Per spericolati

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Il 6 novembre Nature e Sense about Science, sponsor la fondazione Kohn, hanno assegnato per la prima volta il John Maddox prize (2 mila sterline) a

Shi-min Fang (a.k.a. Fang Zhouzi, ndr) a freelance writer and former biochemist who exposes bad science on his New Threads website, and Simon Wessely, at the Institute of Psychiatry at King’s College London.
Fang was attacked by thugs in the summer of 2010 after criticizing the efficacy of a urologist’s surgical procedure (see ‘Brawl in Beijing’). Wessely – anche lui minacciato di morte, ndr -has developed therapies to treat chronic fatigue syndrome (CFS), but has been reviled by many with CFS for emphasizing the neuropsychiatric aspects of the syndrome, especially at a time when it was linked to the XMRV virus (see ‘Chronic fatigue syndrome: Life after XMRV‘).

Editoriale con altre informazioni.

***

Da Science
– una critica ai modelli di previsioni meteo che faticano a star dietro alle nubi, in parte contraddetta da
previsioni molto accurate su Sandy dovute alla potenza di calcolo dello European Centre for Medium-Range Weather Forecasts
– e dagli sforzi per misurarne l’impatto, iniziati giorni prima che si abbattesse sulla costa Est;

No grumbling
Paper importante per i modelli climatici.

John Fasullo e Kevin Trenberth usano le variazioni stagionali dell’umidità relativa  nell’atmosfera delle zone subtropicali aride per aggirare la difficoltà di calcolare esattamente il  feedback, positivo e negativo, della copertura nuvolosa in base a dati satellitari. Bella idea, è un metro, una “proxy” in più. Purtroppo salta fuori che solo i modelli con un’elevata sensitività del clima (D in questa figura) a un raddoppio della CO2  simulano bene l’umidità misurata. E questa cala:  tendenzialmente,  piove sempre di più sul bagnato.

Qui i due autori fanno alcune ipotesi sulle fonti dei bias nei modelli a bassa sensitività – rimescolamenti spuri dell’umidità e cose così – senza azzardare soluzioni per rimediare. Per una volta Kevin Trenberth non brontola per la carenza dei dati, ma è implicita visto che aggirarla è lo scopo di questa ricerca.
Comunicato ben fatto della casa madre e articolo di Joe Romm, h/t Paolo C.

Retro-profezie Maya
Sullo stesso tema, un paper insolito per Science (non per una rivista come Climatic Change, fondata da Stephen Schneider). Nasce da una collaborazione tra 18  antropologi-archeologi-storici e paleoclimatologi che sono riusciti a mettersi d’accordo sui dati significativi per entrambi e sul linguaggio da adottare (rif. “balcanizzazione”).

I paleo hanno ricostruito le precipitazioni degli ultimi due millenni nella regione della civiltà Maya (300 a. C. – 1000 d. C.) a partire dalle analisi dei soliti isotopi in una stalagmite prelevata in una grotta del Belize – abbastanza vicina alle principali città Maya per rivelare le piogge locali – e da un paio di carotaggi fatti più lontano e analizzati da altri.

Gli antropo – coordinati dal primo autore, Douglas Kennett della Penn State – hanno ricostruito l’alternarsi di guerra e pace, migrazioni, conquiste, prosperità e ristrettezze, da tutto il materiale ben datato a disposizione. Incisioni e monumenti, soprattutto.

Le due cronologie tappano l’una i buchi dell’altra. L’età dell’oro è quella delle piogge regolari dal 440 al 660 d. C.  Seguono: secoli di inaridimento e conseguente “balcanizzazione”, conflitti, espansione  coloniale e monumentale, collassi demografici;  dal 1020 al 1100 la siccità più lunga mai capitata nell’Impero e il suo crollo finale. Gli autori tentano di stipare quella montagna di dati in una singola tabella, e concludono

The linkage between extended 16th-century drought, crop failures, death, famine, and migration in Mexico provides a historic analog evident in the YOK-I record (la stalagmite del Belize, ndr) for the sociopolitical tragedy and human suffering experienced by the 11th-century Maya. It also helps explain why the cultural elaboration evident during the Classic Period never fully redeveloped.

La correlazione tra clima e storia non è una sorpresa, ma le guerre costano. Forse avranno contribuito al declino almeno quanto l’aridità che aumentava. Comunicato della Penn State.

Da Climatic Change
Gratis “Reexamining the economics of  aerosol engineering in cui Eric Bickel e Shubham Agrawal, univ. Texas, criticano “The economics (or lack thereof) of aerosol geoengineering” di Goes, Tuana e Keller uscito l’anno scorso. Sunto del modello dei tre colleghi (grassetto mio):

Society can either (i) implement an optimally designed abatement policy (beginning with 25 % reductions 4 years from now) that will proceed uninterrupted for the next several hundred years, or (ii) implement geoengineering that completely substitutes for emissions reductions and if things go badly (50 years from now), society must suffer the consequences and is not permitted to choose emissions reductions later. Given this choice, it is not surprising that the range in which aerosol geoengineering would be economic is quite small.

Invece:

Differing and we believe more reasonable framings of geoengineering use result in nearly the opposite conclusion…

Gli “inquadramenti più ragionevoli” usati da Bickel sono quelli auspicati dai suoi “sponsor“. Nella raccolta curata da Lomborg, lui e Lee Lane dell’American Enterprise Institute – cioè di Exxon Mobil & Co – scrivevano che la geoingegneria sarebbe costata una cicca e ci avrebbe salvata dal risc. glob. il quale, a loro avviso, è l’unico cambiamento climatico in atto. So be happy, don’t worry e avanti tutta con il business as usual.
Però questa volta gli viene un dubbio:

For example, future research may determine that aerosol geoengineering damages increase non-linearly with usage intensity or are more damaging than Goes, Tuana e Keller assumed.

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16 commenti

  1. Mi domando se qualche studioso del futuro compilerà una tabella del genere per la nostra civiltà…

  2. visto che si parla di profetare, appoggio qui uno sviluppo interessante del dibattito sulla sentenza che ha condannato la commissione grandi rischi a L’Aquila. Sulla qualità dei firmatari di questa lettera a Napolitano attendo lumi da chi sa 😀
    «Siamo convinti – si legge nella missiva – che la sentenza abbia messo in luce delle precise responsabilità dei componenti della Cgr, che sono stati accusati non per non aver saputo prevedere il terremoto, bensì per aver voluto convalidare una previsione di “non rischio” in corso, nonostante alcuni di questi scienziati avessero precedentemente pubblicato articoli in cui sostenevano il contrario sulla situazione a L’Aquila»
    http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/13-novembre-2012/sisma-de-aquila-scienziati-scrivono-napolitano-c-anche-federico-ii-2112686572437.shtml

  3. mazzetta
    avresti fatto meglio a fare il contrario, prima informarti su cosa hanno detto e chi sono quelle persone e poi diffondere criticamente il contenuto. Hai fatto l’esatto contrario, hai propagandato la notizia che fa al caso tuo lasciando ad altri l’onere di dare lumi. Il metodo di lanciare esche sperando che prima o poi qualcosa abbocchi (riformulazione meno volgare di un diffuso modo di dire americano), molto usato dal negazionismo di ogni sorta, non è dei più accredidati.

  4. @mazzetta
    I lumi ti sono arrivati!
    L’ISSO è un gruppo non proprio eccelso. I nomi li trovi qui e su scholar google vedrai che quasi nessuno di loro si occupa di probabilità. Tra l’altro F.Stoppa era un testimone a carico. E’ un vulcanologo e si è visto.
    @Riccardo R.
    secondo me, mazzetta ha fatto bene a verificare qua la notizia prima di riprenderla.

  5. No Reitano, quello che han detto è virgolettato e non mi pare si presti ad alcun dubbio, che poi gli autori siano più o meno stimati non spetta a me dirlo e non è neppure necessario. Ci sono i nomi, c’è la lettera a Napolitano e ci sono persone che esprimo un parere e l’argomentano, non c’è niente da indagare, e non solo perché a -nessuno- di quelli che han parlato di processo a Galileo è stata chiesta la patente
    e se uno scrive : “…che sono stati accusati non per non aver saputo prevedere il terremoto, bensì per aver voluto convalidare una previsione di “non rischio” in corso, nonostante alcuni di questi scienziati avessero precedentemente pubblicato articoli in cui sostenevano il contrario sulla situazione a L’Aquila”
    non ho bisogno di sapere se è uno scienziato da 10 in pagella o 6, perché dice semplicemente quello che hanno capito in molti senza bisogno di essere scienziati, anche perché non attiene alla scienza, ma banalissimi comportamenti umani, nella fattispecie “presunti” reati

  6. @mazzetta
    però ti conviene sapere se si occupano di probabilità sismica, se sono parte in causa e difendono la pagnotta, se il loro argomento corrisponde ai fatti, no?
    A febbraio Stoppa diceva in tribunale

    Che lo sciame sismico dell’Aquila avesse scaricato energia ai fini della mitigazione di una scossa e’ un falso. Difficilmente un sismologo poteva ritenere opportuna questa dichiarazione che invece ho visto rilasciare in televisione.

    Dichiarazione di un medico infatti, e sarebbe un falso perché

    Per scaricare una scossa di magnitudo 6 ce ne vogliono 30 di magnitudo 5 immaginate quante ce ne vogliono di grado 4, forse migliaia.

    E’ assurdo, dai. Nessuno può usare una magnitudo futura per calcolare l’evoluzione dello sciame mentre è in corso! E questa evoluzione riguarda proprio la scienza come la parte della lettera sul paper incriminato, e di nuovo travisato. Leggilo, per favore: dice che il rischio ha probabilità 1 entro un limite di affidabilità del 68% e che quindi la statistica basata sulle serie storiche non serve a prevedere alcunché.Quelli dell’ISSO sostengono che basta, ma per ora sono smentiti da dati registrati in tutto il mondo.
    E’ proprio così, mazzetta, o chiunque potrebbe calcolare la probabilità 1 di una scossa 6 Richter nel Casertano fra una settimana e far evacuare tutti.
    Il problema (per me) è un processo per omicidi commessi per la non previsione della scossa del 6 aprile, non per il falso degli asserviti. Infatti è stato condannato Selvaggi, non della CGR e che – stando al verbale della riunione citato dai PM – ha detto quello che andava comunicato agli aquilani anche secondo i PM.
    A te sembra giusto e che non ci sia “niente da indagare”, tanto è “quello che hanno capito in molti senza bisogno di essere scienziati”? Non ci credo.

  7. mazzetta
    hai introdotto dicendo che è uno sviluppo interessante, non puoi ora tirarti indietro dicendo che hai virgolettato la loro dichiarazione. Certo, chiunque essi siano hanno tutto il diritto di esprimere la loro opinione e mandare la lettera a Napolito, al Papa o a chi vogliono. Anche Keshe può farlo o chi sostiene che la terra ha solo qualce migliaio di anni, ma non credo sarebbe definibile interessante solo per questo.
    Il vergolettato, poi, non dice nulla che non abbiamo già discusso. L’interesse è quindi dovuto al fatto che proviene da una fantomatica organizzazione di cui, a tuo modo di vedere, non ha importanza sapere altro se non che condivide il tuo pensiero. Per te basta così, agli altri dare lumi (con tanto di “faccina”) su una questione nemmeno posta. Non condivido questa logica.
    Tutto ciò, ben inteso, a prescindere dalla competenze o meno dell’ISSO e/o delle persone coinvolte.

  8. Credo che la interpretazione più facile e probabile della lettera mostrata da Mazzetta sia di ordine squisitamente politico e opportunistico. Diciamo che ho visto autocandidature più eleganti…
    Ma non s’era detto che occorreva attendere le motivazioni della sentenza per ulteriori riflessioni? Ora mi pare che si cerchi di dedurre l’argomentazione finale da dichiarazioni sparute, a detrimento del dialogo che ne può scaturire.

  9. “dice semplicemente quello che hanno capito in molti senza bisogno di essere scienziati”
    Ah… questi deficienti degli scienziati, che non capiscono quel che capiscono in molti… 😛

  10. gvdr
    “Diciamo che ho visto autocandidature più eleganti…”
    è quello che ho pensato anche io, quell’ultimo paragrafo avrebbero potuto risparmiarselo.
    Qualcuno è riuscito a trovare informazioni sull’ISSO? L’unica cosa chiara è che stata costituita con sede legale presso lo studio dell’avvocato Della Vigna, rappresententante di parte civile di alcuni familiari delle vittime e che è stata lei a rendere pubblica la lettera.
    Ultima osservazione. Mi piacerebbe avere un chiarimento del Prof. Panza, firmatario della lettera, sull’affermazione che l’evento massimo atteso “può essere stimato in modo “robusto”, sia nel breve che sul lungo termine”. Quel “breve” disturba; per quel poco che so sulla NDSHA e da quanto mi è sembrato di capire da alcune sue interviste, mi sorprende che possa aver sottoscritto un’affermazione del genere. Ma sicuramente ci sarà un problema di comunicazione con i media e il grande pubblico.

  11. “Ah… questi deficienti degli scienziati, che non capiscono quel che capiscono in molti… ”
    ammetto che la maggior parte m’abbia dato l’impressione di una corsa isterica alla difesa corporativa, quindi non ne farei una questione d’intelligenza, quanto piuttosto di maleducazione italiana al dibattito onesto
    e, sì, è uno sviluppo interessante quando un gruppo di scienziati s’esprime pubblicamente in un senso o nell’altro
    se Reitano ritiene che siano un gruppo di freak e che le loro credenziali accademiche li rendano indegni d’esprimere il loro parere su una sentenza, farebbe meglio a dirlo apertamente
    Ero io, non Riccardo R. Ti suggerivo di guardare che cosa avevano pubblicato sulla probabilità di eventi sismici, l’oca s
    tanto più che in quello che ho quotato non c’è alcuna valutazione scientifica, ma l’accusa ad alcuni di aver opportunamente “cambiato idea” rispetto ai loro stessi lavori e convinzioni:
    «Siamo convinti – si legge nella missiva – che la sentenza abbia messo in luce delle precise responsabilità dei componenti della Cgr, che sono stati accusati non per non aver saputo prevedere il terremoto, bensì per aver voluto convalidare una previsione di “non rischio” in corso, nonostante alcuni di questi scienziati avessero precedentemente pubblicato articoli in cui sostenevano il contrario sulla situazione a L’Aquila»
    quale parte di ” nonostante alcuni di questi scienziati avessero precedentemente pubblicato articoli in cui sostenevano il contrario” contestano Reitano et al, che non ho ancora capito?
    Se non leggi quell’articolo – l’accusa cita solo quello ed è pure breve – come fai a capire se la frase che ti convince corrisponde alla realtà? l’oca s.
    mi pare che -nessuno- abbia affrontato la citazione e che -tutti- siano partiti a testa bassa in altre direzioni
    Obiezione vostro onore, ti ho risposto proprio su quello! Ci avevo pure fatto un post, ma se scrivo di scienza mi leggono solo gli addetti ai lavori sigh… l’oca s.
    qui non si parla di prevedere i terremoti, si parla di gente che si è comportata in questa maniera strana, comportamento che ai magistrati evidentemente non è piaciuto
    Non è così, i PM hanno sostenuto che quella gente poteva/doveva prevedere quello del 6 aprile in maniera “virtualmente certa” (sic) come Boschi (et al) avevano fatto in quell’articolo (travisato) l’oca s.
    si parla e si discute di una sentenza, di diritto, di fatti e di reati, possibili, presunti, tutto quel che volete, ma reati, non teorie scientifiche (non mi ci metterei), ogni divagazione del genere è inutile alla comprensione della questione della sentenza
    Non è così, stiamo parlando delle accuse di incompetenza e di inganno riguardanti le “analisi dei precursori” come “quelli di Giuliani” (sic) e il “calcolo delle probabilità”, cioè di teorie e metodi scientifici, l’oca s.
    quindi si parla necessariamente del comportamento degli imputati e non delle loro convinzioni scientifiche, ma del loro rispondere o meno alle responsabilità che la legge poneva loro in capo
    Non è così. Stando ai PM, i sismologi dovevano esprimere le proprie convinzioni “scientifiche”, invece hanno dato “informazioni ingannatorie”. Solo che nel verbale citato dai PM, non l’hanno fatto, l’oca s.

  12. Devo ammettere che la risposta di Mazzetta mi solleva più interrogativi di quanti ne chiarisca, ma cercherò di articolare meglio il mio discorso.
    Per spostarci dal virgolettato alla lettera (sempre in attesa delle motivazioni della sentenza), vi riporto il link alla lettera completa: http://www.meteoweb.eu/wp-content/uploads/2012/09/PositionStatementAdopted_ISSO_Italiano.pdf
    Però, solo come boutade, se non si capisce che nel virgolettato c’è ANCHE una valutazione scientifica (errata!), non si va avanti: nessuno degli scienziati ha MAI pubblicato un paper in cui sostenevano il contrario di quanto poi detto durante la riunione GCR (lo ha spiegato Sylvie [questo post 14/11, 20:35] e anche in precedenza, se ho tempo cerco di darne una trattazione “for dummies”).

  13. @mazzetta
    rispondo nel tuo commento per brevità, s.
    @gvdr
    forza, più per dummies di me è difficile…
    @Riccardo
    qualche idea me la sono fatta, oltre all’assonanza della sigla con l’ISSC
    Per gli algoritmi deterministici di G.Panza, vedi questo http://streaming.ictp.it/preprints/P/01/043.pdf – metodo robusto non direi, viste le previsioni dell’ing. Martelli che trovi nelle news dal marzo scorso – google alessandro+martelli+sismica

  14. Visto che qui si confonde chi dice cosa ed anche cose non dette da nessuno, chiarisco cosa ho e cosa non ho detto.
    1) NON ho espresso giudizi su ISSO. Indirettamente ho riconosciuto il valore di Panza ritenendo che non possa condividere una particolare affermazione presente nella lettera, a meno di migliore specifica.
    2) Non ho detto che sono indegni di esprimere un parere o scrivere al Presidente della Repubblica. Al contrario, ho riconosciuto il diritto di farlo anche a “quelli della Terra giovane” sui quali il mio giudizio scientifico è caustico.
    3) Ho detto, invece, di non condividere la logica seguita da mazzetta nè il suo non ritenere necessario valutare criticamente.
    Qualunque altra cosa o l’ha detta qualcun’altro io o è un’invenzione.

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