Il calzascarpe II

Bologna, 14 gennaio 2013 – L’Università di Bologna e il Dipartimento di Fisica e Astronomia hanno già dichiarato che nessuna misura ufficiale è mai stata fatta e quindi nessuna certificazione è mai stata emessa. La demo del 14/01/11 è stata organizzata dalla EFA Srl e non dall’Università o dal Dipartimento di Fisica.
La sonda menzionata nel report non è di proprietà dell’Università di Bologna ma è stata scelta e gestita da un incaricato della EFA Srl.
Nel report si parla esplicitamente della necessità di fare misure in ben altre condizioni e per tempi decisamente più lunghi.
Non vi è alcun certificato sul “bollitore a fusione fredda”: nell’occasione della demo, si è visto vapore, ma ben due report illustrano che non c’e’ stata alcuna evidenza di radiazioni nucleari compatibili con gli ordini di grandezza delle potenze in gioco.
Il Prof. Focardi è professore emerito dell’Università di Bologna, non più in servizio presso l’Ateneo.

Giusto in tempo per celebrare il secondo anniversario della caldaietta a fusione fredda nata in via dell’Elettricista, in risposta a una lettera in cui chiedevo ai prof. Levi e Capiluppi con quale strumento era stato misurato il titolo del vapore, la portavoce dell’UniBo mi ha trasmesso questo:

PRECISAZIONE

Bologna, 14 gennaio 2013 – L’Università di Bologna e il Dipartimento di Fisica e Astronomia hanno già dichiarato che nessuna misura ufficiale (1) è mai stata fatta e quindi nessuna certificazione è mai stata emessa. La demo del 14/01/11 è stata organizzata dalla EFA Srl (2) e non dall’Università o dal Dipartimento di Fisica.

La sonda menzionata nel report non è di proprietà dell’Università di Bologna ma è stata scelta e gestita da un incaricato della EFA Srl.

Nel report si parla esplicitamente della necessità di fare misure in ben altre condizioni e per tempi decisamente più lunghi.

Non vi è alcun certificato sul “bollitore a fusione fredda”: nell’occasione della demo, si è visto vapore (3), ma ben due report illustrano che non c’e’ stata alcuna evidenza di radiazioni nucleari compatibili con gli ordini di grandezza delle potenze in gioco.

Il Prof. Focardi è professore emerito dell’Università di Bologna, non più in servizio presso l’Ateneo.

E sotto due comunicati stampa, senza traccia di sonda.

(1) Se non è ufficiale, va bene anche un calzascarpe?
(2) Comunicato stampa dell’EFA Srl, presumo…
(3) Miracolo!

*

Aggiunta del 16 gennaio
Risposte: 1) no; 2) non è del DF; 3) se fa freddo, si vede uscire vapore anche dal becco dell’oca s.; 4) non c’è alcun report sull’E-cat o modello successivo in preparazione al DF.

Grazie al DF-UniBo della pazienza. Direi che siamo a posto per altri due anni.

31 commenti

  1. EFA, EFA, EFA … e sempre EFA! Altro che sveglie e calzascarpe!
    Mai che una volta comparisse una srl con A.Rossi-cat o simili.
    Forse il timore di conflitti di brand con i dirimpettai di via dell’elettricista F.lli Rossi Pneumatici http://www.fllirossi-tyre.com?
    Neanche Leonardo Corp. ci ha mai messo lo zampino. (qualcuno ha mai visto in questi ciù iearz una briciola di riferimento al micio nucleare sul sito ufficiale di Leonardo Corp http://leonardocorp1996.com/ Possibile? Neanche un linkino-ino-ino? Si doveva sempre passare per Defkalion, Ampenergo, Hydro Fusion, Prometeon eccetera eccetera ? Hai già lì un sitarello bell’e fatto! Che ti costa?
    Bah! E poi adesso che il Pulitzer ha dato forfait, chi terrà informati sugli sviluppi del gatto? Allan Pesn in gita su Marte?
    Ho capito. Il posto che in cantina avevo riservato alla micio-caldaia mi sa dovrò occuparlo ancora coi sacchi del pellet.
    Buona notte.
    P.S. Il sito leonardocorp1996.com, che fino a poco fa mostrava quei bei generatori elettrici a bio fuel è scomparso e si viene stranamente rediretti ad ecat.com. Misteri della fede.

  2. @Alessio L
    Leonardo Corp e Ampenergo – se ricordo bene – avevano la stessa sede in un business center, ma la mail era della EON s.r.l. che Andrea Rossi aveva venduto nel 2008 al suo commercialista (e socio anche della EFA).

  3. è iniziata la fuga ufficiale dalla fusione fredda; il freddo scotta come il caldo….

  4. sarebbe opportuna una fuga di cervelli …i vostri ovviamente insieme a quelli di iter e dei miliardi di euro spesi invano , ma su cui non avete alzato una sola parola .

  5. Capisco la precisazione di UniBo, forse ha sbagliato Levi ad usare la carta intestata.

  6. Tutte cose risapute, i comunicati UFFICIALI di UniBO sono noti a tutti tranne alla presunta giornalista scientifica, che comunque vede bene di mettere pressione su UniBO e spargere un po’ del suo solito letame qua e là, probabilmente su richiesta dell’illustre chimico in pensione Camillo Franchini il cui gioco allo sputtanamento di chiunque non la pensi come lui, e di UniBO in particolare, è oramai noto a tutti.
    Non c’è che dire, Dio li fa e poi li accoppia, quelli sporchi dentro si trovano bene a lavorare in coppia. L’una diventa il braccio armato dell’altro, il quale, oramai in pensione e con tanto tempo da perdere ma con poco seguito al di fuori del suo blog (non per incapacità sua ma perché alla gente della fusione fredda non gli interessa niente), ha bisogno di braccia giovani e cervelli plasmabili per continuare la sua campagna anti fusione fredda cercando di arrestare questa orda barbarica di oceaniche proporzioni (Franchini’s nightmare) che cerca di destabilizzare l’establishment scientifico (tutti gli scienziati “sani” saranno preoccupati del loro posto di lavoro, meno male che c’è Franchini e l’ochetta che si sono eletti a baluardo, altrimenti chissà che fine faremmo).

  7. @Claudio
    torneranno, don’t worry
    @Riccardo
    mettiamo pure, ma la domanda era “cosa avete misurato?”. Risposta: niente, però misure raccontate a mezzo mondo per mesi.
    Impressive result indeed.

  8. ocasapiens
    prova a contattare Levi, casomai; è lui che ha scritto il report.

  9. @OcaSapiens,
    Una precisazione sulla foto in testa all’articolo. Essa si riferisce al test non pubblico del 16 dicembre 2010, in cui erano presenti per UniBo solo il prof. Focardi, e il dott. Levi e non alla demo pubblica del 14 gennaio 2011 in cui il DF era presente in forze. Forse per dare il giusto riconoscimento all’impegno della Fisica bolognese in quella demo era più significativo un fermo immagine del primo filmato YouTube sull’evento (1), mentre il dott. Levi annuncia: “.. abbiamo qua i due direttori che ci stanno appoggiando in questa ricerca il prof. Zoccoli e il prof Capiluppi. Il Prof Capiluppi direttore del Dipartimento di fisica e il prof. Zoccoli direttore della sezione INFN di Bologna”.
    Per chi fosse interessato ad approfondire la questione della sonda e delle sue implicazioni: (2).
    Per quanto riguarda questo ultimo comunicato UniBo è proprio il caso di dire che la toppa è peggio dello sbrego (3).
    (1) http://www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b7dU&t=5m22s
    (2) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-39.html#post119402314
    (3) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-post119403141.html#post119403141

  10. @Riccardo
    fatto, ha risposto il suo direttore: “non abbiamo fatto nessuna misura”. Inteso come Dipartimento, presumo, ma non era questa la domanda.

  11. @OCA,
    vi è da dire che UNIBO ha ritenuto opportuno sottolineare che:
    ” La sonda …è stata SCELTA e gestita da un incaricato della EFA Srl. ”
    In sostanza, ha preso le distanze dalla sveglia.
    Buon per lei, no?
    ciao

  12. @Ascoli65
    foto: lo so, e questa è pure sfocata. Ma mi piace di più, per il bianco e nero, l’inquadratura, il paradosso ecc. De gustibus.
    @Diego
    Forse un giorno mi risponderà invece di ripetere sempre gli stessi insulti. Faccio un’altra prova.
    1) Da quando era “noto a tutti” questo comunicato ufficiale del 14/1/12 ?
    2) Come fa a essere un mio “letame” un comunicato dell’UniBo?
    3) La prima prova era: perché secondo lei questa azienda è “un business che funziona“?
    Warm regards.
    @mW
    buon per UniBo, certo, ma per una misura cruciale è insolito affidarsi a uno strumento scelto e gestito da altri, senza sapere a cosa serve e se viene usato.

  13. @O.S.
    “… E sotto due comunicati stampa, senza traccia di sonda …”
    I due link rinviano allo stesso documento. Almeno così mi pare.
    R

  14. Il Prof. Focardi è professore emerito dell’Università di Bologna, non più in servizio presso l’Ateneo.

    Carina e deferente la presa di distanza. Carina e deferente, ma tardiva.
    Fin dall’inizio della vicenda c’era da chiedersi: chi ha sedotto chi? La risposta non sembra complicata se si pensa che Focardi si occupa di ff dal 1989, prima con Piantelli, poi senza Piantelli. Fin dall’inizio è stata una sua fissa, imposta al dipartimento perché aveva potere.
    Rossi era ricco, Focardi aveva le idee; è come mettere la paglia accanto al fuoco. Rossi ha sempre avuto ambizioni da scienziato/inventore e si è buttato a corpo morto. Hanno perfino scritto insieme un paper, il fisico e il filosofo.
    Forse Focardi ha preparato la nuova generazione di ff bolognesi, Campari, Ferrari e gli altri. E’ anche questa responsabilità del DF di UniBO; non hanno saputo sviluppare i dovuti strumenti di difesa contra la bufala scientifica. Sarebbe bastato entrare in contatto con il Dipartimento di Chimica, dove la titolare di Chimica Nucleare si è immediatamente dissociata dalla ff. Sarebbe bastata una telefonata, un incontro tra responsabili, un momento di riflessione. E’ che in ambiente accademico ognuno è geloso del proprio cadreghino. Si spera sempre di coltivare l’idea buona per avere finanziamenti e possibilità di scrivere articoli.

  15. @Diego

    oramai in pensione e con tanto tempo da perdere ma con poco seguito al di fuori del suo blog.

    Io mi ero illuso che i numerosi post dedicati a C&C a partire dall’ottobre 2011 fossero serviti un po’ a far riflettere sul piezoN la gente che se ne intende. Il seguito di commenti è stato enorme, inaspettato. Anche su Focardi/Rossi mi sono espresso senza ambiguità alla fine di gennaio 2011.
    Mi dispiace di non averLa accontentata. Farò meglio la prossima volta.
    Lei per che cosa si è dato da fare, oltre a protestare vibratamente qua e là dove capita?

  16. Quando trovo post come quello di diego mi chiedo per quale ragione ho faticato tanto a creare la poesia emetica, quando ci si può esprimere anche con borborigmi e flatulenze.
    Credo che abbandonerò la poesia emetica per dedicarmi a quella carminativa.
    Ruti

  17. Porc … mi è scappata una ripetizione, “Quando … quando”.
    Il secondo quando leggasi mentre, o laddove.
    Meglio ancora, invece di “Quando trovo …” leggasi Leggendo.
    R

  18. @Rutiliano
    sarei curioso di vedere un esempio di poesia emetica.
    Non sarebbe sgradito anche un mp3 di borborigmi, ma mi accontento.

  19. Uno è quello ormai famoso, capostipite del genere, nel cui titolo c’ era un Pogonoforo, ma permettimi per brevità di non soffermarmi adesso sui Pogonofori e sulle loro singolari abitudini.
    Ne parlo con cognizione di causa perché quella volta che il mio amico Il Gufo ebbe un’ avventura sottomarina col Nautilus un Pogo intelligente, creduto morto dopo essere passato tra le eliche del Nautilus sotto gli occhi esterrefatti di Colombina della quale si era (il Pogo) innamorato, la quale Colombina se n’è andata con Arlecchino ma questa è un’ altra storia, insomma il Pogo essendo un verme ha alcune caratteristiche dei lombrichi, tra le quali la facoltà di rigenerarsi, basta che non si sia spappolato il cervello che essendo formato

  20. @Camillo
    deferente, ma chiaro, merito della peer-review che hai organizzato. Niente ad maiora, please, serve ancora e non solo per far venire crisi di itterizia a Diego & Co.
    @Ruti
    “Porc…” avevo sbagliato il primo link, corretto – grazie.
    @mW
    va fatta una distinzione tra i borborigmi – rif. quelli di Marco.

  21. Mannaggia è partito da sé.
    Dunque, essendo il cervello del Pogo formato da neuroni frazionari, e anche pochi, non è facile spiaccicarglielo. Quindi nel filtro del gabinetto del Nautilus si è annidato un brandello di Pogocervello, che quando sono andato con licenza parlando insomma mi capisci, aveva già iniziato a costruire il suo caratteristico tubo coriaceo, nel quale il Pogo tipico sale e scende tutta la vita, se vita si può chiamare ma devo stringere o ti perdo.
    Insomma, gli ho fatto un habitat dentro una bombola del gas, e me lo son portato a casa, dove l’ ho accomodato dentro un acquario a seicento atmosfere e quattrocento gradi, nel quale si è trovato così bene che, come sogliono fare i Poghi, ha impiantato una colonia.
    Ma veniamo al sodo, la poesia emetica.
    Ora potrei qui dilungarmi su origine e scopo, stilemi e variazioni, ma il tempo stringe, infatti per questo mi scuserai se ti son sembrato conciso, se non laconico, e siccome val più un esempio di mille parole che un esempio di cinquecento, cerco di arrivare al target ma vedo i tuoi occhi roteare e dunque eccoci al punto.
    Premetto che la poesia che qui presento è studiata per essere cantata, esattamente va cantata sull’ aria di “La povera Cecilia” (http://www.youtube.com/watch?v=rLu8llbB99w) qui cantata da Claudio Villa, che preferisco di gran lunga a Gabriella Ferri, la quale …. bene, un’ altra volta.
    Allora, e-hem:
    ————— La Fideiussione di Daniele ——-
    Il povero Daniele
    piange per il gattin
    che si è vaporizzato
    insieme ai suoi quattrin.
    La Sfig-a è già lanciata
    contro chi lo tradì
    e di fusione fredda
    il capo gli riempì.
    Ah che dolor
    ah che dolor
    ah che dolor
    quel reattor.
    Io… mi scuserai … ma quando arrivo a questo punto … sniff … mi è entrato un bruscolo in un occhio …

  22. Bisogno di autopunizione, molti cristiani nê sono soggetti.
    Non ho mai capito perchê.
    Ziz
    E Ziz ha bisogno di occhiali? Sistemati gli accenti – l’oca s.
    Risistemati gli accenti, l’oca s.

  23. ——–Strettamente confidenziale, memorizzare e distruggere———
    Il tempo stringe, sarò stringatissimo.
    Sbagliare gli accenti è una tattica per depistare i cacciatori di lacchè e di decontestualizzatori mediante copia-incolla; scandagliano il web alla ricerca di chi sbaglia gli accenti, se non ci crede chieda all’ autore/trice del commento a cui rispondevo. Lo fanno allo scopo di sporgere denuncia, e di solito accollano l’ aggravante della sottile ironia.
    Siccome io solitamente gli accenti li metto giusti, avevo pensato di fuorviarli così; ora mi trovo nuovamente in pericolo, ma se lei mi volesse prestare l’ Aston-Martin che aveva pronta per l’ agente 011 o 012 poi controllo, potrei tentare una fuga disperata e scomparire per sempre.
    Ora lei dirà, e la macchina quando la rivedo? Al momento non posso garantire, ma potrebbe recuperarla con poco in Macedonia sul mercato delle macchine rubate.
    Oppure, se lo trova più comodo, gliela lascio davanti all’ acquario di Montecarlo, dove vorrei assistere alla attesissima conferenza di Sir Rutiliano su “Pogonofori, questi sconosciuti”.
    Devo lasciarla, bussano alla porta, il tempo di indossare la calzamaglia nera, prendo su portafogli zainetto tattico e nunchaku, sciarpa guanti cappello e cappotto, lascio il gatto ai vicini e i pesci rossi nel laghetto ai giardini, ah sì gli orecchini di corallo che me li aveva regalato Il Gufo al ritorno da Tahiti, si figuri li aveva comprati per Colombina, una telefonata a mamma che non si preoccupi (bugiardo! mi dice sempre) e …
    … pffft …
    ah, telefonino e bancomat … quella mezza ‘nduja in frigo …
    … ri-pffft …
    … Zizzaniere non c’è più.
    Ziz
    PS: me la lascia col pieno di benzina l’ Aston-Martin?

  24. (dal diario di persona che non desidera essere identificata, excerpts, edited)
    ————L’ incredibile coincidenza———–
    Caro diario,
    il misterioso coinquilino della mia amica X, Z, le ha lasciato il gatto farfugliando non so cosa, poi è partito a bordo di una Aston-Martin elettrica, modello unico riservato ai lacchè più dotati nella decontestualizzaz. med.c.inc, e/o nella sottile ironia.
    Le ho chiesto di poter tenere io il gatto, per farmi compagnia dopo la dipartita del mio amato Arlecchino, che si divertiva a lanciare in aria delle nèspole e a riprenderle al volo con la bocca, disgraziatamente una di queste nèspole gli è andata giù in gola ed è morto soffocato, sono una disgraziata tutti quelli che mi amano fanno una brutta fine, vedi anche quel povero Pogo, ce l’ ho ancora qui davanti agli occhi quando si è lasciato straziare dalle eliche del Nautilus perché non poteva vivere senza di me.
    Per farla breve, caro diario, X è dovuta andare a Y a fare non so che, ne ho approfittato per andare a prendere confidenza con il gatto nel suo ambiente, dice che va saputo prendere per il verso giusto perché è un metro e dieci al garrese e pesa circa trecento chili.
    Caro diario,
    la sera, in questo ambiente estraneo, e con Pucci (il gatto) che finiva di sbranare un molosso napoletano incontrato ai giardinetti dove sono solita andare a cibare i pesci rossi della vasca (vedi episodio precedente), che mi ricordano di quando più giovane e meno accorta andavo in giro per il mondo sul sottomarino del Capitano Nemo, e mi torna in mente I. G. così gentile e schivo ma al contempo solido e centrato, insomma per prendere sonno mi sono calata una mezza damigiana di barbera, ha avuto un effetto emetico che non ti dico, e mentre ero affacciata al balcone per rinfrescarmi ho visto una atletica figura nerovestita che …
    —————————————————
    ————La falsa partenza di Zizzaniere ——–
    (registrazione delle telecamere di sicurezza, recuperata dopo l’ esplosione)
    clik

    clik
    ….
    gnniiik (porta si apre – cigolando come da tradizione)

    una atletica figura nerovestita scivola guardinga nell’ appartamento abbandonato …

    sguish sguish (passi felpati – pattine con le fattezze di Homer Simpson)
    ….
    TUMP-PORCacc… (ginocchiata contro spigolo tavolino da fumo di cristallo – no, non esiste fumo di cristallo da farci tavolini) (tavolino di cristallo da fumo – sì eh, e che cristalli ci fumi?)(proviamo così: tavolino [da fumo][in cristallo])
    ….
    sguish sguish

    (bisbiglio mnemonico) sei a destra…sette a sinistra….quattro a destra…
    clak-tratak (oliato meccanismo di modernissima cassaforte che si apre)

    frit frit frush frush cric (mani esperte che sanno dove cercare cercano al buio) TOC! MANNagg… frit frush …eppure….crush strac strafrasc…ma dove minc…sfraasc…(bisbigliato) tutte le sante volte che mi serve mi dimentico dove cav..
    …ohhh eccola qua – adesso, via!)
    tratak-clak (chiude sportello cassaf.)
    wirrr (gira a caso il disco combinatore)
    sfrruuushhhSTUM (scivolata su pattina)
    sdradang (scivolata termina su stendino carico)
    skronc sdrong (stendino abbatte piantana)
    scatafrasc (piantana distrugge tavolino cristallo)

    atl. fig. nerov. sosta immobile

    uffa, meno male, nessuno si accorto di niente,

    sguiiik CLAK porta chiusa
    …….
    la silhouette della atl. fig. nerovest. si staglia contro il cielo notturno, un oggetto dalla forma indefinita le pende da una mano.
    (fra sé):uffa è andata bene anche stavolta, sono riuscito a ricuperare la barba finta, adesso tutti crederanno che Z sia partito per sempre, e invece … eh eh eh.
    (si avvicina alla macchina e si applica la barba finta)
    —————————–
    Ma non sa di essere stato visto …. e da chi, poi!
    ——————————
    ———–Il mistero si scioglie in parte———–
    (ancora dal diario ecc.)
    Caro diario,
    devo dire che nella notte, con la mente alterata dall’ introspezione e dai ricordi, infatti mi ricordavo di aver fatto fuori circa dodici litri di vino, non posso essere sicura, ma quando l’ atlet. fig. nerovest. si è fermata vicino alla macchina, e si è messa la barba finta, il mio cuore ha fatto un balzo. Il mio cuore l’ ha riconosciuto!
    Oh diario caro,
    tu lo sai che con Arlecchino sono stata felice, ma non c’é più da tanto tempo ormai, da martedì scorso mi pare, adesso ho ritrovato I.G., è lui ne sono certa, tu lo sai che sul balcone tengo un telescopio a seicento ingrandimenti, ecco con questo telescopio gli ho visto gli orecchini di corallo che fece fare alla Principessa Ulahula dalle abili mani espressamente per me, con ciò provocando una terribile lite familiare …
    ———-Finale (provvisorio).————-
    (voce narrante)
    Mentre paralizzata dalla sorpresa non riuscivo a connettere, lo sentivo parlare fra sé, si vituperava per aver ingannato Oca S. a proposito della sua identità allo scopo di procurarsi un mezzo di fuga da una situaz. complicata, e parlava di scomparire per sempre.
    Ho gridato nella notte il suo nome, mi sono precipitata giù per le scale ma quando ho girato l’ angolo una terribile esplosione, una mano sovrumana mi ha gettata a terra e …
    (e…? vedremo …)

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