Da Nature Climate Change:
– Stephan Lewandowsky – quello del Debunking Handbook con James Cook, gratis e in italiano – pubblica i risultati di un altro esperimento per far dispetto ai neghisti. Dall’abstract:
it is unknown whether consensus determines people’s beliefs causally. It is also unclear whether perception of consensus can override people’s ‘worldviews’, which are known to foster rejection of AGW. Study 1 shows that acceptance of several scientific propositions—from HIV/AIDS to AGW—is captured by a common factor that is correlated with another factor that captures perceived scientific consensus. Study 2 reveals a causal role of perceived consensus by showing that acceptance of AGW increases when consensus is highlighted.
– Reto Knutti e Jan Sedlá?ek raccomandano di non farsi illusioni, i nuovi modelli hanno tuttora margini d’incertezza variabili come da grafico;
– ancora Reto Knutti – con Clara Dreser, Susan Solomon e Adam S. Phillips – raccomandano di non “accrescere le aspettative” di politici e cittadini e di sottolineare “il ruolo della variabilità naturale del clima futuro negli Stati Uniti”. Consiglio valido anche in molti contesti.
– Skeptical Science ha altre rassegne sull’uragano, sic perché è stato un uragano a devastare Haiti.
– Ne arriva un altro.
– Mitt Romney rimpiangerà certe buffonate?
Una caratteristica degli studi sul riscaldamento globale è che passano gli anni ma sia le proiezioni che le incertezze restano più o meno identiche. Sono ormai molti decenni che si perfeziona la fisica, si parametrizza con misure più recenti e precise, si includono altri effetti, si espandono le capacità dei modelli, ma alla fine il risultato è terribilmente stabile.
I 3 °C di sensitività climatica, l’innalzamento degli oceani, lo scioglimento dei ghiacci, l’intensificazione del ciclo idrologico, l’espansione della cella di Hadley, etc., sono tutte cose valutabili sia a spanne che con i più sofisticati modelli; niente, comunque la si rigiri siamo sempre lì.
Indovinate qual’è il messaggio 🙂
Da una delle rassegne di SkS guarda cosa pesco:
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959378012001215
(a proposito di climatologi ‘allarmisti’…)
A parte l’effetto ‘‘erring on the side of least drama (ESLD)’’ di Brysse et al.,
i report dell’IPCC sono strutturalmente conservativi. Per come sono congegnati rappresentano una sorta di minimo comune denominatore. Ancora di più è vero per i Summary for Policymakers che vengono approvati parola per parola da tutti i rappresentanti governativi.
Molto interessante questo articolo del New Scientist sulla fine dell’ultima grande glaciazione:
http://www.newscientist.com/article/mg21628891.900-the-great-thaw-charting-the-end-of-the-ice-age.html?full=true
Molti tasselli li avevamo già, ma ora il mosaico sembra abbastanza completo.
OT
scusate ma volevo un conforto…mi risulta tutto di difficile lettura per una pubblicità violacea con foto che fa da sfondo al blog…
è un problema solo mio? (firefox&chrome)
@giovanni
Quelle horreur! Avviso le potenze superiori.
aggiornamento: hanno provveduto!