist” della Global Apollo Kleangas

  54. @Salina:
    1) Mi scusi, farò come chiede. Se per lei è indifferente preferisco chiamarla per cognome, altrimenti mi riferirò al suo nickname. Lei è invece liberissimo di darmi del tu se crede.
    2) Mi scusi anche qui, non ricordo dove ho trovato la parola “setta”.
    3) Ha ragione in toto. anche se non mi pare di aver detto “così fan tutti”. Comunque, in futuro, eviterò.
    4) Ha ragione anche qui.
    5) Per ora posso render disponibili le mie, per le altre devo chiedere agli altri partecipanti. Quali le interessano?
    6) Beh, anche se posso capire le sue perplessità, a questo proposito credo che si spera che l’accademico abbia il background scientifico necessario per poter ricoprire il ruolo. Non conosco Srivastava Yogendra e quindi non posso dirle se abbia o meno tale background. Per quanto riguarda i tre incarichi che mi sono stati dati, riportati dall’oca, preciso che si tratta di progetti che devono ancora partire e per i quali non percepisco ancora un centesimo. Per quanto ritenga di avere il background scientifico necessario per ricoprirli, sto approfondendo gli studi di settore. In generale ritengo che chi ha un background scientifico adatto possa occuparsi di settori diversi dal proprio specifico, facendo ovviamente i necessari studi ed approfondimenti. Margherita Hack, Astronoma, parla spesso di fisica teorica. Odifreddi, Matematico parla spesso di teoria della relatività.
    Saluti,
    Ch.

  55. @tutti
    Per completezza di informazione, all’università di Perugia mi hanno detto che il prof. Srivastava non risulta avere alcuna formazione bio-medica. Perciò la sua attività “scientifica” nell’Altimed della holding Fucilla fa parte – per usare l’eufemismo del dott. Corda – “delle tante zone d’ombra dell’Università Italiana”.
    @C. Corda
    “Io da lui non ho ancora visto un soldo, tranne i rimborsi per il Convegno di Divulgazione Scientifica”
    Rimborsi? Ma se il prof. Fucilla proprietario della Tgas paga le attività dell’IFM e le stesse persone dirigono entrambi gli enti, in che senso sono “autonomi”, “indipendenti” ecc. come sostiene lei?
    Da top manager, lei lavorerebbe gratis in tre multinazionali del prof. Fucilla? This strains credulity.

  56. @oca: di solito la plonko, ma in questo caso devo chiarire.
    A PARTE I RIMBORSI SPESE PER LA CONFERENZA DIVULGATIVA ED UN VIAGGIO IN INGHILTERRA DI DUE GIORNI IN CUI MI AVEVA INVITATO PER CONOSCERMI IL SOTTOSCRITTO E LI’FM NON HANNO ANCORA VISTO UNA LIRA DA FUCILLA. IN FUTURO IN OGNI CASO PRETENDERÒ DI AVERE AUTONOMIA SCIENTIFICA DA LUI NELL’INDIRIZZARE LA RICERCA IFM, Chiaramente, come membro dello Scientific Advisory Board Fucilla potrà dire la sua, ma le decisioni finali saranno dello Scientific Advisory Board con mia finale approvazione. Se ciò non avverrà, smetterò di collaborare con lui.
    Io non sono top manager di alcunché, ma, per quanto riguarda i tre incarichi che mi sono stati dati, ripeto ancora che si tratta di progetti che devono ancora partire e per i quali non percepisco ancora un centesimo per quanto ritenga di avere il background scientifico necessario per ricoprirli. Sto inoltre approfondendo gli studi di settore. Cara oca, se vuole il mio numero di conto-corrente sono disposto a darglielo, vuol scommettere che ci sono meno soldi che nel suo?
    ***
    Scriva pure maiuscolo, ma tutti possiamo leggere il contrario sui documenti delle sue multinazionali. E di conti correnti ne può avere a decine in ogni paese dove operano.
    Da lunedì lei mi accusa di falsità e bufale perché cito i vostri documenti e adesso smentisce quanto è scritto sui quei documenti. Perfetto. Ora deve scegliere: o lei dirige quelle multinazionali o sono quelle multinazionali a scrivere falsità e bufale. In ogni caso non le ho scritte io.
    Quando ha scelto, non lo scriva a me, ma al direttore del Sole e di Oggi Scienza. Your move, Sir.

  57. @neutrino e mikecas: ho iniziato a rispondere a Guglielmi sul topic “c’è posta per lei”. I vostri commenti e le vostre critiche sono graditissimi.
    Saluti,
    Ch.
    @tutti
    Buona idea, meglio discutere sotto quel post. Se volete ricopio là dentro un solo commento quelli pertinenti che trovo qui (se ne dimentico uno, ditemelo però – non vorrei essere querelata per abuso della parola “pertinenti” oltre che di “filiale” in “IFM, filiale della Tgas”), l’oca s.

  58. @oca: mi sa che mi e` finito un commento nello spam qui sopra
    trovato e liberato (LOL), l’oca s.

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