To whom it may concern

Foto di O-cat leonarda con sveglia che misura il titolo del vapore.*

Pronta a rimangiarsi le ilarità passate e a dedicare tempo e risorse allo “studio di processi di produzione di energia da fonti non convenzionali” come il prof. Ferrari dell’università di Bologna, l’oca ha chiesto una consulenza.

Scusi, nel brevetto del metodo Piantelli, le clausole 028 e 029 spiegano sul serio le reazioni nucleari a bassa energia, dette fusione fredda?

Estratto della consulenza:

To whom it may concern

in my expert opinion, the theoretical justification in Sections 028 and 029 of the patent, pages 3 and 4, makes no sense at all, and is inconsistent with quantum mechanics, and what is known of molecules and solids.

Gratis, sottolineato nell’originale e il resto su Oggi Scienza tra un po’ – oggi la direttora torna sulla bufala delle diatomee spaziali.

28 commenti

  1. Scusi, Ma come non hanno senso? Il suo consulente si sta sbagliando della grossa.
    Guardi che Roy Virgilio, supporter e portavoce di Piantelli dichiara che: http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14742857-novita-cella-piantelli-10.html#post119405527
    Riguardo alla foto riconosco agevolmente la sveglia ma non il calzascarpe. Che sia quella sporgenza a destra che ha pure la funzione di caricare la molla?
    Che birichino il consulente G. quello del report. Nascondere alle telecamere questo stupendo strumento! Pensi che figurone, altro che HP, Delta ohm ecc…
    Saluti

  2. Il consulente è stato indulgente parlando di “inconsistent with quantum mechanics”, c’è propio un grave errore nella sua applicazione.

  3. Sir Rutiliano, con fascia e medaglia, in qualità di WWP, pone una domanda, come dimostrato dal punto interrogativo. ha detto:

    “… tempo e risorse allo “studio di processi di produzione di energia da fonti non convenzionali” come il prof. Ferrari dell’università di Bologna…”
    “tempo” – ah sì, è quello dei Kwatt
    “risorse” – pagina non trovata
    “Prof F. dell’ U. di Bo” – ah sì, quello dei Kwatt.
    La fuffa è contagiosa?

  4. Mannagg… mi è scappata una virgola in eccesso.
    Prego non tenere conto della virgola tra “WWP” e “pone”.

  5. @Alessio L
    calzascarpe: i am not a strumentist, warm regards.
    @Riccardo e Claudio
    è un complotto…
    @Sir Rutiliano, con fascia e medaglia, in qualità di WWP – senza la virgola – pone una domanda, come dimostrato dal punto interrogativo
    la pagina adesso si dovrebbe aprire, tks
    Sì, temo.

  6. Ho provato a chiedere a mia figlia liceale se secondo lei è possibile sostituire l’elettrone di un atomo con uno ione H-.
    Mi ha guardato storto e mi ha risposto di no. Ho insistito dicendo che in fondo la carica è la stessa e che, magari con un’orbita diversa visto che lo ione è più pesante dell’elettrone che sostituisce, sarebbe potuto succedere.
    Mi chiede se intendo dire che c’è uno scambio di elettroni per formare il legame. Io insisto, mi invento delle motivazioni “fisiche” per renderlo possibile finchè lei mette da parte fisica, chimica e quant’altro e taglia corto dicendo “papà, è troppo grande, non ci entra”.

  7. Hai ragione, me la sono cercata. E come fanno spesso le figlie femmine con i padri mi ha messo in riga.
    Però è interesante il processo mentale di ricorrere al buon senso. E’ un’arma a doppio taglio e va usata con cautela, ma in troppe occasioni ne noto una carenza.

  8. @Riccardo
    Almeno hai smesso di tenderle trappole.
    Fine anni 80, in Portogallo un fisico del Cern diventa ministro per la ricerca e organizza un “survey of folk physics” per combattere i false beliefs e migliorare l’insegnamento.
    Ne è uscito un progetto di ricerca sui fulmini (il seguito non me lo ricordo)

  9. Rutiliano
    deve essere una pagina vecchia. Ai tempi “tifava” per la teoria di Preparata, ora sembra preferire la teoria dell’H- che crede di essere un antiprotone.

  10. Che vòle quello, pagina vecchia, pagina vecchia, anche la bibbia è vecchia, eppure un sacco di gente se la fa garbare, un miracolo è un miracolo è un miracolo.
    Questa logica non la seguo, sarà meglio che mi calo un’ altro paio di whisky.

    AAhhhh

    Hhhruumpfff
    ….
    prroooott (da solo nel suo studio, S. Rutiliano rivela la sua umanità)

    Aspè (quando parla tra sé e sè, a volte Sir R. si permette qualche informalità), dove ca*** ho messo quelle rot*** in c***o delle sigarette di m***a) ah eccole qua, dentro all’ incunabolo erano andate a finire le str***e,
    tiriamo il collo a questa boccia vài, tanto sennò domani se la spara quell’ acqua cheta del maggiordomo

    glu-glu-glu aahhh ora fumiamoci questa bella canna sigarètta (S.R. è sempre molto prudente con gli accénti)

    sfrit … sfrit …SFRRITTT ecchecca** ‘sti accendini di me**a mi tocca accendere alla brace del caminetto come un contadino (a volte S.R. è molto snob)
    ….
    puf

    puf

    puf puf

    z

    puf

    glu-glu-glu

    z-ronf

    puf puf
    zzz

    H- eh?

    glu-gl! mmmh é finita anche questa, domani mando Nasturzio

    zzz

    l’ antiprotone eh?

    ronf
    zzz ronf zzz ronf zzz … ad libitum

  11. Sig.ra Oca
    sia buona la prego, tolga quella virgolà nel titolo del mio commento precedente, è un pugno in un occhio.
    Oppure la lasci, a memoria che ci devo stare più attento.
    Come dice il poeta,
    Voce di sen fuggita
    più richiamar non vale
    non si arresta lo strale
    che dall’ arco scoccò.

  12. Signora Oca,
    sono Nasturzio (vedi episodio del 23 gennaio alle 03:35), il lacché di Sir Rutiliano, come può vedere dal gilet a righe verdi e nere e dalle scarpe con la fibbia.
    Il mio signore le invia per mio tramite la seguente ambasciata:
    Egli è soverchiato dalla vergogna di aver iersera dato di sè uno spettacolo così indecoroso, ed è certo che lei non potrà mai perdonarlo, come dimostra la virgola soprannumeraria che è ancora lì nonostante le sue (di S.R.) preghiere.
    Pertanto ha passato tutta la notte sulla cyclette per caricare le batterie del Nautilus, ed è partito stamattina all’ alba per destinazione che mi ha ordinato di non rivelare.
    Temo che sarà un’ assenza di lunga durata, avendo egli preso con sè l’ acquario dei Pogonofori, dal quale in oltre dodici ore al suo servizio non l’ ho mai visto separarsi.
    Egli è veramente abbattuto, pensava di risalire il Gange fino a Lhasa a farsi benedire dal Dalai Lama, io naturalmente oltre a non rivelarlo a nessuno, non gli ho neanche detto che Sua Santità ha cambiato indirizzo.
    Aveva con sé la pistola a un colpo dono della Nonna del Corsaro Nero quella volta che …ma sto divagando, forse a causa del fatto che S.R. mi ha lasciato le chiavi della cantina, hic …scusi ..
    Insomma mi ha detto di informarla che per casi urgenti si può rivolgere con fiducia a me, suo (di S.R.) fedele servitore da così tanto tempo.
    Inoltre mi incarica di chiederle se gentilmente volesse presentare le sue (di S.R.) scuse al signor Riccardo Reitano, per aver lasciato a metà l’ interessante discussione sulle capacità intellettive di H-, ma penso che fosse già un pezzo avanti, infatti prima di partire si è sparato le ultime tre casse di whisky.
    La saluto.
    Nasturzio (proudly fedele lacchè di Sir Rutiliano).
    PS: il mio signore ha molto insistito perchè facessi confusione con gli accenti, pensa che sia importante?

  13. @Nasturzio
    Quale confusione¿
    Se le desse segni di vita, per favore gli dica che la virgola non c’é piû e che se mi molla finiró a «San Vitùr].

  14. Signora Oca
    lei non sa che sollievo ha manifestato Sir Rutiliano al sentirselo dire.
    …….
    E’ perplessa, lo capisco, il Nautilus, il Gange, tutto bello, ma alla partenza il mio signore si è dimenticato la scorta di fiore di zolfo e carborundum nanometrico, che sono l’ unico cibo del suo adorato Pogo.

    Perciò è tornato indietro.

    Mi ha trovato in cantina

    Non c’ era rimasto niente

    nemmeno il Beaujolais…
    e lo zolfo aveva preso l’ umido e il Pogo non sta bene.


    Dice Sir Rutiliano che desidera lavorare intensamente per una decina di minuti –
    ah no dice che ha la gotta
    il computer guasto.
    Glielo dico io che lo conosco ormai da ieri l’ altro, è in imbarazzo.
    Ma ora vado qui vicino a prendere una certa botticella, tra mezz’ ora torno e lo sedo.
    Nasturzio

  15. Buonasera signora Oca,
    solo un breve saluto perché sono tornato da un lungo viaggio e devo ancora disfare le valigie, per i bauli e le cassepanche viene domani la compagnia di facchinaggio.
    Il mio fedele Nasturzio le avrà detto che mi son dovuto assentare per delle urgenze che poi le dirò, per far presto ho preso il sottomarino ma me ne son successe di tutti i colori, intanto ho denunciato l’ elettricista perché mi si sono scaricate le batterie un’ altra volta, e poi ho conosciuto due personaggi veramente eccezionali, hanno dei piccoli difetti fisici, nel senso che uno è zoppo e l’ altro è cieco, niente di serio credo perché quando in fondo alla valle all’ orizzonte è comparsa la lancia della polizia il cieco miagolando come una sirena ha dato l’ allarme e lo zoppo lo ha preceduto nella fuga, mostrando una lunga e folta coda, ma queste sono circostanze che non ci riguardano al momento, detto questo vengo al punto:
    li ho conosciuti all’osteria del Gambero Rosso; lei saprà che è contrario alle mie abitudini andare per osterie, ma avevo avuto diversi contrattempi, e soprattutto il mio amato Pogo aveva bisogno di un bagno comodo (delle abitudini igieniche dei Poghi non ne posso parlare perché sotto NDA, e poi non è questo il punto), erano veramente gentilissimi, ben presto siamo entrati in confidenza e a quel punto mi hanno mostrato una mappa del tesoro uguale precisa a quelle che si vedono nei film, un po’ accartocciata, un po’ sbruciacchiata, un po’ bucherellata dalle tarme, e un po’ ornata di puntini marron, insomma non ci si leggeva niente come è da aspettarsi da una autentica mappa del tesoro, il che era prova evidente dell’ autenticità della pergamena.
    Dopo la terza damigiana sorsata di vino ho cominciato a distinguere delle linee, a prima vista formavano un grafico di temperature in eccesso, ma guardandola meglio alla fioca luce della lanterna alla luce della pila atomica trovata in un cassetto del Nautilus, ho visto proprio un grafico di temp. in eccesso, non è un vero miracolo?
    Da lì ad arrivare a parlare di quattrini è stato un fiat, anche perché nell’ occasione i miei due nuovi amici mi hanno rivelato che, per altri centocinquanta pezzi da otto, avrei potuto guardare anche l’ altra faccia della carta, che rappresentava l’ ubicazione di una casa di pan di zucchero, dove abitava un anziano signore che aveva ricevuto per via matrilineare la singolare dote di saper limare il Nichel così bene, ma così bene, che come lo limava bene lui non lo limava nessuno, e in via patrilineare aveva ricevuto una lima che limava così fino, ma così fino, che come limava fino quella lima non c’è l’ uguale al mondo.
    Ora bisogna sapere che la sua famiglia limava Nichel fin dai tempi che avevano inventato il Nichel, e quindi la casetta di marzapane pan di zucchero stava sopra a una montagna di Nichel grattugiato così bene, e così fine, che uno al solo vederlo gli veniva voglia di farci un reattore.
    E quindi per altri centoquaranta pezzi da otto ho comprato le licenze di distribuzione, che al momento non era disponibile il modulo adatto e quindi me le spediranno direttamente a casa.
    E così per poco più di cinquecento pezzi da otto (sì perché c’ era anche il conto dell’ osteria), equivalenti al cambio odierno a soli settecento dobloni ossia quattrocentododici doppie, trentun bruscilini virgola 38564 più o meno 10 alla quarta virgola due, ho messo insieme:
    -diritto di vendita di licenze di acquisto di permessi di richiesta di autorizzazione alla fabbricazione del reattore che sarebbe stato certamente inventato di lì a poco;
    -grafico autentico di eccesso di temperatura;
    -una risma di carta da pacchi e un lapis copiativo per la relazione tecnica finale;
    -la carta pergamena stessa, scritta di suo pugno dalla Nonna del Corsaro Nero quella volta che … beh un’ altra volta magari);
    -un pacchetto di polvere fine, ma fine eh, di Nichel (che poi me l’ hanno sequestrato in dogana con delle motivazioni assurde ma non è questo il punto) per mandarla a fare la Spettrografia per vedere se c’ era il Rame.
    – un calendario perpetuo in pietra lavica (sì perché “quel” cronometro è così modernizzante, ma così modernizzante, che è quasi kitch; dato che devo misurare il tempo di dimezzamento della fuffa, è bene che abbia uno strumento fatto per durare).
    Ecco, e io con tutti questi pensieri torno e trovo lo zolfo ridotto a una poltiglia, il carborundum da macinare, Nasturzio in lacrime, e dice che lei sta per andare in galera, poi guardando meglio non erano lacrime ma l’ ultima bottiglia di Marsala era vuota, credo che questo fatto sia molto anomalo.
    Ecco, era per aggiornarla brevemente di quello che ho fatto nell’ ultima mezz’ ora, spero che sia ancora a piede libero, nel caso potrei interessare i miei avvocati, il signor Smith e il signor Wesson, di Winchester.
    Purtroppo per essere breve non ho potuto cucinare gli accenti come avrei voluto.
    Rutiliano

  16. ma sembrerebbe che dato l’esperimento di Rutheford e quindi la sottesa vuotezza dell’atomo uno spicchietto di spazio libero per l’ingresso in zona di una particiella di maggiori dimensioni ci sia, ergo un H- d buona volontà, casomai opportunamente preparato all’uopo da azioni compressive potrebbe penetrare nelo spazio spaparanzandosi alla bisogna; sembra che la teoria corrispondente con opportuni calcoli spaziali sia in corso di sviluppo nella cantina dell’INRIM o in una qualche villa con cantina opportunamente riadattata a pensatoio neutronico.

  17. Sig cdv:
    quanto dice è confermato da quanto segue:
    gli atomi non sono “tondi” ma hanno […] una bocca ed un didietro, e la risposta a come si superano le forze di coulomb ho gia’ suggerito possa essere la stessa della strada attraverso cui il nucleo “sputa” la radiazione alfa”.
    da ciò si deduce che il nucleo atomico nelle opportune circostanze è attingibile dalla forza poetica carminativa e da quella emetica.
    Naturalmente non le dirò mai che l’ originale si trova su 22passi.
    ———————-
    A: Operativi, sedentari e imboscati:
    Oggetto: cordoglio e reazione
    Informo che “Eco di Paperopoli” pubblica una tragica notizia: il nostro collega Filo Sganga, in missione di prova del suo motore ad acqua, il cui progetto venne a suo tempo pubblicato sul “Manuale delle Giovani Marmotte”, non è più con noi; i suoi resti mortali spolpati dalle formiche, sole abitanti di quella landa desolata, sono stati ritrovati nella Depressione Dancala da alcuni beduini, che si trovavano a passare di lì in qualità di componenti appunto una carovana di beduini.
    I suoi appunti sono andati perduti, e non ci si spiega cosa facesse con una macchina sperimentale ad acqua nel posto più arido del mondo.
    Gli sportelli della macchina risultano tutti bucherellati, senza dubbio a causa di neutroni provenienti da un Kalashnikov a avancarica. Il motore magnetico di emergenza era in avaria a causa di un gatto morto rinvenuto fra i complessi ingranaggi, fatto inspiegabile alla luce delle risultanze teoriche.
    La Cupola ha perciò deciso di diramare quanto segue:
    “Les sanglots longs des violons de l’automne blessent mon cœur d’une langueur monotone”, codice 3.
    Il Nautilus attenderà i superstiti al largo di Las Palmas de Gran Canaria per citca trenta secondi a partire da

    3

    2

    1 – adesso!
    Queste difficoltà purtroppo impongono di rinviare alle calende greche il pagamento degli stipendi a prezzolati/e e pennivendole/i.
    Anche perché la staffetta motociclista con la valigia dei quattrini è impegnata a studiare il Metodo Montecarlo, infatti la sua modernissima Gilera Saturno Ottobulloni è parcheggiata da ieri davanti al Casinò Royal.
    Bene.
    (tre fischi lunghi di sirena)
    Chiudere i portelli!
    Allaga a prua!
    Timoni a scendere!
    Pari avanti a mezza forza!
    Rotta 270, e a Capo Hirn prendere a sinistra.
    Prossima fermata: Papeete! Il Festival della Hula Tradizionale ci aspetta.
    (Ma molte avventure attendono il Nautilus nel suo lungo viaggio sotto i mari)

  18. mi spiace ma la hula è hawaiana non della polinesia francese..tali spiacevoli errori indeboliscono le sacre verità

  19. (Trascizione della conversazione radio captata dalla Stazione Orbitante N° 6 della Direzione Generale Operazioni Coperte, DiGOC)
    Sig. cdv,
    l’ armatore di questo magnifico battello, Sir Rutiliano, prima di entrare in camera di scintillazione mi incarica di farle presente che alle Hawaii si tiene il Festival Tradizionale della Hula come giustamente dice lei, mentre il Festival della Hula Tradizionale è itinerante, e quest’ anno si svolge per l’ appunto a Papeete. Inoltre, esistendo un Capo Hirn, non è possibile escludere che a Papeete si balli la hula.
    (Cfr “Usi e costumi delle Popolazioni Primitive dell’ Oceania”, tomo terzo, cap. quarto “Balli Tradizionali”, par. “La Hula e le sue varianti locali”, pagg 1567 e segg, Cook et al, Bridgewater, London, 1605).
    Comunque l’ importante è che ci siano tante belle ragazze.
    La tappa di Papeete era per permettere a S.R. di fare una telefonata a mamma sua e comprare carborundum per il Pogo, poi avremmo proseguito la rotta, ma intanto è scappata la catena alla cyclette del caricabatterie, inoltre entrando in porto per le riparazioni e per consegnare l’ elettricista al locale nosocomio le autorità doganali hanno avuto un sacco da ridire per quei quattro vecchi missili Polaris che erano rimasti a bordo da chissà quando (vicenda sulla quale S.R. è molto riservato).
    Per cui ne abbiamo lanciato uno a scopo dimostrativo e abbiamo ripreso il mare. Purtroppo al momento del lancio l’ armiere ha starnutito cambiando il puntamento del missile il quale ha spazzato via diversi depositi di carburante.
    Scusi un attimo che devo ordinare l’ immersione, c’è lì un cacciatorpediniere che dirige su di noi, non vorrei che fosse per quella petroliera che abbiamo mandato a fondo speronandola durante una manovra.
    Continueremo la conversazione con l’ apparato sperimentale di trasmissione a neutrini.

    (ordina l’ immersione. Qui di seguito la procedura, migliorata in base all’ esperienza precedente, vedi episodio delle 13:35. Il momento dell’ immersione è sempre un momento emozionante, come sottolineato dalla colonna sonora)

    (tre fischi lunghi di sirena)
    Chiudere i portelli!
    CHIUDERE LA VALVOLA DEL GABINETTO!
    Allaga a prua!
    Timoni a scendere!
    Pari avanti a tutta forza!
    Rotta a zig-zag!
    Procedura di sganciamento!
    (le situazioni emozionanti non vanno protratte oltremodo altrimenti stancano, quindi la faremo corta)

    (viene stabilito il contatto radio neutrinico)

    Ora fiiiiscric le spiego blublulub perché le rispondo io al posto di S.R:
    lei blub blub saprà che a bordo dei scriic sottomarini lo spazio è esiguo, S.R. era già blub abbastanza alterato per gnikgnikgnik non aver potuto portare fiiiscric a bordo il biliardo blubblub e il tavolo da pingpong, questi trictrictric contrattempi lo ffiuuu hanno mandato fuori dai scric blub gangheri e adesso è scriieeek in camera di scintillazione, blub sta producendo fiii circa ziii piii sei megawattora/ora blublbub di scintille, le batterie criiic croooc sono cariche tuuu da scoppiare tictric e con la potenza in eccesso piiuuu ci facciamo l’ elettrolisi.
    Scusi i disturbi blubblub ma fiiii l’ apparato sperimentale a neutrini non è ancora cricricric perfettamente a punto, e comunque PING fiii i sottomarini in immersione sono pieni di blubblub rumori preoccupanti a sccriiicc cui noi sommergibilisti PING siamo abituati e non ci fiii preoccupano più.
    Il “PING” che prima non si uuuiiii sentiva e ora si sente invece è il sonar del caccia che ci ha inquadrati

    PINGBUM!
    ….
    eh, cosa le dicevo!
    Compermesso, devo andare a fare delle cose urgenti.
    Rutilione, Secondo Ufficiale del Nautilus.
    (Ma … chi sarà mai il Comandante del sottomarino? Lo sapremo, forse, alla prossima puntata).

  20. (condensato da varie e-mail, chat, lettere autografe e comunicazioni personali)
    … su questo battello non c’è mai pace, stasera per esempio c’è una bella luna piena, onda lunga senza vento, siamo in superficie a caricare le batterie (è un classico delle storie di sottomarini), alcuni sul ponte suonano “Besame mucho” con il languido ukulele, o la malinconica armonica, accompagnati dallo Steinawy di S. R. e da una soffusa marcetta di cornamusa mentre archi e legni fanno da contrappunto agli ottoni, punteggiati appena da rullante e grancassa … o non ti arriva il calamaro gigante! (segue lotta a colpi di ascia ecc.) …
    … a seguito delle mie lamentele per la sistemazione in coperta della mia cuccetta, attuata per ricavare spazio per il suo pianoforte, sistemazione che mi rendeva particolarmente infelice durante le immersioni prolungate, S.R. ha deciso di accomodarmi meglio e ha dato ordine di lanciare a casaccio un siluro, per liberare il tubo di lancio e adattarlo a cabina per me.
    Sarebbe andato tutto bene, se il siluro non avesse colpito una carpa di dimensioni esagerate, le frattaglie della carpa hanno richiamato un branco di calamari giganti, segue lotta ecc…
    … svoltando a sinistra dopo Tristan da Cuhna invece che Capo Hirn abbiamo trovato Capo di Buona Speranza, l’ Ufficiale Navigatore sta completando adesso il terzo giro di chiglia, ma i suoi movimenti hanno attirato un calamaro gigante ecc …
    Nasturzio

  21. Condensato ecc, continuazione
    … galleggiando in mezzo al mare in una bella notte senza vento, con Luna piena e onda lunga, dopo aver scacciato i calamari giganti sganciando tre o quattro bombe di profondità, consegnato in cabina l’ orchestra e messo la sicura al lanciasiluri, pensavo che saremmo stati tranquilli per un po’, ma S.R, sopraffatto dalla noia, ha dato ordine di mettere a posto sentina, soffitta, hangar dell’ idrovolante e garage;
    oltre ad alcune camionate di bottiglie di birra vuote e altra rumenta, abbiamo trovato un sacco di roba strana che dovrà essere inventariata prima di gettarla in mare per fare spazio a bordo, ché come tutti sappiamo a bordo dei sottomarini lo spazio eccetera …
    (segue parziale elenco della roba buttata via)
    -una cassa di sonde igrometriche ambientali (tanto a bordo di un sottomarino l’ umidità è sempre cento percento)
    -un paio di orologi di Antikytera, tutti ossidati
    -quattro metri cubi di rivelatori di neutroni scadutipardon, rivelatori scaduti di neutroni
    -quaranta sacchi di pellet di granito di Luserna
    -diversi cadaveri di gatti fosforescenticadaveri fosforescenti di gatti
    -quattro vorticatori di varie marche per esperimenti di vorticazione (avevano la presa tedesca e non abbiamo adattatori a bordo)
    -un cavitatore per esperimenti di cavitazione (inutile continuare, ci sono già tante pubblicazioni al proposito …)
    -trenta risme di carta da pacchi, trenta matite copiative, trenta gomme per cancellare e trenta litri di scolorina per report calorimetrici
    -sei quintali di ricambi per presse idrauliche
    -tutti i dischi di Little Tony
    -una copia della Bibbia (quella di Gutemberg, abbiamo tenuto quella dei remainders che era più piccola)
    -una copia di un librone, foderato di zinco, senza nessun riferimento salvo il titolo, eseguito a sbalzo, DST
    -celle da elettrolisi di varie forme e dimensioni (previo recupero dei fili di metalli preziosi, ove presenti)
    -calorimetri a tubo caldo (perdevano pressione)
    -quattro galleggianti e due ali di ricambio per l’ idrovolante
    -alcuni sacchi di doppioni di figurine calciatori, francobolli, banconote in diverse valute, tappini di birra e scatoline di fiammiferi)
    -uno stampino per fare le sindoni
    -una cassetta di legno di fràgolo contenente sei bottigliette in occhio di
    usignuolo con fregi in oro arabizzanti, tutte polverose e ragnatelose, e sei lampade in ottone anch’ esse polverose e ragnatelose, stile Bhagdhad epoca Al Addin
    -alcuni vecchi tappeti volanti
    -un motore antigravità (fusibili bruciati)
    -un secondo motore antigravità (spina tedesca)
    -una betoniera rugginosa, pale picconi e altra minutaglia di carpenteria
    -due casse di paccottiglia (specchietti, perline, spazzole, calzascarpe e sveglie, di cui una bellissima a vapore, la volevo tenere ma come si sa lo spazio a bordo eccetera)
    -due macchine da cucire Singer
    -due macchine da scrivere, Olivetti Lettera 22 e Remington mod. Duca di York.
    Adesso a bordo c’è spazio in abbondanza, il programma è di risalire il fiume Urubamba fino a su Monte Palomar con l’ intenzione di impadronirci della lente del telescopio da cinque metri, per sostituire quella del periscopio che è tutta scheggiata.
    Però prima dobbiamo passare da Alcatraz a imbarcare un ornitologo, e poi da Shanghai per prendere a bordo un’ indovino cinese esperto in Feng Shui

  22. Filisteo! La sveglia a vapore, no!! Non ci posso credere!!! Venivo io a prenderla, a nuoto come Beppe Grillo.
    (Nasturzio, lei è un genio.)

  23. Mi presento,
    sono il Pogonoforologo del Nautilus. A volte Sir Rutiliano si lascia prendere da manie di grandezza, dato che dovremmo presto passare dalle Galapagos voleva ricalcare le orme di Sir Darwin ma, non avendo le conoscenze specifiche necessarie, si è rivolto a me, suo antico studente di questa appassionante materia.
    Siccome a bordo di un sott. lo spazio eccetera, alcuni membri dell’ equipaggio svolgono più mansioni, per attinenza a me tocca fare il biologo naturalista ad ampio spettro, spero di poter studiare a fondo i Passeri Chiacchierini che alle Galapagos hanno formato colonie, che si distinguono l’ una dall’ altra per l’ argomento che maltrattano, ma il punto è un’ altro e cioè che durante la navigazione mi sono specializzato nello studio dei calamari giganti, che per qualche ragione non ancora compresa sembrano brulicare intorno al Nautilus nelle notti di luna piena quando caricando le batterie eccetera.
    Trovandomi al punto di doverne uccidere uno per studiarne il nervo centrale, che essendo grosso come un lapis è abbastanza facile da escindere con la motosega, ho chiesto a S.R. se per una sera poteva evitare di lanciare bombe di profondità a scopo preventivo, quindi come previsto siamo stati attaccati da diversi calamari giganti, che abbiamo fatto a pezzi come al solito a colpi di scure, e il più grosso, di circa trenta metri di raggio, lo abbiamo issato a bordo usando la gru che di solito serve a recuperare l’ idrovolante (lo sapevo che prima o poi essere attrezzati di idrovolante sarebbe tornato utile) .
    Nel sezionarlo, quale non è stata la mia sorpresa al trovargli nella pancia la sveglia a vapore alla quale lei tiene tanto!
    I succhi gastrici del grande cefalopode ne hanno leggermente offuscato la vernice, ma non ci sono altri dànni.
    S.R. si pregierà di fargliela avere al più presto.
    Insieme alla sveglia abbiamo recuperato anche le bottigliette di occhio di usignuolo e le lampade in ottone del periodo Al Addin, in effetti dopo averle lanciate in mare siamo andati a mettere a posto la biblioteca e abbiamo trovato degli appunti dai quali risulta che potrebbe trattarsi di bottigliette e lampade di quelle adatte a rinserrare jinn, sarebbe stato terribile per loro (i jinn) finire in fondo al mare per chissà quanto tempo.
    S.R. non ha ancora deciso cosa farne, chiederà consiglio all’ indovino cinese di cui all’ episodio precedente.
    Charles.

  24. Premesso che è stato impegnativo seguire questo “di_battito”.
    Vorrei solo fare un regalo a tutti, (vedi link al video) ma in particolare alla sincera OcaSapiens (almeno io la penso così).
    Tanti giornalisti avrebbero bisogno di sviluppare con tanta dedizione e passione un argomento quanta quella di OcaSapiens e di Bosch messi insieme.
    Grazie

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